Pia Masiero, “Nasce cafoscariletteratura”

L’economista premio Nobel Michael Spence non ha mai trovato opera più gustosa di ‘The Agony and the Ecstasy’, biografia della vita travagliata di Michelangelo, mentre il libro ‘cult’ dello scrittore Gianrico Carofiglio è ‘Il cigno nero’: sono due dei suggerimenti per le letture estive tratte dalla proposta dell’Università di Ca’ Foscari di Venezia, che ha messo on line i mini-video di 3 minuti dove premi Nobel, economisti, scrittori, docenti, giornalisti – tutti ospiti cafoscarini – svelano i loro titoli preferiti, letti e amati.

Così un grande classico come ‘Don Chischiotte della Mancia’ fa impazzire l’attore David Riondino, mentre il climatologo Luca Mercalli consiglia le opere dell’ ‘l’autore di montagna’ Mario Rigoni Stern. ‘Tu sanguinosa infanzia’, di Michele Mari, è il libro proposto dalla traduttrice e critica Anna Nadotti, per Ermete Realacci irrinunciabile e’ ‘Cent’anni di solitudine’ di Gabriel Garcia Marquez. Gli appassionati del genere non devono lasciarsi sfuggire, infine, ‘Il caso e la necessità” come consiglia Piero Angela. Per ora le ‘pillole’ librarie sono trenta, ma il progetto, che fa parte di Cafoscariletteratura, e’ destinato a ingrandirsi e offrire una vera ‘mappa’ dei libri preferiti consigliati ai lettori in ogni occasione. Continua a leggere

Vittorio Lingiardi, “La confusione è precisa in amore”

Anticipazione editoriale
“La confusione è precisa in amore”
a cura di Luigia Sorrentino

Dal 19 gennaio 2012 nelle librerie italiane troverete un nuovo gransasso nottetempo (euro 7,00) che propone le poesie di Vittorio Lingiardi, (alcune delle quali già comparse nel volume Il solco delle vene, per le Edizioni del Leone, nel 1992).  Vittorio Lingiardi in questa nuova raccolta per nottetempo conferma la sua voce, ‘ossidata dall’amore’ presente o passato, ma comunque ‘desiderato’ perché perennemente perduto, si tratti della donna amata, del gatto Bebukin, o del bambino che gli ha ‘morso il cuore’. Poesie brevissime, lampi di visioni, o visioni in pillole, di sé e del mondo, in ‘chiunque’ slitta l’amore, ma sempre dall’amore si fugge, sembra ricordarci Lingiardi, un esempio di questa fuga nella brevissima poesia la numero 6 della prima sezione intitolata  Dieci giorni che sconvolsero il mondo.  “Il condannato a morte è fuggito. / In mutande/ spericolando sulla bicicletta”. Continua a leggere

Iosif Brodskij, ‘Fondamenta degli incurabili’

Iosif Brodskij Fondamenta degli Incurabili, Traduzione di Gilberto Forti,
Piccola Biblioteca Adelphi, 1991, 17ª ediz. (€ 9,00)

“D’inverno, specialmente la domenica, ti svegli in questa città (Venezia ndr) tra lo scrosciare festoso delle sue innumerevoli campane, come se da dietro le tendine di tulle della tua stanza tutta la porcellana di un gigantesco servizio da tè vibrasse su un vassoio d’argento nel cielo grigio perla. Spalanchi la finestra, e la camera è subito inondata da questa nebbiolina carica di rintocchi e composta in gran parte di ossigeno umido, in parte di caffè e di preghiere. Non importa la qualità e la quantità delle pillole che ti tocca inghiottire questa mattina: senti che per te non è ancora finita. Alla stessa stregua, non importa se sei più o meno autonomo, se e quante volte sei stato tradito, se il tuo esame di coscienza è più o meno radicale, più o meno sconsolante: comunque stiano le cose, presumi che per te ci sia ancora speranza, o almeno un futuro.” […] di Iosif Brodskij in Fondamenta degli Incurabili.

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