Colette, “Prigioni e paradisi”

Un prezioso inedito di una delle più grandi scrittrici francesi del Novecento Prigioni e paradisi, Colette (euro 13), Del Vecchio Editore, collana racconti, traduzione di Angelo Molica Franco, postfazione di Gabriella Bosco.

Il libro
Rimasto fino a oggi inedito in Italia ‘Prigioni e paradisi’ raccoglie brevi bozzetti, note di costume, impressioni, composti da Colette tra il 1912 e il 1932, molti dei quali precedentemente apparsi su riviste o volumi.
Le dodici sezioni in cui si divide la raccolta compongono un’autobiografia sensoriale affatto priva di umorismo, che restituisce l’immagine della seduttrice scandalosa, ma anche di attenta osservatrice del mondo naturale e animale: vi compaiono le “bestie”, alle quali è legata da una fascinazione per il mostruoso che allo stesso tempo è inavvicinabilità; nozioni di botanica sulle varietà floreali dei giardini della Treille Muscate; le abitudini culinarie della Borgogna e il primo bicchiere di vino bevuto a tre anni che fu «come un colpo di sole, uno shock voluttuoso, un’illuminazione per le giovani papille»; le amicizie parigine con un ritratto insolito di Coco Chanel; il Nord Africa e i viaggi delle Note Marocchine alla ricerca dell’arabesco, una tessitura che ricrea la trama del mondo. Continua a leggere