I vincitori del Premio Vitaliano Brancati 2011

Dal 22 al 25 settembre, presso l’Auditorium Sant’Anna di Via Roma, 254 a Zafferana Etnea, si svolgerà la 42esima edizione del Premio Letterario Vitaliano Brancati (nella foto).

La giuria, composta da Luisa Adorno, Rosaria Barbagallo, Maurizio Cucchi, Antonio Di Mauro, Giorgio Ficara, Simonetta Fiori, Stefano Giovanardi, Piero Isgrò e Salvatore Scalia ha nominato i vincitori di questa edizione 2011: per la sezione narrativa, Marco Lodoli con “Italia” (Einaudi); per la saggistica, Ermanno Rea con “La fabbrica dell’obbedienza”  (Feltrinelli) e per la poesia, Milo De Angelis con  “Quell’andarsene nel buio dei cortili” (Mondadori).  Continua a leggere

I finalisti del Premio letterario Giuseppe Dessì

Niccolò Ammaniti (nella foto) con “Io e te” (edito da Einaudi), Francesco Piccolo con “Momenti di trascurabile felicità” (Einaudi) e Gianluigi Ricuperati con “Il mio impero è nell’aria” (Minimum Fax) sono i finalisti della sezione narrativa dell’edizione della ventiseiesima edizione del Premio letterario Giuseppe Dessì. Continua a leggere

Premio Stephen Dedalus, i vincitori

Sono stati scelti i vincitori della quinta edizione del premio ‘Stephen Dedalus’ (2011), collegato alle “Classifiche di qualità” e promosso da pordenonelegge.

La giuria, composta dai coordinatori delle Classifiche (Alberto Casadei – Segretario; Andrea Cortellessa, Guido Mazzoni) e dai vincitori della quarta edizione del premio “Stephen Dedalus” (Marco Belpoliti, Mario Benedetti, Laura Pugno), ha indicato i nomi… Continua a leggere

I finalisti di Ponte di Legno Poesia

Amedeo Anelli, Lino Angiuli, Domenico Cara, Milo De Angelis, Matteo Munaretto e Alessandro Rivali sono i finalisti della seconda edizione di PontedilegnoPoesia, premio nazionale di poesia edita che avrà la sua fase conclusiva nella stazione turistica dell’alta Val Camonica dal 26 al 28 agosto prossimi.

La Giuria, quest’anno presieduta da Giancarlo Pontiggia (nella foto) e composta da Maria Luisa Ardizzone, Marisa Brecciaroli, Gianfranco De Palos e Curzia Ferrari, nella riunione tenuta a Milano, oltre a designare i sei finalisti, ha ritenuto meritevoli di segnalazione anche Arrigo Colombo, Massimo Scrignoli e Fausta Squatriti. Continua a leggere

Milo De Angelis, Premio Cetonaverde, Premio poesia edita

I Vincitori della V Edizione del prestigioso Premio Cetonaverde 2011, sono stati annunciati dalla Presidentessa del Premio Mariella Cerutti Marocco, selezionati dalla giuria presieduta da Maurizio Cucchi. I vincitori sono: Corrado Calabrò Premio Cetonaverde in memoria di  Luigi e Tere Cerutti; Premio Poesia Edita a Milo De Angelis (nella foto) con il libro Quell’andarsene nel buio dei cortili Edizioni Mondadori 2010; Premio internazionale alla carriera a Micael Kruger.

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Milo De Angelis è nato nel 1951 e vive a Milano dove insegna in un carcere.
Tra le voci più significative della poesia contemporanea, è anche scrittore di racconti, saggi e ha diretto la rivista e la collana di poesia “Niebo” per le edizioni de La Vita Felice. Ha tradotto Racine, Baudelaire, Blanchot, Drieu La Rochelle, dal greco e dal latino Eschilo, Virgilio, Lucrezio. Continua a leggere

Premio Cetonaverde 2011 a Calabrò, De Angelis e Kruger

Vincitori della V Edizione del prestigioso Premio Cetonaverde 2011, sono stati annunciati dalla Presidentessa del Premio Mariella Cerutti Marocco, (nella foto) selezionati dalla giuria presieduta da Maurizio Cucchi (nella foto).

Premio Cetonaverde Poesia in memoria di Luigi e Tere Cerutti a Corrado Calabrò: ‘Poeta che con i suoi versi ha dato un contributo significativo alla diffusione della poesia italiana a livello internazionale’.

Premio Poesia Edita a Milo De Angelis: Per il libro Quell’andarsene nel buio dei cortili edizioni Mondadori 2010.

Premio internazionale alla carriera a Micael Kruger. Continua a leggere

Premio Cetonaverde 2011

PREMIO CETONAVERDE POESIA 2011-  IV edizione –
Il Premio biennale Cetonaverde poesia nasce nel 2005, quando Mariella Cerutti Marocco, con un gruppo di amici poeti, decide di creare una manifestazione capace di dare nuovo slancio e nuova vitalità alla presenza della poesia nel nostro panorama culturale. Si apre inizialmente ai soli giovani autori, ai poeti delle ultime generazioni, che vengono coinvolti in un certame, una vera e propria gara poetica, da svolgersi realizzando, nello spazio di un giorno, un componimento poetico su tema assegnato da una giuria tecnica.

Successivamente, e già a partire dal 2007, vengono introdotti altri due premi di assoluto rilievo in campo internazionale: il premio per il libro di un autore italiano e il premio alla carriera per un grande poeta straniero. Di primissimo piano i nomi dei vincitori del 2007 e 2009: Mark Strand, il premio Nobel Seamus Heaney, e gli italiani Valerio Magrelli e Cesare Viviani.
Nel 2005 erano stati ospiti del premio Giuseppe Conte (poi entrato a far parte della giuria) e il grandepoeta arabo Adonis.

dal 15 -al 16 luglio 2011 Cetona (Siena)
Premio Poesia Giovani . Certame (prima edizione)
Premio Cetonaverde Poesia in Memoria di Luigi e Tere Cerutti
Premio Poesia Edita,
Premio Internazionale alla Carriera

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Opere Inedite, Gabriela Fantato

A cura di Luigia Sorrentino

Oggi, a Opere Inedite la poesia di Gabriela Fantato. La poetessa milanese sceglie una citazione della filosofa María Zambrano per definire il poeta e la poesia:

“Scriveva la grande filosofa Mara Zambrano che il poeta è chi «patisce il mondo nella carne», avvertendo la forza «ustionante» di ogni cosa, per lei la poesia è «pratica erotica del mondo», relazione carnale con ciò che è fuori di noi: « incontro amoroso». Così è anche per me. La poesia è relazione complessa e mutevole in parole e ritmo tra il corpo e il mondo. Poesia è dar voce al nostro essere esposti al mondo, avvertendo l’ambivalenza di tale condizione: la presenza e l’assenza di ogni evento. Come dentro un lampo, come “chiamato” dal mondo, da se stesso o da un incontro con gli altri, il poeta “vede e sente” ciò che altrimenti sarebbe “muto”, ottuso e solo materiale, dopo di che cerca le parole per mostrare il lato non visibile dell’esperienza, la zona d’ombra che sempre l’accompagna. L’esperienza vissuta rivela così il suo essere individuale e anche universale, la sua natura concreta e insieme antica/ancestrale.

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“Les Poètes de la Méditerranée”

Giovedì 3 marzo 2011, alle 21 le Centre culturel français de Milan presenta presso la palazzina liberty della Casa della Poesia di Milano (Largo Marinai d’Italia,1 ) l’antologia Les Poètes de la Méditerranée (I Poeti del Mediterraneo) pubblicata da Editions Poésie/Gallimard e Culturesfrance/Institut français.

Tavola rotonda con i poeti: Adonis (Siria/Libano), Milo De Angelis, (Italia), Serge Pey (Francia), Patrizia Valduga (Italia).
Introduce: Giancarlo Majorino.
Modera: Tomaso Kemeny .

L’antologia, prefata da Yves Bonnefoy, offre un panorama della poesia contemporanea di tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Da una riva all’altra del Mediterraneo il lettore naviga alla scoperta di alcune delle voci della poesia di oggi, voci affermate, riconosciute, sagge, ribelli o sperimentali, risonanti o dissonanti, amichevoli o diffidenti. Sono le voci che giungono dalla Grecia, da Cipro, dalla Turchia, dalla Siria, dal Libano, da Israele, dalla Palestina, dall’Egitto, dalla Libia, dalla Tunisia, d’Algeria, dal Marocco, dal Portogallo, dalla Spagna, dalla Francia, dall’Italia, da Malta, dalla Croazia, dalla Slovenia, dalla Bosnia, dalla Serbia, dal Montenegro, dall’Albania e dalla Macedonia.

Adonis, Serge Pey, Milo De Angelis e Patrizia Valduga, grandi figure della poesia contemporanea si confronteranno sulle loro esperienze, su questa loro appartenenza a terre e culture così diverse tra di loro ma tutte affacciate sul Mediterraneo, crogiolo di incontri, scambi e diffusione del pensiero.
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Les Poètes de la Méditerranée [2010] . Édition d’Eglal Errera, préface de Yves Bonnefoy. Édition plurilingue. Coédition Gallimard/Culturesfrance, 960 pages sous couv. ill., 108 x 178 mm. Collection Poésie/Gallimard – 12,00 €

Résumé
La Méditerranée considérée comme une chambre d’échos : 24 pays où s’écrivent et se parlent une quinzaine de langues. Cette anthologie ne se veut pas un palmarès, mais un parcours qui accueille les voix de toutes les rives, les voix vivantes qui entrent en résonance autant qu’en dissonance, en amitié autant qu’en opposition ou en défiance. Les poètes de Grèce, de Chypre, de Turquie, de Syrie, du Liban, d’Israël, de Palestine, d’Égypte, de Lybie, de Tunisie, d’Algérie, du Maroc, du Portugal, d’Espagne, de France, d’Italie, de Malte, de Croatie, de Slovénie, de Bosnie, de Serbie, du Monténégro, d’Albanie et de Macédoine ne cherchent pas d’accord factice autour d’une mer commune et sous un même ciel, ils disent un réel disparate, souvent déchiré, rarement réenchanté ; ils disent et leurs voix révèlent l’espace d’aujourd’hui dans le respect ou la dilapidation de tous les héritages.

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ADONIS nasce Ali Ahamd Said nel 1930 a Kassabeen, in Siria e adotta lo pseudonimo di Adonis all’età di diciassette anni. Poeta e critico letterario siriano-libanese di espressione araba e francese, è oggi considerato uno dei più grandi poeti arabi viventi. Autodidatta influente, adotta una visione originale della tradizione poetica araba, prescindendo dalle pressioni intellettuali, politiche e religiose. La sua opera riflette varie tematiche: ingiustizia, dittatura, guerra, povertà. Adonis trasforma la contemporaneità in mito, senza ergersi sul piedistallo del “poète engagé”.

SERGE PEY (1950) è uno scrittore e poeta francese. Nel 1975, ha creato la rivista Emeute, seguita da Tribu nel 1981. Professore universitario all’Université di Tolosa, Pey dirige un seminario di poetica di azione e un atelier di poesia. Vero e proprio attore, attua la sua poetica tramite performances. Oltre all’attività di poeta-esploratore dell’oralità, è un teorico e critico di spicco.

MILO DE ANGELIS (1951) è un poeta, scrittore e critico letterario italiano. Tra le voci più significative della poesia italiana contempo poranea, Milo De Angelis vive a Milano dove insegna in un carcere. La sua prima raccolta di poesie risale al 1976 (“Somiglianze”). Scrittore di racconti e saggi, è stato anche traduttore dal francese come Racine, Baudelaire, Drieu La Rochelle, e dal greco e dal latino di Eschilo, Virgilio, Lucrezio… Ha diretto la rivista di poesia “Niebo” e la collana omonima delle edizioni La Vita Felice, per la quale ha presentato altri poeti contemporanei. Con “Tema dell’addio” ha vinto il Premio Viareggio 2005.

PATRIZIA VALDUGA (Castelfranco,1953) ? una poetessa e traduttrice italiana. Nel 1988 ha fondato la rivista mensile Poesia che ha diretto per un anno. Dopo tre anni di studi alla facoltà di Medicina, si iscrive alla facoltà di Lettere a Venezia dove segue per quattro anni i corsi di Francesco Orlando (“incontro fondamentale nella mia vita”). E’ stata la compagna del poeta, traduttore e critico letterario Giovanni Raboni e a lui ha dedicato la postfazione dell’ultima raccolta del poeta scomparso, “Ultimi versi”, pubblicata da Garzanti nel 2006. Nel 2010 le è stato assegnato il Premio Caprienigma per la letteratura.

http://www.lacasadellapoesia.com/index.asp

Un finale d’assedio, De Angelis-Scolamiero

Un finale d’assedio
Venerdì 24 settembre 2010 alle ore 17:00 presso il Salone Vanvitelliano della Biblioteca Angelica verrà presentato il libro d’artista: Un finale d’assedio: poesie di Milo De Angelis e tavole originali di Vincenzo Scolamiero. Evento a cura del Direttore della Biblioteca Angelica, Fiammetta Terlizzi.

Un’edizione a tiratura limitata stampata e allestita a mano presso la Stamperia d’arte il Bulino in Roma.

Interventi di: Eraldo Affinati, Francesca Bottari, Plinio Perilli, Stefano Petrocchi e Isabella Vincentini.
Saranno presenti gli autori e l’editore.

Alla Biblioteca Angelica il 24 settembre si parla di arte e di poesia. L’occasione, rara e speciale, è la presentazione di un libro stampato a mano presso la Stamperia d’arte “Il Bulino” in esemplari unici, parte di una collana di trentacinque opere autografe.

Il testo, Un finale d’assedio, è uscito nel gennaio del 2010 e include tredici testi poetici inediti di Milo De Angelis e dodici tavole originali corrispondenti a inchiostri e pigmenti, diverse per ogni volume, dell’artista romano Vincenzo Scolamiero. A fine edizione, le tavole dipinte saranno 420.

Eseguito a regola d’arte sulla preziosa carta Hahnemùhle di gr.300 e rilegato manualmente, il libro conserva in sé sia i caratteri dell’opera figurativa, sia quelli della circoscritta raccolta poetica, sistematica e coerente.

La vicinanza tra le due espressioni appare in questo caso particolarmente felice ed evocatrice di innumerevoli corrispondenze. Tra poesia e pittura non emerge, beninteso, alcuna relazione didascalica, ma solo una comunione scambievole di pretesti espressivi e di soluzioni liriche.

La serrata struttura poetica di De Angelis rimanda con evidenza all’impaginazione cromatica scelta da Scolamiero, e le tante immagini accese dalle singole parole nel chiuso di ogni componimento, sembrano chiamare a sé le sagome oscure che il pittore lascia affiorare dal buio.

Nel prezioso libro i due artisti, con stupore reciproco, si sono imbattuti in un’intesa profonda, trovandosi a comunicare in idiomi diversi ma con affini costruzioni sintattiche, entro le quali evocare quasi all’unisono analoghe suggestioni, che siano forme o stati d’animo. Il metro contratto dei brevi componimenti di De Angelis richiama le stesure a inchiostro dell’artista, chiuse e nitide come campi di proiezione.  

Informazioni Evento:
Data Inizio: 24 settembre 2010
Luogo: Roma, Biblioteca Angelica
Indirizzo: Piazza S. Agostino
Telefono: 0668408049

Via dell’inizio, Milo De Angelis e Viviana Nicodemo


A volte, sull’orlo della notte, si rimane sospesi
e non si muore. Si rimane dentro un solo respiro,
a lungo, nel giorno mai compiuto,
si vede la porta spalancata da un grido. La mano feriva
con una precisione vicina alla dolcezza. Così
si trascorre ignoti dal primo sangue
fino a qui, fino agli attimi che tornano a capire
e cercano il significato dei corpi e restano
imperfetti e interrogati.

Milo De Angelis
Inedita

 

 

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La Galleria Civica di Palazzo Ducale a Pavullo nel Frignano (Modena) ospita la mostra Via dell’inizio, che presenta opere fotografiche e video di Viviana Nicodemo in dialogo con 27 poesie inedite di Milo De Angelis, tratte dalla raccolta poetica in corso di pubblicazione con Mondadori.

La mostra è a cura di Paolo Donini.

Due linguaggi si sfiorano: l’immagine e la parola, le arti visive e la poesia.

Dopo il successo dell’ultimo libro di Milo De Angelis, Tema dell’addio, vincitore del Premio Viareggio 2005, con la mostra a Palazzo Ducale di Pavullo, il pubblico avrà un’anticipazione del nuovo lavoro del poeta, letto in una chiave particolare, quella della vicinanza e consonanza con le immagini fotografiche di Viviana Nicodemo.

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Saranno esposti alcuni scatti della Nicodemo già presentati in Necessità dell’anatomia, serie fotografica pubblicata nel libro omonimo del 2006, insieme a un nutrito nucleo di fotografie del tutto inedite e a due video, tra cui quello realizzato in occasione della mostra, a cui dà anche il titolo: Via dell’Inizio.

Completa la mostra un video della recitazione integrale del ciclo di poesie Finale d’assedio di Milo De Angelis.

 

 

Le fotografie di Viviana Nicodemo prendono forma dalle parole di Milo De Angelis, affrontando temi cari al poeta, come ad esempio il dolore. Il dolore tagliente è espresso dalla Nicodemo dall’ esattezza dell’immagine, ed è un dolore che entra a far parte integrante della visione. La forza dei testi poetici di Milo De Angelis, dai toni inconfondibili e sempre sorprendenti, espandono le immagini fotografiche entrando in contatto con una dimensione di riscatto dal dolore.

I corpi femminili e maschili immortalati dalla Nicodemo, tracciano un dialogo continuo con gli ambienti circostanti, segnati dalla devastazione, alla ricerca di una loro intima essenza, di una ragione che giustifichi la loro esistenza. L’artista disegna il dolore del suo sguardo nel contrasto del bianco e nero, in ogni singolo dettaglio, nella posizione dei corpi essenziali, nella luce livida da cui sono colpiti, nelle rovine degli spazi.

La ricerca di Viviana Nicodemo si muove costantemente fra diverse eredità e passioni che coesistono da sempre nella sua vita: il teatro, la danza contemporanea, la scultura e la poesia.


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Nelle sue ultime opere è accentuato il senso di recinzione e di imprigionamento. Non vediamo cosa arresta i soggetti ritratti, ma sentiamo che non possono fuggire la loro condizione. La luce diventa come filo spinato che impedisce loro di muoversi, ma non esiste alcuna meta da raggiungere, né un inizio, né una fine: corpi naufraghi in un letto, braccia nel vuoto, corpi che nessuna cura custodisce. Tutto avviene lì, senza uscita e senza scampo.

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Nei video i luoghi diventano labirinti di pareti e corridoi, paludi, luoghi di asprezza e attrito, dove le figure umane si aggirano in moti circolari rivivendo giochi infantili come riti senza gioia. L’inquietudine guida le figure presenti nelle opere dell’artista che, abbandonata ormai ogni traccia di narrazione, delinea personaggi che “sono piuttosto le improvvise e abbaglianti emersioni di un mondo sottostante che non viene più restituito, di un terremoto di cui si è persa la visione. Sono i superstiti che vagano nello spazio a loro concesso come incarnazioni di un dolore indicibile e prepotente.” (Milo De Angelis, Quest’andarsene nel buio dei cortili, testo in catalogo).

La Galleria civica di Palazzo Ducale continua con questa mostra il progetto di presentare le voci più interessanti della cultura contemporanea, in un percorso che abbraccia diverse arti trasversalmente, dando spazio ad artisti nazionali ma anche a interpreti della cultura locale, con proposte espositive capaci di promuovere la conoscenza del territorio.
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Il valore storico-culturale del Palazzo e del Parco Ducale, profondamente radicato nelle vicende di molte generazioni di pavullesi e importante risorsa dell’Appennino, fa da corollario alle proposte artistiche riuscendo a costruire un unicum coinvolgente di sollecitazioni visive e intellettuali.

Il palazzo Ducale di Pavullo ha avuto fin dalla sua costruzione, come dimora estiva di Francesco IV d’Este, la vocazione a diventare un luogo eletto alla cultura. Le sue sale, ricche di memoria storica, dialogano perfettamente con le espressioni artistiche contemporanee. Lo spazio architettonico, d’impianto rinascimentale, valorizza la percezione delle opere d’arte nella loro unicità e contemporaneamente crea tra loro relazioni estetiche, in un gioco prospettico di particolare effetto.

Negli anni, attorno alla Galleria Civica di Pavullo, attraverso le mostre d’arte e le tante attività parallele, tra cui pubblicazioni di cataloghi, incontri, presentazioni di libri e tavole rotonde, si è creato un interessante dibattito culturale che sta rendendo Pavullo una meta sempre più interessante per chi cerca di comprendere meglio il presente attraverso i temi e i linguaggi artistici contemporanei e, allo stesso tempo, ama immergersi in un luogo ricco di storia, senza rinunciare a un contatto forte con la natura e l’ambiente.

L’infinito appare nel poco,
come l’ultima nota di un grido
mentre si dilegua. L’attimo ci insegue.
Cosa ho amato? Forse quell’aria,
due centimetri, tra il corpo e l’asticella,
che dà luce a ogni applauso. O quel soffio
invisibile sull’albero
dove sorride fanciulla e non ha fine.
Ci furono poi alcuni moribondi
che videro in questo bar
un interno musicale: Poi basta. Poi,
la parola che presenta se stessa,
l’nterminabile parola data.

Milo De Angelis
Inedita

MILO DE ANGELIS

Milo De Angelis è nato nel 1951 a Milano, dove insegna in un carcere. E’ considerato una delle più grandi voci della poesia italiana. Ha pubblicato diversi libri di poesie, da Somiglianze (1976) a Terra del viso (1985) a Tema dell’addio (2005, vincitore del Premio Viareggio 2005). Ha tradotto dal francese e dalle lingue classiche. Nel 2008 viene pubblicato un volume che raccoglie tutta la sua opera in versi (Poesie, Oscar Mondadori). Alla fine del 2010 uscirà, sempre presso Mondadori, un nuovo libro di poesie.

VIVIANA NICODEMO

Milanese, dopo gli studi classici, si diploma alla Civica scuola d’Arte Drammatica Piccolo Teatro di Milano. Ha recitato con vari registi e ha fatto diverse letture poetiche (Dante,Tasso, Dickinson, Rilke, Pavese). Artista poliedrica, si è dedicata, oltre al teatro, alla danza contemporanea, alla scultura, alla poesia e alla fotografia. Ha pubblicato nel 2007 Necessità dell’anatomia (Ed. Spirali) con sue fotografie e versi di Milo De Angelis. Ha girato alcuni video legati alla poesia del ‘900, tra cui Un nome della via e Via dell’inizio.

La mostra è accompagnata da un catalogo a cura di Paolo Donini.

Galleria Civica di Palazzo Ducale – Via Giardini 3 – Pavullo nel Frignano (MO)

Via dell’inizio fino al 26 settembre
Orari mostra : martedì e giovedì 15.00 – 18.00
sabato 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00
domenica e festivi 11.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00
Info Ufficio Turistico tel. 0536 29964

www.comune.pavullo-nel-frignano.mo.it

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“E’ stato l’amore – non io”

Giovedì 8 aprile 2010 alle 21:00 alla Casa della Poesia di Milano, nella Palazzina Liberty di Largo Marinai d’Italia 1, “È stato l’amore – non io” Emily Dickinson e Antonia Pozzi lette da Viviana Nicodemo, a cura di Sofia Pelczer. Accomunate da un drammatico isolamento, la Dickinson e la Pozzi cantano l’amore da una condizione di esilio esistenziale che rende ancora più lucida e affilata la parola poetica.
Riflessioni critiche di Gabriela Fantato e Silvio Raffo
Videoproiezione Ora sospesa
Con la collaborazione di Milo De Angelis