Wlodek Goldkorn, “Il bambino nella neve”

il_bambino_neveCos’è la memoria? Cos’è il passato? Cosa resta delle vite e delle morti di chi abbiamo amato, di chi ci ha preceduto? Riflessioni universali, che diventano lancinanti quando si applicano al passato di un ebreo, polacco e comunista, cresciuto nel dopoguerra in una patria che l’ha poi rinnegato. Continua a leggere

Primo Levi, “Se questo è un uomo”

Primo Levi

Luigia Sorrentino legge la poesia da “Se questo è un uomo” di Primo Levi

Nota di Luigia Sorrentino

Tra il 1945 e il 1947, Primo Levi scrive il romanzo autobiografico “Se questo è un uomo“, dopo essere tornato in Italia dal campo di lavoro di Monowitz, uno dei tre campi che formavano il complesso di Auschwitz, in Polonia.

Fondato nel 1942, il campo divenne la sede della più grande fabbrica d’Europa per la produzione di gomma sintetica Buna-Werke – che però non entrò mai in produzione – presso la quale l’autore riuscì a trovare impiego come chimico riuscendo così a salvarsi la vita.

Nel campo di lavoro, liberato dall’Armata Rossa il 27 gennaio 1945, transitarono circa trentacinquemila deportati, tra di essi Primo Levi ed Elie Wiesel.

In epigrafe al romanzo “Se questo è un uomo”, Primo Levi inserisce una sua poesia, un appello rivolto al lettore a non voltare lo sguardo da un’altra parte come se quello che accadrà nelle pagine del libro non gli appartenesse.

Nel breve componimento, definito da Franco Fortini “alto e testamentario”, il lettore è apostrofato con parole durissime alle quali nemmeno l’autore che scrive si sottrae, allo scopo di essere egli stesso partecipe e di rendere compartecipe il lettore della gravità dei fatti che stanno per essere narrati. “Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case” è l’incipit. Continua a leggere

25 aprile, Siena festeggia la Liberazione

Appuntamento

Per festeggiare la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista, in ogni comune della provincia di Siena si terranno celebrazioni e iniziative promosse dalle amministrazioni comunali, dall’Anpi e dal mondo delle associazioni.

La città di Siena ospiterà le celebrazioni ufficiali del 68esimo anniversario della Liberazione con due giorni di eventi in programma già dalla giornata di oggi, mercoledì 24 aprile 2013. A promuoverli, il Coordinamento provinciale senese del Comitato fra le forze democratiche, sotto il simbolo “Resistenza, cuore della democrazia”. Continua a leggere

Julia Hartwig, video-intervista

Julia Hartwig ospite dell’American Academy in Rome partecipa a “Translating Poetry: Readings and Conversation”: la due giorni di letture e conversazioni con poeti, scrittori e traduttori di fama internazionale. Julia Hartwig, nata a Lublino nel 1921, è considerata con Wislawa Szymborska, una delle maggiori poetesse polacche del Novecento. Nella video-intervista l’autrice ripercorre ‘gli anni diffcili della Polonia’: nel 1943 Julia ha solo 22 anni. In quell’anno i tedeschi rivelano l’esistenza delle fosse di Katyn dove vengono ritrovati i corpi di circa 4.500 ufficiali polacchi uccisi con un colpo alla nuca, secondo i tedeschi, dai russi, tre anni prima. Erano quelli gli anni delle deportazioni, (più di 380 mila polacchi furono deportati) delle razzie, delle violenze più efferate sui civili. La Hartwig è poco conosciuta in Italia, basti pensare che solo nel 2007 è uscita la prima antologia di poesie “Sotto quest’isola” , (traduzione di Silvano De Fanti, Donzelli Editore). Il libro, presentato in prima assoluta al festival di RomaPoesia 2007, è stato l’occasione per incontrarla e realizzare in esclusiva questa intervista, la prima in Italia della grande scrittrice polacca.
(di Luigia Sorrentino)

VEDI SU YOUTUBE L’INTERVISTA A JULIA HARTWIG
Roma, Festival di RomaPoesia, 27 settembre 2007