Antoine Emaz, con pochissime parole

Antoine Emaz

Dall’introduzione di Fabio Pusterla

I frammenti poetici di Emaz sono in lento movimento, proliferano l’uno dall’altro, fissandosi sulla pagina. Una costante auscultazione di profondità li suscita, li anima, li dirige: la parola, l’immagine si fissano in un primo frammento, e subito l’interrogazione di quella prima manifestazione poetica induce a continuare, trasformando e precisando: perché la parola era insufficiente, inesatta; oppure perché la parola schiudeva nuove zone del linguaggio e nuove risonanze interiori; e soprattutto perché il senso, la verità, rifiuta di lasciarsi compiutamente afferrare, e chiama al viaggio, all’indagine, all’esplorazione. Come il lichene, “il più multiforme dei vegetali” (Sbarbaro), anche le parole della poesia prolificano e si dirigono dunque verso un orizzonte, lungo un cammino appartato e intenso, che non nasconde il debito contratto con alcuni grandi maestri del Novecento (si potranno nominare Reverdy, René Char, Francis Ponge, Eugène Guillevic, André du Bouchet, Philippe Jaccottet, e altri ancora), ma sa trasformarlo in voce originale e ormai inconfondibile, facendo di Antoine Emaz uno dei rappresentanti più significativi e particolari della poesia contemporanea.

on pourrait peut-être sortir
on n’est plus très sûr de pouvoir
encore

si blanc le blanc
et le rouge si rouge

si potrebbe forse uscire
non si è più molto sicuri di potere
ancora

così bianco il bianco
e il rosso così rosso Continua a leggere

Luciano Erba, I miei poeti tradotti

 
Erba, I miei poeti tradotti 300Anticipazione editoriale
_
Il 18 settembre Luciano Erba, uno dei grandi poeti di cui sentiamo la mancanza dall’estate di quattro anni fa, quest’anno avrebbe compiuto 92 anni. La casa editrice Interlinea lo festeggia a Milano alla vigilia di questo compleanno, mercoledì 17 settembre 2014, con la prima raccolta delle sue più belle traduzioni di cui era maestro, (Libreria “Vita e Pensiero”, 17 settembre alle 17.30 Largo Gemelli 1).
Il libro sarà nelle librerie da ottobre 2014.
I miei poeti tradotti (Interlinea 2014) è curato da Franco Buffoni con testi originali e traduzioni da Cendrars, Claudel, De Sponde, Frénaud, Gunn, Hugo, Jacob, Machado, Michaux, Neruda, Ponge, Racine, Reverdy, Rodenbach, Saint-Amant, Swenson, Villone e altri, alcune inedite (straordinarie e divertenti come quelle di Villon, Neruda, Hugo), alcune in riviste disperse o edizioni d’arte introvabili.  Continua a leggere