L’ultimo Caravaggio, eredi e nuovi maestri

Napoli, Genova e Milano a confronto | 1610-1640

Dal 30 novembre 2017 all’8 aprile 2018 le Gallerie d’Italia – Piazza Scala, sede museale di Intesa Sanpaolo a Milano, presentano la mostra L’ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri. Napoli, Genova e Milano a confronto (1610-1640), a cura di Alessandro Morandotti con il coordinamento generale di Gianfranco Brunelli.

La mostra costituisce un eccezionale approfondimento delle vicende artistiche sviluppatesi nelle città di Napoli, Genova e Milano a seguito della scomparsa del Merisi, in un periodo storico-artistico diviso tra la rivoluzione devota al naturale di Caravaggio e la nuova età colorata e festosa del Barocco. Il Martirio di sant’Orsola (1610) di Caravaggio, ultimo capolavoro del maestro che morirà poche settimane dopo, sarà quindi il punto di partenza per un confronto con gli artisti del tempo, divisi tra chi ne raccolse l’eredità e chi invece intraprese nuove strade. Continua a leggere

Matteo Cellini, Premio Campiello 2013 Opera Prima

Appuntamento

Matteo Cellini presenterà al pubblico il suo romanzo “Cate, Io” nel corso di quattro appuntamenti durante il mese di luglio. Un’estate all’insegna della cultura con il Premio Campiello. Oltre agli appuntamenti estivi con gli autori finalisti, sono infatti previsti quattro incontri con il vincitore del Premio Opera Prima 2013 Matteo Cellini , che presenterà il suo romanzo “Cate, Io” (Fazi Editore).

Martedì 2 luglio l’autore incontrerà il pubblico alle 18.00 nella meravigliosa Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (Pd), per spostarsi il giorno successivo a Jesolo (VE), in Piazza Drago, alle 21.00. Umbria e Toscana ospiteranno gli altri due incontri, a Gubbio (PG) mercoledì 10 luglio nel Complesso Monumentale di S. Pietro (ore 18.30), e alla Tenuta La Parrina di Albinia (Gr), mercoledì 17 luglio alle 19.15. Continua a leggere

Maria Ida Gaeta “Letterature” 2012 & video

Video-intervista a Maria Ida Gaeta di Luigia Sorrentino

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/05/son-gaeta-sorrentino.mp4[/flv]

L’XI edizione del Festival delle Letterature è ancora più interattiva!

Per la prima volta il pubblico ha potuto partecipare attivamente al Festival attraverso il concorso letterario online “Io, Massenzio” inviando entro il 15 maggio 2012 il proprio testo inedito (1.800 battute) sul tema del festival.

I primi 100 testi saranno pubblicati in forma anonima sul sito www.festivaldelleletterature.it, i 5 più votati dal pubblico saranno menzionati nel corso dell’ultima serata del Festival e vinceranno tanti premi tra cui 10 libri degli autori presenti all’edizione di quest’anno, ingressi omaggio per mostre, spettacoli ed eventi nella città di Roma.

Parla anche di questo Maria Ida Gaeta, direttrice artistica del Festival Internazionale “Letterature” di Roma parla nella video-intervista rilasciata il 16 maggio 2012 a Luigia Sorrentino poco prima dell’apertura del Festival.

All’asta i cimeli appartenuti a Victor Hugo

Una grande collezione privata di cimeli appartenuti allo scrittore francese Victor Hugo (fotografato da Walery) battuta all’asta da Christie’s a Parigi il  4 aprile 2012 in occasione dei 210 anni dalla nascita dell’autore dei popolari romanzi “I miserabili” e “Notre-Dame de Paris”.

Si tratta di un importante gruppo di circa 500 lotti tra libri, manoscritti, disegni, dipinti, fotografie, mobili e oggetti personali appartenuti allo scrittore e ai suoi discendenti, il figlio Charles (1826-1871), il nipote Georges (1868-1925) e il pronipote Jean (1894-1984). La casa d’aste ipotizza una stima complessiva del catalogo intorno ad un milione di euro.

Tra i manoscritti di Victor Hugo che saranno messi in vendita, spiccano autografi legati alla vita intellettuale, politica e privata del romanziere. Di particolare interesse sono una decina di lettere inviate ad amici intimi, tra i quali una missiva spedita alla fidanzata Adele Foucher, sua futura moglie, in cui gli dichiarava tutto il suo amore con un esplicito “Io ti amo”, stimata tra 3 mila e 5 mila euro. Continua a leggere

L’ossessione e l’arte, Monica Marioni

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=9ms7MGs2Nh8[/youtube]

IO SONO sogni inquieti da una travagliata Italia, è il titolo della personale di Monica Marioni, a cura di Vittorio Sgarbi e Oliver Orest Tschirky,  dal 4 al 25 febbraio 2012 presso la Fondazione Stelline (Gallery II, Corso Magenta 61 – Milano)

Nel video, la performance d’apertura di Imre Thormann Continua a leggere

Chiara Gamberale, ‘L’amore quando c’era’

Anteprima editoriale
a cura di Luigia Sorrentino


Dal 5 gennaio 2012 in tutte le librerie “L’AMORE QUANDO C’ERA” (Mondadori, 10,00 euro) il nuovo racconto di Chiara Gamberale.

Chiara Gamberale è nata nel 1977 a Roma, dove vive.
Ha scritto “Una vita sottile” (Marsilio, 1999), “Color Lucciola”  (Marsilio, 2001), “Arrivano i pagliacci” (Bompiani, 2003) ” La zona cieca” (Bombiani, 2008, Premio Selezione Campiello), “Una passione sinistra” (Bompiani, 2009), “Le luci nelle case degli altri”, (Mondadori, 2011). Continua a leggere

Filippo Strumia, “Pozzanghere”

Anticipazione Editoriale: Pozzanghere di Filippo Strumia, (Einaudi, Torino, aprile 2011)
Ho conosciuto Filippo Strumia a “Ritratti di poesia” nella bella cornice del Tempio di Adriano, a Roma, ed è stato un bell’incontro. Mi è apparso immediatamente schietto, diretto, e ha subito stabilito con me – nella conversazione che facevamo e con il pubblico che ci seguiva – una buona relazione. Abbiamo parlato del suo rapporto con la poesia. Un rapporto tenuto per lunghi anni segreto, e vissuto in modo solitario. Fino a poco tempo fa, infatti, l’unica attività che svolgeva Filippo Strumia era quella di medico, di psichiatra e di psicoanalista.

Perché hai tenuto nascosto per così lungo tempo il tuo rapporto con la poesia?

“Siamo tanti personaggi, stati d’animo, visioni del mondo, spesso inconciliabili e reciprocamente scandalosi. Siamo individui e moltitudini. “In ogni angolo della mia anima c’è un altare a un dio differente” diceva Pessoa. La psicoanalisi mi ha aiutato a dare voce, dignità, possibilità espressiva ai diversi aspetti di me stesso. Comprese le corde mute, quelle che non hanno mai risuonato e attendono l’occasione per esprimersi. Il lavoro mi ha permesso di diventare una specie di politeista. Rumi, il poeta persiano, nell’introduzione alla sua opera racconta di una canna strappata. Il vento, soffiando nella canna, suscita una vibrazione che vola in cerca di un cuore. Ha bisogno, cioè, di una cassa armonica che la tramuti in musica, emozione: la nostalgia del canneto. La poesia, credo, agisce fra l’indicibile e il suono. Siamo zeppi di vibrazioni mute, pensieri non pensati, sentimenti non percepiti che attendono e premono, misconosciuti. Abbiamo gli occhi stipati di usignoli, che premono, sbattono contro le pareti, quasi a farle esplodere. La psicoanalisi e la poesia aiutano a percepire le nostre corde, anche le più recondite. Ma questo laboratorio emotivo, o forse alchemico, richiede anche la privatezza e il silenzio.”

Spesso accade che le persone scrivano poesie ma non lo dicono, le tengono nascoste, quasi a sancire un’indicibilità, qualcosa che non può essere rivelato agli altri. Come ti spieghi questo fenomeno, tu che sei anche psicanalista… Perché la poesia viene vissuta come un segreto?

“Il laboratorio dell’anima, il crogiolo, richiede privatezza, deve essere protetto. Ma non questa è l’unica ragione. Credo che sia molto difficile per gli esseri umani dare valore a ciò che proviene davvero da sé, che non derivi, cioè, da segnali condivisi di branco. La soggettività, essere se stessi, è l’ultima conquista dell’evoluzione di noi ex scimmie. Ogni volta che diciamo Io, diamo un morso alla mela d’Adamo, attingiamo all’albero della conoscenza. E’ un atto scandaloso, colpevole e magnifico. Continua a leggere