In memoria di te, Peggy Guggenheim

Peggy Guggenheim
a cura di Luigia Sorrentino

La Collezione Peggy Guggenheim è il museo più importante in Italia per l’arte europea e americana della prima metà del ventesimo secolo. Ha sede a Venezia, a Palazzo Venier dei Leoni, sul Canal Grande, in quella che fu l’abitazione di Peggy Guggenheim.

Aperto nel 1951 dalla nipote di Solomon R. Guggenheim, ricco industriale americano e collezionista d’arte, il museo ospita la collezione personale di arte del ventesimo secolo di Peggy Guggenheim, ma anche opere di altre collezioni e mostre temporanee. Continua a leggere

Tomaso Kemeney, “Poemetto gastronomico”

Si intitola “Poemetto gastronomico e altri nutrimenti” il nuovo libro del poeta Tomaso Kemeny, pubblicato da Jaca Book (pagine 160, euro 13). E’ un libro ‘strano’: da un lato pare una sorta di canzoniere-poema in cui tutta la realtà viene messa alla prova della poesia: le persone amate, i poeti maestri, le ritualità cosmiche. Dall’altro manifesta un fluire narrante, apparentemente stralunato, in cui il libro si rivela una sorta di convivio dove immagini, ricordi, visioni si incontrano secondo un moto ondoso, creando una specie di moderna satira. Continua a leggere

Scoperta fiaba inedita di James Joice, la guerra sui diritti

Una fiaba per bambini di James Joyce (1882-1941), recentemente scoperta, è stata pubblicata per la prima volta a Dublino da una piccola casa editrice, Ithys Press, che l’ha messa in vendita con un’edizione a tiratura limitata di 200 esemplari illustrati: i prezzi vanno dai 300 ai 1.200 euro a seconda del tipo di carta usata per la stampa. La storia fu scritta in una lettera il 5 settembre 1936 per il nipote del romanziere irlandese, Stephen James Joyce, all’epoca un bimbo di quattro anni che viveva in Francia, ed e’ intitolata “The Cats di Copenhagen” (I gatti di Copenhagen). lI raccontino fiabesco fu ispirato da una vacanza nella capitale della Danimarca compiuta in quel periodo dall’autore di “Gente di Dublino”.

L’editore Anastasia Herbert ha spiegato che si tratta di “un racconto gemello un po’ piu’ breve” di “The Cat and the Devil” (Il gatto e il diavolo) scritto sempre per il nipotino qualche tempo dopo e finora nota come l’unica favola di Joyce. “E’ una piccola gemma, che riflette l’umorismo, sorprendendo per la sua squisitezza narrativa”, ha detto Herbert. La favola, ambientata in una Copenhagen dove nulla è come sembra e secondo Ithys Press nell’immagine dei gatti ci sarebbero elementi di “anti-autoritarismo se non addirittura di anarchia”. Continua a leggere

Domani scadranno i diritti d’autore sul capolavoro di Joyce

Ultimo Bloomsday, domani in tutto il mondo, con severe restrizioni per la lettura pubblica dell”‘Ulisse” di James Joyce (1882-1941), da sempre volute dal nipote dello scrittore irlandese, Stephen Joyce, che vive a Parigi.

Finora chi ha voluto organizzare celebrazioni in onore del libro pubblicato per la prima volta nel 1922 ha dovuto fare i conti con i ‘paletti’ posti da Stephen Joyce, erede dell’autore di “Gente di Dublino” e gestore della fondazione che ne tutela il copyright. Continua a leggere