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Addio a Julia Hartwig
di Luigia Sorrentino
Ci ha lasciati Julia Hartwig, nata in Polonia a Lublino nel 1921. Ebbi l’opportunità di incontrare la Hartwig il 27 settembre 2007 a Roma. In occasione del festival Romapoesia proposi e realizzai per Rai News 24 la prima intervista in Italia della grande poetessa polacca.
Julia Hartwig insieme alla contemporanea Wislawa Szymborska, è considerata una delle maggiori poetesse del Novecento. Nel 2007 la prima antologia di poesie della Hartwig, dal titolo “Sotto quest’isola” , traduzione di Silvano De Fanti con una breve presentazione di Annalisa Comes, viene pubblicata dall’editore Donzelli. Esplode in Italia il fenomeno Hartwig. Alfonso Berardinelli, uno dei più importanti critici italiani, dopo aver letto la Hartwig scrive: “Ecco il ritmo che sa chiudere il mondo in una goccia d’acqua.” Il libro, presentato in prima assoluta al festival di RomaPoesia 2007, è stato l’occasione per incontrare la Hartwig e realizzare in esclusiva questa intervista, la prima in Italia della grande scrittrice polacca.
VEDI SU YOUTUBE L’INTERVISTA A JULIA HARTIWIG
L’intervista di Luigia Sorrentino
(Roma 27 settembre 2007)
Da quanti anni scrive poesie, Julia?
“Da molto tempo. Fin dal periodo della mia infanzia.”
Lei era già stata in Italia?
“Sono stata in Italia molte volte a partire dall’Università e poi più tardi sono tornata per conoscere meglio l’Italia. ”
Che effetto le fa venire nel nostro Paese in occasione dell’uscita della sua prima raccolta di poesie in lingua italiana?
“Sono molto contenta. Non mi aspettavo che una delle prime edizioni straniere venisse pubblicata proprio in Italia. In questo momento stanno preparando l’ edizione americana del mio libro, una raccolta di poesie presso l’editore Knoph. Ho questa duplice occasione e felicità di avere dei lettori da una parte e l’altra dell’oceano.” Continua a leggere
Ryszard Kapuściński , il poeta del giornalismo
di Fabio Izzo
Ryszard Kapuściński non è mai stato una vittima, infatti, nei suoi libri, è sempre stato l’eroe. Una strategia utile quando si fa del reportàggio in prima persona affrontando ribellioni, rivoluzioni e colpi di Stato, soluzione che però appare decisamente meno utile quando ci si dedica allo scrivere poesia perché il Poeta è molte cose, ma non si mette mai troppo pubblicamente in vista e non attira tutta l’attenzione su di se. I migliori poeti richiamano, si rifanno, alla vulnerabilità umana Le sue poesie, non sono trascurabili, anzi risultano essere molto importanti, perché integrano e completano, sono infatti il pezzo mancante del mosaico Kapuściński. Lui stesso definiva il suo lavoro come reportage letterario, reportage d’autore, quasi in contrapposizione al noto realismo magico della lettura, ha voluto creare un genere, definito poi come giornalismo magico da Adam Hochschild nel 1994. Continua a leggere
Ewa Lipska, il secondo tempo
“La Polonia è una terra straordinariamente fertile per i poeti”, ebbe a ricordare una volta il poeta russo, Josif Brodskij.
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Nota di Luigia Sorrentino
Di Ewa Lipska, una delle voci più interessanti della poesia e della letteratura polacca contemporanea, non avevo mai letto nulla, qui in Italia. Ewa Lipska, è invece, una poetessa molto tradotta in varie lingue. Sulla sua vita e sulla sua poesia, i cambiamenti politici che ci sono stati in Polonia e in Europa alla fine degli anni Ottanta, hanno avuto un’influenza determinante, anche se la sua poesia, non è catalogabile come “Poesia della Polonia”, ma come poesia che travalica il confine della terra natale.
Intervista a Julia Hartwig
Intervista di Luigia Sorrentino a Julia Hartwig, realizzata all’Istituto Polacco di Roma nell’ottobre del 2007. E’ la prima video intervista in Italia alla famosa poetessa polacca.
Julia Hartwig nata in Polonia, a Lublino nel 1921, insieme alla contemporanea Wislawa Szymborska, è considerata una delle maggiori poetesse del Novecento. Nel 2007 la prima antologia di poesie della Hartwig, dal titolo “Sotto quest’isola” , traduzione di Silvano De Fanti con una breve presentazione di Annalisa Comes, viene pubblicata dall’editore Donzelli. Esplode in Italia il fenomeno Hartwig. Alfonso Berardinelli, uno dei più importanti critici italiani, dopo aver letto la Hartwig scrive: “Ecco il ritmo che sa chiudere il mondo in una goccia d’acqua.” Il libro, presentato in prima assoluta al festival di RomaPoesia 2007, è stato l’occasione per incontrare la Hartwig e realizzare in esclusiva questa intervista, la prima in Italia della grande scrittrice polacca.
L’intervista di Luigia Sorrentino
(Roma 27 settembre 2007)
Da quanti anni scrive poesie, Julia?
“Da molto tempo. Fin dal periodo della mia infanzia.”
Lei era già stata in Italia?
“Sono stata in Italia molte volte a partire dall’Università e poi più tardi sono tornata per conoscere meglio l’Italia. ”
Che effetto le fa venire nel nostro Paese in occasione dell’uscita della sua prima raccolta di poesie in lingua italiana?
“Sono molto contenta. Non mi aspettavo che una delle prime edizioni straniere venisse pubblicata proprio in Italia. In questo momento stanno preparando l’ edizione americana del mio libro, una raccolta di poesie presso l’editore Knoph. Ho questa duplice occasione e felicità di avere dei lettori da una parte e l’altra dell’oceano.” Continua a leggere