Nadia Fusini racconta Katharine Mansfield

Nello scaffale, Katherine Mansfield – nel 90° anniversario dalla scomparsa –
a cura di Luigia Sorrentino

La figlia del sole, Katharine Mansfield raccontata da Nadia Fusini (nella foto)

di Elena Petrassi

Come un’onda che appare e scompare, di tanto in tanto il nome e l’opera di Katherine Mansfield appaiono nelle acque, peraltro placide e sin troppo domestiche, dell’editoria italiana. Dopo le prove magistrali di Pietro Citati con Vita breve di Katherine Mansfield e Da una stanza all’altra – (Stanza d’affitto) di Grazia Livi, pubblicati entrambi nei primi anni Ottanta, poco altro è stato detto di questa scrittrice singolare e appassionata, considerata maestra nell’arte del racconto e inserita in un Pantheon dove troneggia in compagnia di Anton Cechov e Raymond Carver. Continua a leggere

A metà settembre, il vincitore del Premio Carver 2012

Il Premio Carver – che si autodefinisce “il contropremio dell’editoria italiana” – si differenzia dai premi tradizionali perché vengono semplicemente premiati i libri, a prescindere dal nome dell’autore o dalla casa editrice che ha pubblicato il libro. Maggiori informazioni le troverete su http://www.prospektiva.it/
A metà settembre a Civitavecchia, nella cornice della Cittadella della Musica, all’ex Infermeria Presidiaria Spagnola e nell’ambito del festival ‘Un mare di lettere’  verrà proclamato il vincitore del Premio Carver 2012.

Un’opportunità, questa, per far emrgere autori poco noti, avendo cura, tuttavia, di preservare la qualità nella scelta degli stessi. Questo l’obiettivo principale che si pone il Carver: sempre e ad ogni costo. “Non vogliamo confrontarci con i grandi premi letterari. Continua a leggere

Giuria Top Secret per il Carver

La sua giuria è segreta e non verrà mai svelata. Il suo motto è non lasciarsi tirare per la giacchetta da editori o scrittori. E poi non tiene conto della casa editrice o dell’autore che presenta un libro ma guarda soltanto alla qualità, al di là della fama.

E’ il premio Carver, che con un pizzico di orgoglio si definisce il contropremio della letteratura italiana, giunto alla sua decima edizione. Un riconoscimento libero, “con un’impostazione di stampo anglosassone”, lontano dalle pressioni che agitano i premi più blasonati, come lo Strega o il Campiello. Continua a leggere

The Paris Review, Interviste

Fandango Libri presenta ‘THE PARIS REVIEW, INTERVISTE  Volume III’ dove compaiono interviste a scrittori vari.

“Le interviste più belle agli scrittori sono quelle pubblicate dalla Paris Review.”
Paolo Giordano

“Sul serio folgoranti.”
Antonio D’Orrico, Sette

Leggete un solo libro? Che sia questo.
Antonio Debenedetti, Corriere della sera 

 

 

Da quando è stata fondata, nel 1953, The Paris Review ha avuto il merito di restituire all’attenzione dei lettori appassionanti conversazioni, dal valore letterario inestimabile, realizzate con le più grandi voci del nostro secolo: brevi scatti folgoranti che li ritraggono nella loro quotidianità, conversazioni a metà tra una lezione filosofica e le chiacchiere da bar su metodo, scrittura e tradizione, piccoli flash su tic e manie che ricorrono durante la stesura di quelle opere che li hanno resi celebri.

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William Golding alla Bodleian Library di Oxford

Per la prima volta il manoscritto originale del romanzo “Il signore delle mosche” sarà esposto al pubblico in una mostra alla Bodleian Library di Oxford per celebrare il centenario della nascita del suo autore, lo scrittore britannico William Golding (1911-1993), Premio Nobel per la Letteratura nel 1983.

L’idea di organizzare l’evento è di Judy Carver, 66 anni, figlia di Golding, che ha messo a disposizione per l’occasione altri manoscritti e numerosi documenti della famiglia. Continua a leggere