Cristina Annino, “Anatomie in fuga”

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di Daniele Campanari

Pensandoci, il cuore se ne va da qualsiasi posto se non ci vuole stare. Gli occhi pure, che non sanno soltanto guardare avanti ma anche dietro. Le mani, poi, le mani riescono addirittura a toccare le cose che stanno più in alto di tutte. Anatomie in fuga sembra dire ciò che può fare un corpo umano, che se non è agguantare è fuggire. Da chi, da cosa? Certamente non dalla poesia. Perché Cristina Annino (pseudonimo di Cristina Fratini) è estremamente poetica coi suoi versi raccolti in questo libretto di centoquattordici pagine Continua a leggere