Annalisa Manstretta, “La dolce manodopera”

Riletture, Annalisa Manstretta
a cura di Luigia Sorrentino

La dolce manodopera, di Annalisa Manstretta, Moretti e Vitali Editori , 2006 (11,00 euro)

Dalla prefazione di Milo De Angelis

Un’insolita acutezza dello sguardo caratte­rizza queste poesie. Si tratta di uno sguardo contadino e medianico, capace di cogliere in un dettaglio l’immagine del cosmo, in un modo di sedersi la complessità di una perso­na, in un modo di disporre gli oggetti la sua vocazione più essenziale. Sguardo infallibile, quello di Annalisa Manstretta, sia negli inter­ni di una casa sia nell’esterno di un paesaggio: un paesaggio lombardo scrutato con la matita esatta della disegnatrice. Apparecchiare la tavola è apprestarsi alla vita, qui ci viene detto, nei giochi di luce sul soffitto scorrono i volti dell’universo: tende e armadi, lenzuola e cassetti svelano l’anima, secondo misteriose regole di affinità. Annalisa Manstretta è mae­stra di nessi. Vigne, salici e pioppeti sono den­tro di noi e gli animali delle colline e delle montagne ci svelano parti antiche del nostro essere. Continua a leggere

Il dolce Stil Novo protagonista della fiera del libro di Tapei

Cecco Angiolieri protagonista assoluto della Fiera del libro di Tapei.

Dopo il grande successo riscosso l’anno scorso dalla lettura pubblica di Dante, anche il 2012 il Dolce Stil Novo è stato protagonista alla Fiera Internazionale del Libro di Taipei.
Ai lettori taiwanesi quest’anno è stata proposta la poetica comico-realistica di Cecco Angiolieri e quella eclettica (rime e canti carnascialleschi)  di Lorenzo de Medici. Una scelta che è servita ad invogliare intellettuali e industria editoriale di lingua cinese a tradurre di più la letteratura italiana in presenza di un crescente interesse da parte di lettori. Sono stati proposti, tra gli altri, il sonetto più famoso dell’Angiolieri (‘S’i’ fosse foco, arderei ‘l mondo’), insieme alla trasposizione in musica, altrettanto nota, che del sonetto fece Fabrizio De André nel 1968. Per gli altri sonetti di Cecco e le rime e le canzoni di Lorenzo il Magnifico, si è ricorso – con il prezioso aiuto del Prof. Umberto Bresciani, docente di letteratura italiana all’Università Nazionale di Taiwan con un Master in letteratura cinese – ad una breve sintesi del contenuto e del contesto. Continua a leggere