Premio Laurentum 2012, Albertazzi, Paolucci e Bandini

Premio Valori della cultura ad Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani; premio alla carriera a Giorgio Albertazzi; premio Dante Alighieri al poeta Fernando Bandini; e premio speciale Per non dimenticare a Sami Modiano e Piero Terracina, rappresentanti simbolo di un gruppo di testimoni della Shoah.

Questi i riconoscimenti più prestigiosi del Premio Laurentum per la poesia edizione 2012 consegnati il 17 dicembre 2012 al Tempio di Adriano di Roma in occasione del trentennale della fondazione del Centro culturale Laurentum. Continua a leggere

In memoria di te, Margherita Guidacci

In memoria di te,
Margherita Guidacci (e Luigi Baldacci)
a cura di Luigia Sorrentino

Essere là, più avanti
di Luigi Baldacci

A pensarci bene, al di là dei modi espressivi, è la deflagrazione dei contenuti che ci colpisce, cosa di cui la Guidacci (nella foto di Dino Ignani) ha avuto coscienza chiarissima, come risulta dalle pagine di Ragion Poetica che furono da lei affidate all’antologia della poesia italiana contemporanea che Spagnoletti pubblicò nel 1959. Sono pagine che si aprono con un intensissimo ricordo: un’intermittenza, un’epifania, una sensazione subliminare. La bambina sta accanto alla nonna e a un tratto avverte che lei e la nonna sono lo stesso fluire di uno stesso nulla che va verso l’acqua dell’identità ( quest’idea dell’acqua la raggiungiamo noi oggi pensando al fiume che si apre in mezzo alla strada). Ma poi seguono altre informazioni, anche più interessanti: quella, per esempio, inerente  “l’amore di chiarezza” che fu quasi uno scandalo nella Firenze ermetica degli anni Quaranta ma non per polemica: anzi c’era nella giovane allieva di di De Robertis una gran voglia di assimilare quei modi, solo che il risultato era tutt’altro. Continua a leggere

Margherita Hack compie 90 anni

Oggi, 12 giugno 2012, Margherita Hack, compie 90 anni.

Perché sono vegetariana di Margherita Hack,  Edizioni dell’Altana, (10 mila copie vendute).

Non ho alcun merito a essere vegetariana, lo sono dalla nascita“.

Ricorrendo come sempre alla scienza, scrive parole importanti in difesa di tutti gli animali, per scuotere le coscienze e far riflettere sul futuro.

MARGHERITA HACK, LA PIU’ GRANDE ASTRONOMA VIVENTE, DIMOSTRA CHE SI PUO’ GODERE DI BUONA SALUTE FINO A TARDA ETA’ GRAZIE ALLO SPORT E AD UNA ALIMENTAZIONE VEGETARIANA,  CHE FA BENE ALLA SALUTE E AIUTA IL PIANETA.

“MENS SANA IN CORPORE SANO.” Continua a leggere

TrentoFilmfestival, “MontagnaLibri”

E’ in arrivo MontagnaLibri, la rassegna che accompagnerà il TrentoFilmfestival con undici giorni ricchi di incontri con gli autori, dibattiti, presentazioni, reading, mostre e spettacoli per approfondire i tanti aspetti dell’universo montagna.

Tra i protagonisti della 26esima edizione di ‘MontagnaLibri’: Mauro Corona, Erri De Luca, Vincenzo Venuto, Margherita Hack, Maurizio Nichetti (nella foto), Mieko Maraini e Paolo Marchi. La rassegna internazionale dell’editoria delle vette, pronta come da lunga tradizione a prendere possesso della centrale Piazza Fiera, ai piedi delle mura medievali di Trento, e ad intrattenere gli appassionati della letteratura di montagna con un ricchissimo programma di appuntamenti. Continua a leggere

Alojz Rebula, “Notturno sull’Isonzo” (Nokturno za Primorsko)

La Giuria del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi, sezione narrativa, assegna la prima edizione del Premio allo scrittore Alojz Rebula per l’opera Notturno sull’Isonzo, (Nokturno za Primorsko), con le seguenti motivazioni:

“L’opera viene definita come il capolavoro di Rebula sul coraggio e la determinazione di chi ha sacrificato la propria vita per difendere la dignità umana. Come la passata edizione era stata attribuita a un autore di lingua francese, ma operante sul versante transfontaliero italo-francese (il valdostano Alexis Bétemps, che aveva vinto nella sezione saggistica), così questa edizione intende premiare un autore di lingua slovena, ma attivo sul versante italo-sloveno.
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Cristina Campo, “Il mio pensiero non vi lascia”

Ci sono prosatori che proprio nelle lettere raggiungono una sorta di perfezione assoluta: riuscendo, nel breve volgere di una frase, a toccare vertici di bellezza e di intensità. Che la Campo sia uno di essi lo hanno dimostrato le Lettere a Mita e Caro Bul: e questo terzo pannello dell’episto­lario, che raccoglie le lettere scritte agli amici del periodo fiorentino, ne è una conferma. Nel 1956 Cristina è costretta ad abbandonare Firenze per Roma; e gli anni romani saranno costantemente pervasi dal ricordo struggente di quel giardino incantato che era la cerchia degli «amici d’infanzia»: Piero Draghi, Mario Luzi, Anna Bonetti, Venturino Ven­turi, Giorgio Orelli. A tutti loro scrive dal suo «esilio» parole di nostalgico affetto («C’è con voi­altri, nell’aria, gusto di latte»); ma il più rimpianto è senza dubbio Gianfranco Draghi, quel Gian che guarda ai suoi stessi «fari» (i più luminosi: Hofmannsthal e Simone Weil), lo scrittore e poeta di cui ammira la personalità e l’opera, l’amico che «conosce sempre, sottilmente, il disegno del tempo, e trova la parola magica da incidervi». Continua a leggere