Contro le mafie i versi di Peppino Impastato

I versi di Peppino Impastato aprono il documentario “Davide e Golia”, il nuovo progetto dell’artista Kyrahm con tappe internazionali.

Chi di noi non conosce l’elogio alla bellezza attribuito dalla sceneggiatura a Peppino Impastato dal film “I 100 passi” di Marco Tullio Giordana? In realtà furono parole che non pronunciò mai, ma che in un certo senso restituiscono la fotografia di una verità che non tutti conoscono: Peppino Impastato fu anche poeta ed è con i suoi versi che si apre il primo video della rassegna “Davide e Golia” un documentario dell’artista Kyrahm per dare voce ai “Peppino Impastato contemporanei” che si oppongono a camorra, mafia ed ‘ndrangheta.

Appartiene al suo sorriso

l’ansia dell’uomo che muore,

al suo sguardo confuso

chiede un po’ d’attenzione,

alle sue labbra di rosso corallo

un ingenuo abbandono,

vuol sentire sul petto

il suo respiro affannoso:

è un uomo che muore. 

Queste le parole di Peppino Impastato, scelte per l’esordio di un lavoro work-in-progress, che sta evolvendo attraverso gli incontri, le storie delle persone, la loro integrità morale, al fine di innescare un messaggio di speranza verso il futuro di questo paese. Chi sono i protagonisti? Jvan Baio, Luigi Leonardi, Daniele Ventura che nel corso dei video si evolveranno in “eroi” del nostro tempo.

“Davide e Golia”: il debutto in Germania e tutte le tappe

La prima parte di questo progetto sarà presentata il 4 dicembre 2018 all’Università di Rostock in Germania con la docente, ricercatrice e performance artist Andrea Zittlau e prevede incontri e partecipazioni collettive anche a Roma con una performance al MACRO il 21 marzo, in occasione della Giornata in Ricordo delle Vittime della mafia, a Napoli con il coinvolgimento dell’Accademia di Belle Arti, a New York con il sostegno di Peter Dolloway. Continua a leggere

Fragile Body/Material Body

1All Venice Performance Art Week, l’evento straordinario con i pionieri della Body Art storica, quest’anno è dedicato alla precarietà del mondo e della vita. La performance art è quella particolare forma d’arte dove a differenza del teatro tutto è estemporaneo, effimero, reale: spesso si assiste ad azioni estreme con al centro il corpo nella sua accezione più vera e carnale per un linguaggio espressivo che non conosce compromessi tra vita e morte.
 Questo lo scenario estremo e coinvolgente di uno degli eventi artistici più attesi dell’anno. Continua a leggere

“Mùsami o Vate”

Omaggio al poeta Gabriele D’Annunzio, in scena a Roma dal 19 al 24 maggio 2015, al Teatro di Documenti.

“Mùsami o Vate”, il nuovo spettacolo, scritto, diretto e interpretato dalla regista bresciana Mariaelena Masetti Zannini in collaborazione con Emanuela Bolco, è un viaggio nell’universo dannunziano, un “concerto d’anime”, un’alternanza di parole auliche e grottesca decadenza.

Un’indagine erotica che aspira a ricordare i rapporti d’amore del poeta, che fece alla maniera wildiana della vita un’opera d’arte, con accento particolare su un misterioso mondo femminile intriso di intimità ed esoterismo.

Lo spettacolo tesse le lodi di tutte le donne importanti della vita del Vate, dalla madre il cui ruolo è affidato a Kyrahm, a Eleonora Duse rappresentata da una misteriosa statua velata fino alla sofisticata interpretazione della stessa Zannini nel ruolo della Marchesa Luisa Casati Stampa, collezionista, musa di numerosi artisti e anticipatrice della performance e della Body-Art. Memorabili le sue incursioni, avvolta tra serpenti e leoni, le spettacolari feste mondane e le sue eccentriche frequentazioni con Jean Cocteau e i Futuristi.

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