Da Adesso e nell’ora della nostra morte
Written in Portuguese by Susana Moreira Marques
Tradotto in italiano da Marta Silvetti
Sul comodino, un orologio segna l’ora delle cure. Nessuno sembra notare l’ironia di un orologio al capezzale di un moribondo.
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Nel paese in cui è emigrata si dice che le persone volano in cielo. A casa sua, da piccola, sentiva dire: è morto, e non torna più. Preferisce andare a morire a casa sua.
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L’Uomo ha le mani sporche di sangue, ma Dio di più. L’Uomo ha i morti nella memoria, ma anche Dio. L’uomo ha gli incubi di notte, ma Dio non dorme.
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La paura negli occhi dell’uomo che non vuole camminare. Ha paura di cadere. Ha paura di rimanere per terra e vedere dal basso sugli scaffali alti i libri che non può più leggere; o in cortile, sdraiato sulla terra fredda, vedere la cima degli alberi da frutto e gli uccelli avanzare, avvicinandosi ai suoi occhi. Pensa che la moglie non riuscirà ad alzarlo. Pensa che dovrà chiamare qualcuno, e altri lo vedranno per terra e lo alzeranno, puliranno la cacca degli uccelli o, nel caso si trovi dentro casa, lo trascineranno sul divano che in fondo è così vicino. Trema ancora di più quando ci pensa. Smetterà di parlare per non tremare di più. Smetterà di pensare per non tremare di più. Poi si dimenticherà la parola Parkinson.
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… prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen. Continua a leggere