Richard Brautigan, “Il bacio fantasma”

Le illustrazioni di Marco Petrella e il testo di Filippo Golia raccontano per Mattioli la parabola di Richard Brautigan, lo scrittore vicino alla Beat Generation.

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L’astro di Richard Brautigan sorge nel firmamento della letteratura statunitense nel 1967, con il grande successo di Pesca alla trota in America. Ma già da anni l’autore si aggirava nella San Francisco di Ferlinghetti e Kerouac con il suo buffo copricapo alla Bonanza, i lunghi baffi biondi e la chioma fluente. Alle spalle un’infanzia difficile ma libera tra le foreste e i fiumi dell’Oregon; tanti lavori tra i più umili, una famiglia disfunzionale, che aveva tentato di sostituire con altre; infine, un grande amore – Linda – che lo aveva respinto. E tutto questo, in fondo una comune adolescenza a stelle e strisce del dopoguerra, era confluito nel trauma dell’internamento in manicomio e dell’elettroshock. Ma era stato anche il lievito segreto di Perché i poeti sconosciuti restano sconosciuti, la prima acerba raccolta di poesie consegnata proprio alla madre di Linda, poco prima di lasciare per sempre la città di Eugene.

Il bacio fantasma, sceneggiato da Filippo Golia e disegnato da Marco Petrella, è la storia di quelle poesie.

Una delle più straordinarie educazioni sentimentali del Novecento, ora raccontata in una graphic novel. Un ritratto del giovane Richard Brautigan in un percorso guidato dalle sue prime brucianti poesie. Continua a leggere