Andrea Orlandi, “L’allegria veloce”

andrea_orlandiPrefazione di Elio Pecora

È un primo libro questo di Andrea Orlandi, ma è subito rimarchevole per l’obliquità dello sguardo, per la sospensione della voce. E l’allegria del titolo, che non è gioia illuminante, nemmeno riflesso dell’abbacinante felicità, porta a riconoscerla come godimento a rischio, consapevolezza di una misura che stringe. Continua a leggere

Carlo Bordini

BORDINIDa un’idea di Luigia Sorrentino

A cura di Fabrizio Fantoni

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Sono nato nel 1938, alla vigilia della seconda guerra mondiale e della catastrofe dell’Italia. Mio padre era un generale dell’aeronautica con simpatie e nostalgie fasciste. Mi ha terrorizzato e l’ho sempre odiato in silenzio. Per questa ragione ho sempre inconsciamente identificato con mio padre tutto ciò che sapesse anche lontanamente di autorità, e quindi anche tutte le istituzioni. Quando sono stato costretto ad adattarmi ad esse, l’ho fatto con una freddezza piena di disprezzo.

Sono sempre stato un ribelle e anche un timido nello stesso tempo. Dico questo per spiegare perché per me la parola “letteratura” è sempre stata sinonimo di qualcosa di odioso e di disprezzabile. Perché in essa ho sempre sentito la presenza dell’istituzione.
Sempre per questo problema di odio e di timore nei confronti del padre mi sono identificato per lungo tempo con un gruppo trotskista ultraminoritario e anche per questa ragione ho avuto, all’interno della vita letteraria, una tendenza all’isolamento e una preferenza spiccata per situazioni piuttosto marginali. Continua a leggere

"Poeti da riscoprire", Elsa Morante

Elsa Morante 2Progetto editoriale ideato e curato da Fabrizio Fantoni con la collaborazione di Luigia Sorrentino
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L’alibi della musica nella poesia di Elsa Morante
di Siriana Sgavicchia
Elsa Morante è autrice su cui non si discute in quanto a rilevanza nel panorama del romanzo italiano del novecento. Menzogna e sortilegio (1948), L’isola di Arturo (1957), La Storia (1974), Aracoeli (1982) sono, in modo diverso, opere di straordinaria potenza espressiva. Il romanzo d’esordio inventa a partire da una clausura un intreccio articolato di immaginarie avventure, proprio come Cervantes nel capolavoro del Don Chisciotte; L’isola di Arturo inscena il mito festoso e insieme tragico dell’eden; la vicenda di Ida e Useppe riscrive la Storia all’insegna dell’utopia a partire dal microcosmo di una madre e di un figlio; Aracoeli pone in primo piano il dramma della scoperta di una accecante verità senza possibilità di catarsi. In tutti i casi la forza della scrittura di Morante è soprattutto nell’invenzione dei personaggi, i suoi sono inconfondibili e indimenticabili: Elisa, Arturo, Ida, Manuel, le loro storie, sono miti moderni. Per questo Elsa Morante è più vicina ai lettori di altri autori italiani suoi contemporanei, per i suoi personaggi. Continua a leggere

Roberto Herlitzka è “Il Soccombente” di Thomas Bernhard

Appuntamento

Roberto Herlitzka, vincitore quest’anno del Nastro d’argento alla carriera e del David di Donatello come migliore attore protagonista, sarà in scena dal 12 novembre all’8 dicembre 2013 al Piccolo Eliseo di Roma. Acclamato dal pubblico e critica per le recenti prove d’attore ne La Grande Bellezza di Sorrentino, La Bella Addormentata di Bellocchio e Il Rosso e il Blu di Piccioni, Herlitzka debutta ne Il Soccombente capolavoro di Thomas Bernhard per la prima volta sui palcoscenici italiani. Continua a leggere

Parigi ricorda Andrea Zanzotto & Programma

Appuntamento

A un anno dalla scomparsa di Andrea Zanzotto, uno dei maggiori esponenti della letteratura italiana contemporanea, l’Istituto italiano di cultura di Parigi in collaborazione con la Regione Veneto, l’università di Lorraine-Nancy e l’università Paris IV, e con il patrocinio della provincia di Treviso, organizza “Hommage à Andrea Zanzotto”, due giornate di studio, incontri e musica dedicati alla figura del celebre poeta. Continua a leggere

Ruggero Cappuccio mette in scena “il giovane Rossini”

Dal 18 aprile 2012 è in scena al Teatro dell’Opera di Roma la più amata delle opere di Gioachino Rossini, Il barbiere di Siviglia. Il nuovo allestimento, in coproduzione con il Teatro Giuseppe Verdi di Trieste, del capolavoro rossiniano è firmato per la direzione d’orchestra da Bruno Campanella e per la regia da Ruggero Cappuccio; le scene sono di Carlo Savi, i costumi di Carlo Poggioli. Maestro del Coro Gea Garatti Ansini.

“Nell’allestimento del Barbiere di Siviglia – ha detto il regista Ruggero Cappuccio – metterò in scena Gioachino Rossini. La regia si concentra sulle notti febbrili del grande compositore che a soli ventiquattro anni scrisse un capolavoro destinato ad attraversare i secoli con travolgente vitalità. Un giovane attore, infatti, impersonerà Rossini alle prese con il suo tumulto creativo, mentre lo spettacolo diventa una soggettiva giocosa e malinconica sviluppata dall’angolazione del musicista. Nel Settecento sospeso, creato dallo scenografo Carlo Savi e dal costumista Carlo Poggioli, Rossini determina le azioni dei suoi interpreti, come posseduto dagli spiriti che animano il suo melodramma buffo e geniale”.

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Addio alla Szymborska, la ‘Mozart’ della poesia

Addio a Wislawa
a cura di Luigia Sorrentino

Si è spenta Wislawa Szymborska, una voce unanimamente riconosciuta tra le più significative nel panorama della letteratura mondiale del secondo Novecento.

La notizia della sua morte ha cominciato a circolare su facebook e su altri social network, intorno alle 22:00 del 1 febbraio 2012,  per poi essere confermata dall’Istituto polacco di Roma e dall’agenzia Ansa alle 22:13:51.
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Con non poca commozione riperendo questa sua riflessione sulla poesia: “Il poeta oggi è spesso scettico e diffidente… malvolentieri dichiara in pubblico di essere poeta – quasi se ne vergognasse: nella nostra epoca chiassosa è molto più facile riconoscere i propri difetti, perché sono visibili. Molto più difficile riconoscere le qualità, finché esse sono tenute nascoste.”
Wislawa Szymborska 
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Le sonate a Kreutzer e La primavera di Beethoven

Primo appuntamento dell’anno con l’Accademia Filarmonica Romana giovedì 19 gennaio al Teatro Argentina alle 21:15 con due protagonisti contemporanei: la violinista Sonig Tchakerian (nella foto con il suo prezioso violino di Gennaro Gagliano, costruito a Napoli nel 1760) e il pianista Roberto Prosseda, che proseguono il ciclo dedicato alle Sonate di Beethoven per violino e pianoforte con una novità – in prima assoluta -commissione della Filarmonica Romana: “Erbario spontaneo veneziano” di Claudio Ambrosini, vincitore del Premio Abbiati 2010.
Il concerto sarà registrato da Rai-Radio3 e sarà preceduto nel foyer del Teatro alle 20:45 dall’incontro degli artisti con il pubblico, coordinato da Sandro Cappelletto, direttore artistico della Filarmonica. I due musicisti affrontano in questo concerto le più celebri sonate per violino e pianoforte di Beethoven e forse le più famose di tutta la letteratura scritta per questa formazione cameristica. Continua a leggere

Andy Milne, intervista/interview

Arte e Poesia: Andy Milne  
a cura di Luigia Sorrentino

Ho conosciuto Andy Milne, compositore, al Castello di Civitella Ranieri, un’altura che domina la valle del Tevere e la città di Umbertide. La costruzione fu iniziata da Ruggero Cane Ranieri. L’opera venne completata da Raniero Ranieri pronipote di Ruggero Cane, probabilmente nel 1519. Nel 1950 una cugina americana Ursula Corning arrivò per un breve soggiorno a Civitella, ospite di Lodovico Ranieri. La signorina Corning è stata una delle prime alpiniste e sciatrici nelle alpi svizzere. Viveva e lavorara a New York e i suoi interessi includevano l’arte, la musica e i viaggi, con l’Italia, come meta preferita. 

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