Robert Sullivan, “Cantico Pāua”

XXXIII

Through the waters spilled
By that spring, I was remade. Forth I fared,
A new plant with new leaves in a new time.
The stars were there, and I was set to climb.
I muscled through tides
between rocks and air, sand turning
like a child’s water wheel before me,
star and moon glitter in the turns
waves make storming
the Ōamaru beach.
I haven’t gathered mahika kai
here yet. I don’t like
swarms of kina, but
the ocean plants
feed me and my rainbow
and dried kelp carries the tītī too.
I’m fond of colours and kai.
They have things celestial
and oceanic in them. Who would
know my black foot
could create a star turn?
I sit within my colours,
my scraper inching along
biting rocks and seaweed.
If I had hands and a ukulele
I’d play ‘Rainbow Connection’
for lovers and dreamers. La di da.
I look up past the salt ceiling
and ask how am I here?
A starfish plugs my breathing holes.
I push off a rock wishing for
fresh water. I have to feel
with my foot the sun.

by Robert Sullivan

XXXIII

Attraverso le acque rovesciate
da quella primavera, rinacqui. Me la sono cavata,
una nuova pianta con nuove foglie in un nuovo tempo.
Le stelle erano lì, e io ero pronto alla risalita.
Mi sono fatto largo attraverso le maree
tra rocce e aria, sabbia rotante
come la ruota idraulica di un bambino dinanzi a me,
stella e luna brillano a turno
le onde fanno tempesta
sulla spiaggia di Ōamaru.
Non ho ancora raccolto il mahika kai
qui. Non mi piacciono
i nugoli di kina, ma
le piante oceaniche
mi nutrono e il mio arcobaleno
e l’alga essiccata attira persino il tītī.
Adoro i colori e il kai.
Hanno sfumature celestiali
e oceaniche in loro. Chi può
sapere che il mio piede nero
farà il numero principale?
Mi siedo tra i miei colori,
il mio raschietto avanzando
irrita rocce e alghe.
Se avessi le mani libere e un ukulele
suonerei Rainbow Connection
per amanti e sognatori. La di da.
Alzo lo sguardo oltre il soffitto di sale
e mi chiedo: come sono qui?
Una stella marina mi tappa le vie respiratorie.
Spingo via una roccia desiderando
acqua dolce. Devo sentire
col mio piede il sole.

Traduzione di Alberto Fraccacreta

da Miglior acque. 33 poeti neozelandesi e italiani rispondono al Purgatorio di Dante, a cura di Marco Sonzogni e Matteo Bianchi, Samuele Editore 2022 Continua a leggere

Nella Giornata Mondiale della poesia tutto il mondo celebra il Sommo Poeta

Gli Istituti Italiani di Cultura celebrano Dante online: dal 21 al 25 marzo va in onda “Dante nel mondo”, maratona digitale di 12 prime visioni. 

Una ricorrenza di enorme importanza simbolica, il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, e l’influenza esercitata ancora oggi dalla Divina Commedia sull’immaginario mondiale contemporaneo, sono alla base dell’iniziativa Dante nel mondo, staffetta letteraria digitale in programma dal 21 al 25 marzo 2021, realizzata dal Centro per il libro e la lettura con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero della Cultura, in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera e la Lettura – Corriere della Sera e curata dagli Istituti Italiani di Cultura di Berlino, Monaco, Londra, Madrid, Rabat, Tunisi, Mosca, Varsavia, Istanbul, Parigi, Rio de Janeiro e San Francisco. L’iniziativa fa parte del programma Dante 700 nel mondo della Farnesina che coinvolge la rete delle Rappresentazione all’estero e ha ricevuto il patrocinio da parte del Comitato Nazionale per la Celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

Immaginato come un progetto in grado di abbattere le distanze e unire le persone attraverso la forza e la meraviglia dell’opera dantesca, le dodici prime visioni di Dante nel mondo saranno trasmesse sulla piattaforma corriere.it e, contemporaneamente, sui siti e sui profili social del Centro per il libro e la lettura e degli Istituti di cultura coinvolti in ciascuna tappa, presentandosi come ideale ponte tra epoche e culture.

Gli immortali versi del Sommo poeta potranno così riecheggiare nei suoni delle lingue in cui verranno letti – tedesco, inglese, spagnolo, russo, arabo, polacco, francese, turco e portoghese – coinvolgendo un’ampia platea virtuale di spettatori da tutto il mondo. La Giornata Mondiale della Poesia e il Dantedì rappresenteranno lo spazio ideale nel quale intraprendere il viaggio ideale e geografico nella materia poetica dantesca, trasportati dalle suggestive immagini di alcuni luoghi scelti dagli Istituti Italiani di Cultura come palcoscenico itinerante per la realizzazione del proprio video.

Un’unica e affascinante esplorazione di alcune tra le pagine più memorabili tratte dalle cantiche dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, in cui si alterneranno momenti di lettura, performance artistiche, commento e analisi dei passi individuati tenuti da attori, accademici e lettori di spicco del panorama locale di riferimento, accompagnati da una presentazione dei direttori degli Istituti coinvolti – Carmela Callea (Rabat), Anna Maria Di Giorgio (San Francisco), Maria Luisa Pappalardo (Madrid), Katia Pizzi (Londra), Livia Raponi (Rio de Janeiro), Daniela Rizzi (Mosca) e Francesco Ziosi (Monaco), oltre ai già citati direttori degli Istituti di cultura di Berlino, Tunisi e Istanbul – dell’Addetto dell’Istituto di Parigi Sandro Cappelli e dalla Reggente ad interim dell’Istituto di Varsavia Laura Ranalli, ciascuno per il video del proprio Istituto.

IL PROGRAMMA

Diffusi in prima visione a cadenza quotidiana – due al giorno da domenica 21 a mercoledì 24 (ore 11 e alle 18) e quattro nella giornata conclusiva, giovedì 25 (ore 10, 12, 15 e 18) – sottotitolati in italiano e nella lingua del relativo Istituto le video esplorazioni di Dante nel mondo inizieranno domenica a Berlino, punto di partenza da cui ripercorrere l’itinerario dell’ammiraglio Beatrice nell’opera di Dante e nella Commedia, per proseguire nel pomeriggio in direzione di Monaco, dove l’incontro Firenze sull’Isar farà seguire alla lettura del Canto XXVI gli approfondimenti sulle relazioni tra Dante, Firenze e la capitale della Baviera.

A ricorrere alla metafora del viaggio sarà invece l’IIC di Londra che lunedì durante Dante@700: A Journey Without End analizzerà il Canto V dell’Inferno e la sua fortuna nella cultura anglofona, passando idealmente il testimone ai colleghi di Madrid impegnati a raccontare loz abrazos, cioè gli abbracci e i loro molteplici significati, nell’opera del Sommo Poeta. Continua a leggere

Tecniche delle conversazioni, “L’assoluzione”

Lorenzo Lotto, Santa Lucia davanti al giudice (1532), Pinacoteca Civica di Jesi

A Milano sabato 20 maggio 2017,  a Palazzo Cusani (ingresso da via del Carmine 8), si terrà il Seminario L’Assoluzione a cura dell’Accademia delle Tecniche delle Conversazioni dalle 16:00 alle 19.30. Introduce i lavori Giampaolo Lai.

di Pierrette Lavanchy

Che cos’è l’assoluzione e perché ce ne occupiamo?

L’assoluzione è la liberazione da una imputazione di misfatto contro persone o cose. Assolvere qualcuno vuol dire liberarlo da una imputazione di misfatto. Le fattispecie di misfatto vanno dalla frode al tradimento, dall’omicidio al furto. Ogni assoluzione presuppone il compimento di una mala azione, di un’azione che ha provocato un danno. L’assoluzione ha a che fare con il perdono. Tra il misfatto e l’assoluzione si trova un ampio spazio. In questo spazio si precipitano gli oggetti più diversi gli uni dagli altri: oggetti psicologici, oggetti di movimento, oggetti soprannaturali, quali il pentimento, il senso di colpa, il risarcimento, l’amnistia, il condono, il perdono di Dio. Continua a leggere

Portami con te lontano

 

caproniAppuntamento
… udendo le sirene più forte,
pon giù il seme del piangere ed ascolta…
( Purgatorio XXXI 45-46)

A Roma, domenica 7 dicembre  alle ore 21.00 al TEATRO VASCELLO (Via Giacinto Carini 58) 
presentazione dell”audiolibro 
PORTAMI CON TE LONTANO, Per Giorgio Caproni. Poesie e ricordi , dalla viva voce di Silvana e Mauro Attilio Caproni. Continua a leggere

Gandolfo Cascio, su "Olimpia"

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Il compito del poeta è quello di darci la mano
di Gandolfo Cascio
Ολυμπία è la città che organzizzava e dove si svolgevano i giochi olimpici. Olimpia era, però, anche sede di templi e teatri, fatto che testimonia che fu anche luogo di culto e di una certa importanza culturale. Il locus è, cioè, allo stesso tempo un luogo chiuso, conclusus, ma anche aperto ad accogliere chi arriva da fuori – purché con uno scopo bene preciso –. Certo che Luigia Sorrentino è consapevole di questa realtà e pare che vi si sia avvicinata con determinazione e senza insolenza. Già da una prima lettura si nota come l’approccio sia cauto e rappresentato in forma di ‘progresso’, dell’avanzamento verso, e attraverso, degli spazi reali: ‘L’antro’; ‘L’atrio’; ‘Il giardino’; ‘Il lago’. Questi luoghi si attraversano in modo, diciamo, orizzontale, per poi superarne i confini per poi scendere (‘La discendenza’). Continua a leggere

Silvia Bre legge il VI Canto del Purgatorio

Nell’ambito dell’iniziativa promossa dalla Società Dante Alighieri sull’attualità di Dante, ‘Gli scrittori contemporanei leggono la Divina Commedia’ martedì 5 luglio alle 18:00 a Roma in Palazzo Firenze (piazza Firenze 27) Silvia Bre leggerà e commenterà il VI Canto del Purgatorio. Continua a leggere