Appello al governo per la libertà

Vivian Lamarque

Qualche giorno fa su numerosi quotidiani nazionali e agenzie di stampa ha circolato una notizia che ha fatto tremare le gambe a chi ha superato i settant’anni. La presidente dell’Unione Europea Ursula von der Leyen ha infatti suggerito in un’intervista al quotidiano tedesco Bild alle persone anziane di rimanere in isolamento a causa della pandemia da coronavirus, “fino alla fine dell’anno” per evitare ogni rischio di contagio. Un’affermazione che qualora si trasformasse in misura preventiva e qualora fosse adottata in Italia, potrebbe essere fortemente discriminatoria nei confronti di tanti cittadini che pur avendo superato i 70 anni, godono di ottima salute.

Su questi presupposti è nato l’appello al governo italiano del mondo della cultura over 70 che intende “salvaguardare la propria salute, ma anche la propria dignità e libertà”.

Il manifesto, è sostenuto finora da 126 firme tra le quali quelle di Massimo Cacciari, Carlo Ginzburg, Giorgio Agamben, Eugenio Borgna, Salvatore Natoli, Ginevra Bompiani, Milo De Angelis, Giuseppe Conte, Ludina Barzini, Rosetta Loy, Vivian Lamarque e Donatella Bisutti.  Quest’ultima è la promotrice dell’appello.

MANIFESTO CONTRO LA DISCRIMINAZIONE DEGLI OVER 70

Noi, scrittori, artisti, intellettuali, rappresentanti della cultura e tuttora operanti nel contesto sociale, esprimiamo con forza fin d’ora il nostro dissenso nei confronti dell’eventualità di una disposizione limitativa della libertà personale, che volesse mantenere una fascia di persone ancora attive, in buona salute e in grado di dare ulteriori preziosi apporti alla nostra società, in una segregazione sine die solo in base al dato anagrafico, dell’appartenenza cioè a una fascia di età dai 70 anni in su. Noi affermiamo con forza che questa discriminazione sarebbe incostituzionale, in quanto discriminerebbe una fascia di cittadini di serie B, privati della loro libertà con una imposizione del tutto ingiustificata. Continua a leggere

La scomparsa di Federico Tavan, poeta friulano

Appuntamento

Nota di Alessandro Canzian

Federico Tavan, poeta che insieme a Pierluigi Cappello e Ida Vallerugo rappresentano il meglio della poesia dialettale friulana e, molti saranno d’accordo, italiana. Federico Tavan è morto la notte del 7 novembre 2013, pochi giorni dopo aver compiuto 64 anni. Se n’è andato nel sonno, mentre dormiva, nel suo letto. Aveva voluto tornare a casa perchè forse, similmente agli elefanti, sentiva di essere arrivato alla fine del suo viaggio. Era tornato nella sua Andreis (Pordenone) che pure aveva cantato come centro del mondo e come prigione: Se non scappi diventi Andreis. E Federico Tavan era effettivamente un elefante della poesia e dei racconti della pedemontana pordenonese. Pazzo, esagerato in Continua a leggere