In memoria di te, Fabrizia Ramondino

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La sfida al labirinto in «Passaggio a Trieste»
di Siriana Sgavicchia (in “Il Caffè Illustrato”, 66/67, 2012)
Nelle fughe di Bach sono compresenti adattamento e “fuga insensata”, ragione e follia, rispetto della convenzione e libertà da essa. Ma per confrontarsi con il prigioniero, il folle, l’etilista, il drogato, l’omosessuale, la donna, il dissidente politico, l’etnicamente diverso, il seguace di un’altra fede non sono bastate agli uomini né le opere di Benvenuto Cellini o di Genet, di Tasso o di Artaud, di Poe o di Sartre, di Baudelaire o di Ginsberg, di Wilde o di Proust, di Louise Labé o di Elsa Morante, di Dante o di Ignazio Silone, di Omar Khayyâm o di Senghor, di Lutero o di Rushdie, né le più oscure e tenaci opere di migliaia e migliaia di uomini senza fama. (La foto di Fabrizia Ramondino è di Massimo Pastore). Continua a leggere

Fabrizia Ramondino, scrittrice in "viaggio"


massimopastore_com_1142542682Mercoledì 4 giugno 2014
al Teatro Argentina di Roma, Sala Squarzina, ore 17,30, si terrà l’incontro: “Fabrizia Ramondino: scrittrice in “viaggio“. Il titolo si riferisce alla poetica della scrittrice (viaggio come ricerca) e alla dinamica appartenenza-fuga che caratterizza la sua formazione e le sue opere. Queste ultime costituiscono nel loro insieme diverse stazioni attraverso generi e codici espressivi differenti – dal diario al romanzo al teatro al cinema – di quella che la stessa Ramondino ha definito la sua «avventurosa navigazione verso l’isola di Utopia» .
(La foto di Fabrizia Ramondino è di Massimo Pastore). Continua a leggere