I Dialoghi di Trani 2017


Dal 20 al 24 Settembre al via la XVI edizione dei Dialoghi di Trani per riflettere sul tema della “bellezza” come impegno e spinta ad attivare una scelta morale per ripensare alla bellezza come «impegno a migliorare il mondo e noi stessi, come luogo della creatività e della libertà, contro il rischio di trasformarsi in un veicolo di volgare consumismo all’interno di un sistema sociale, culturale ed economico dominato dalla legge del profitto».

Insistendo sulla dimensione etica e non solo estetica della “bellezza”, la XVI edizione dei Dialoghi di Trani, che avrà luogo dal 20 al 24 settembre nel centro storico di Trani, e nei Comuni di Bisceglie, Barletta, Corato ed Andria, vuole sollecitare dialoghi e riflessioni sul presente e sulle possibilità di incidere nel futuro.

A riflettere sulla realtà che spesso ci mette di fronte a ingiustizie, a forme di disarmonia e di totale assenza del bello, ai Dialoghi di Trani, ci saranno filosofi, scrittori, economisti e scienziati come: Serge Latouche, Remo Bodei, mons. Bruno Forte, Ferruccio De Bortoli, Elena Cattaneo, Guido Tonelli, Edoardo Boncinelli, Massimo Cacciari, Sabino Cassese, Luca De Biase, Nicola Lagioia, Alessandro Leogrande, Alan Friedman, Emanuele Giordana, la principessa di Afghanistan Soraya Malek, Mario Tozzi, lo storico Maurizio Viroli, il matematico Paolo Zellini, Alessandro Marzo Magno, Simona Maggiorelli, Francesca Borri, Paolo Matthiae, Telmo Pievani, Franco Rella, Raffaele Simone, Piero Dorfles, Oliviero Diliberto, Marino Niola, Elisabetta Moro, Maurizio de Giovanni, l’attore e regista Marco Baliani, lo stilista Stephan Janson e molti altri.

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I DIALOGHI DI TRANI 2015, “GENERARE”

 

castello giorno22/27 settembre 2015 – XIV edizione

“GENERARE”

In principio era l’amore, la più alta dimensione dell’essere, alla base del mondo e del vivere umano. «Solo impadronendosi dell’energia d’amore, riuscendo ad imbrigliare la sua potenza, – spiega il teologo Vito Mancuso nel “principio passione” – si potrà dare la risposta che il mondo si attende perché si innesti quel processo costruttivo virtuoso che realizzi in pieno l’umanità dell’uomo, perché le forme emergenti possano vincere definitivamente su quelle dell’entropia». Continua a leggere