Michele Hide, “Il baule di Zollikön”

michele_hideE’ uscita con Stampa 2009, l’opera prima di Michele Hide, Il baule di Zollikön, “un esordio assolutoscrive Maurizio Cucchi nella prefazione, “per la maturità espressiva e per l’energia dl linguaggio che attraversa e sostiene una serie di testi che vengono a costituire per più che una prova o una plaquette, ma un vero e proprio libro, la cui fisionomia risulta già molto netta. […]

Michel Hide introduce nei suoi testi paesaggi, personaggi, residui mnestici, che si sono accumulati nel tempo in un vasto depsito forse ancora in gran parte da visitare. Come quel baule del quartiere di Zurigo, appunto Zollikön, con il quale il poeta intitola il suo primo libro. […]
Da un testo all’altro, inoltre, Hide, riesce a muoversi attraverso ritmi e forme diverse, sperimentando, volta a volta, i toni e i registri che più si addicono a ogni specifica situazione, passando così dal verso breve e scandito, a quello più ampio e materico fino a veri e propri brevi passaggi in prosa. Ed è anche in queste capacità di variazione stilistica è un altro segno positivo di una maturità già sorprendentemente acquisita con l’esordio.” Continua a leggere