Fabiano Spessi, “Una promessa di felicità”

spessiDalla nota di Giulio Greco

Si legge una volta la raccolta di Fabiano Spessi e si ricava l’impressione di averne scandagliato la profondità; subito dopo la si vuole rileggere e ci si accorge che elementi importanti erano sfuggiti; la si prende in mano per la terza volta e affiorano particolari nuovi. Perché? Perché questi versi nell’apparente cristallinità celano un fiume carsico che risveglia ricordi, esperienze, immagini della Milano contemporanea.

E la città, che può essere considerata contemporaneamente emblema di un mondo globalizzato e luogo in cui vive l’autore, è presente con una concretezza “visiva” con i suoi bar, i supermercati, i kebab, la periferia, i centri commerciali, le vie, le luci, i negozi, il mondo della moda, l’Expo… luoghi sempre riflessi nella mente dei personaggi che di volta in volta contribuiscono a delineare il “mondo interiore” dell’uomo del nostro tempo.

Ne risulta una visione squallida, perché lì infatti, si celebrano i riti della banalizzazione, cui non sfugge l’ambiente dei film e della letteratura, l’immagine della donna, lo stesso sentimento d’amore: tutto si compera, tutto si vende. […]
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Una poesia di Fabiano Spessi

 

fabiano_spessiSabato mattina

Certe giornate di sole
in cui tutto è svelato
anche se niente è scritto
Ora, neanche, minuti
in cui anche solo
i semplici riti del sabato mattina
– ritirare le camicie in lavanderia,
comprare il Corriere –
rendono meravigliosa la vita Continua a leggere