Georgi Gospodinov

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Georgi Gospodinov (credits/Dafinka-Stoilova)

Trascrittore di strade

Trascrivere vorrei
le strade mattutine
di tutte le città.
I tram, i tabelloni,
la donna con il trolley
che corre
il ragazzo con il poster,
i punk seduti sulla Friedrichstrasse
a Berlino, alle 7 del mattino,
poi i barboni a Bordeaux,
i senzatetto di Roma,
ma anche quelli nelle stazioni
di Amburgo
che perderanno
tutti i treni.
Trascrivere ancora
quella ragazza
col maglione blu nel tram,
della quale ti devi pur innamorare
per perderla soltanto
tre fermate dopo
a Rosenthaler Platz.
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L’urlo dei colori sopra il bianco

COVERdi Evelina Miteva

Somiglia più all’urlo di un animale (Italic, 2014) di Alessio Alessandrini è una poesia del dolore, del mondo che duole dentro di noi, pesante e bello e che non riusciamo più a sopportare. Leggere questa poesia è come camminare sui percorsi del proprio inconscio, rosso e buio, avvolto in un assordante silenzio. L’autore ci costringe a tornare nella terra che abbiamo abbandonato anni fa – la terra dove le cose coincidono con se stessi – quella terra che, purtroppo, abbiamo sostituito con delle mezze verità. E questo ritorno forzato verso quello che c’era e non c’è più, fa male, fa male leggerlo ma fa anche venire la voglia di ritrovare la propria terra perduta.

Alessandrini organizza il suo libro in diversi cicli, tre dei quali principali, sottodivisi in varie entità tematiche. Il primo ciclo, “Meteorologie”, oscilla tra la meteorologia esterna e quella emotiva, e in entrambi casi quello che prevale è l’inverno e la solitudine desolata della neve: Continua a leggere