William Faulkner, “Poesie del Mississippi”

Transeuropa Nuova poetica pubblica nel 2012 un’opera densissima di William Faulkner, Poesie del Mississippi, (Mississippi Poems) nella traduzione di Vanni Biancone. Scrivere sul serio, era il sogno dello scrittore, sceneggiatore, poeta e drammaturgo statunitense al quale, nel 1949, fu conferito il premio Nobel per la Letteratura. Faulkner, scomparso nel 1962, ‘abituato a vedere il mondo dall’occhio delicato e (chirurgico) con cui inciderà tutte le sue opere’, come evidenzia Marco Missiroli nella prefazione al libro, è uno dei più importanti scrittori statunitensi del Novecento.

‘Ricorderò quest’albero, da vecchio,/ il colle, come il sole inonda la vallata/’ scrive. Sono i versi che aprono la raccolta all’interno dei quali ciascuno può ritrovare se stesso, il proprio paesaggio. Già nell’incipit, infatti, c’è tutta l’emozione del poeta, spinto dalla necessità di testimoniare ciò che per sua natura ‘è insito’ in ognuno di noi. Ricorderò l’oro mattutino – scrive – che entra nella tinta verde del pomeriggio, barattato poi nel sonno a fine giornata? E’ la domanda che pone Faulkner e che caratterizza fin da subito, il pensiero provocatorio e complesso della sua poesia. Essere o non essere, è, da sempre, il problema. L’interrogativo, che non sembra trovare risposta. O meglio: trova la risposta che ciascuno vuole trovare, secondo il proprio destino, la propria necessità. Continua a leggere

Al MAXXI, tra architettura e poesia

Capolavoro indiscusso dell’archittettura italiana, la Tomba Brion a San Vito D’Altivole impegnò Carlo Scarpa per dieci anni. Anni di lavoro e di delicati disegni a matita, pieni di colori, di pensieri e di poesia, che dal 16 giugno 2012 al 13 gennaio 2013 al Maxxi raccontano l’opera paradigmatica del grande architetto veneziano, insieme con le fotografie, bellissime e altrettanto poetiche, scattate al monumento dal fotografo Guido Guidi. (Nella foto uno dei suoi scatti di Tomba Brion a San Vito D’Altivole). Continua a leggere

Arte e Poesia, “Battisti, il tratto delle emozioni”

Verrà inaugurata domani la Mostra della Fondazione Musica per Roma, “Battisti Il tratto delle emozioni”, a cura di  Gianni Borgna e Carla Ronga. (Dal 14 settembre al 2 ottobre 2011).

In mostra undici quadri dipinti dallo stesso Lucio Battisti fra il 1969 e il 1972, indicati con titoli di canzoni interpretate o comunque musicate dall’artista. Quadri nati dopo ore passate a tormentare le corde della chitarra, quando a volte Battisti, come ha raccontato la sorella Albarita, si chiudeva in cucina e su mezzi di fortuna si metteva a dipingere creando i suoi quadri.

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