Traghetti di poesia 2012

Traghetti di poesia la rassegna di poesia ideata e curata da Guido Oldani, compie cinque anni.

Nei giorni 27/28/29/30 il festival che si svolge in Sardegna, a Cagliari,  proporrà letture, approfondimenti critici ed uno spazio dedicato al teatro, con lo spettacolo di Gilberto Colla “Milllennio III, nostra meraviglia”, riflessione sul ruolo degli oggetti nella nostra contemporaneità ispirata al libro, Realismo Terminale del poeta Guido Oldani. Continua a leggere

Paolo Saggese, “Crescita zero. L’Italia del terzo millennio…”

A colloquio con Paolo Saggese
di Antonietta Gnerre

Il libro – Crescita zero. L’Italia del Terzo Millennio vista da una provincia del Sud, Delta 3 edizioni, Grottaminarda, 2011 – si apre con un prologo dal titolo La colpa è tutta nostra, che consiste in una riflessione accorata sulla crisi italiana che stiamo vivendo.

“In effetti, questa mia riflessione vuole porre l’accento su un concetto, a cui tengo molto: la crisi finanziaria, che stiamo vivendo, è, a mio avviso, innanzitutto una crisi politica, etica, culturale, di cui siamo tutti direttamente o indirettamente colpevoli. La “celebrazione” dell’immoralità e il senso d’impotenza nei confronti del degrado morale e culturale della Nazione sono alla base della “crisi” attuale: questi aspetti sono molto più preoccupanti degli indicatori puramente finanziari. E di questa crisi siamo tutti colpevoli.”
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Millennio terzo nostra meraviglia …

“Millennio terzo nostra meraviglia”, Opera breve per voce e suoni, di e con Gilberto Colla ispirata a: “Il Cielo di Lardo” di Guido Oldani – Ugo Mursia Editore – Collana Argani.

Conferenza stampa venerdì 10 febbraio ore 18:00 – Auditorium del Parco Trotter. Roberto Carusi intervista Guido Oldani e Gilberto Colla.

“Il Realismo Terminale di Guido Oldani – Ugo Mursia Editore – Collana I Picci One “Il Millenarismo, tanto temuto e gridato al passaggio dal primo al secondo millennio, che avrebbe potuto mettere a rischio l’umanità intera, è stato letto con un millennio d’anticipo. E’ invece oggi che si appalesa forse, attraverso la iniziata democratica dittatura dell’oggetto sul popolo, ma questa inversione gerarchica è come globalmente censurata, al nostro intelletto, dalla più ovvia delle disattenzioni, come se un pesce, a tutti i costi, non si accorgesse, o non volesse prender atto, di vivere semplicemente immerso nell’acqua, dove in effetti sta.” Continua a leggere