Bernardo Baratti su “Verticali” di Bruno Galluccio

“Verticali” di Bruno Galluccio

di Bernardo Baratti

Sembrerebbe di poter dire che ci sono dei markers in queste poesie di Galluccio, come dei punti cardinali attraverso i quali si dipana qualcosa che è solo apparentemente “misurabile” e cioè traducibile in linguaggio “comprensibile” (non dimentichiamoci che Galluccio è un fisico). Spiegandomi meglio esistono sì i markers che possiamo individuare per esempio nei titoli dei tre gruppi di liriche: piano di emersione, proiezioni e verticali che poi dà il titolo all’intera raccolta. In sostanza avvertiamo una sorta di “doppio significato” e cioè da una parte è presente con tutta evidenza il discorso di tipo “geometrico” : verticali , proiezioni, piano (di emersione) dall’altra a un livello sottostante, più recondito ma ugualmente esplorabile abbiamo l’apparire del discorso psichico che potrebbe “anche”, non soltanto, configurare il cosiddetto “lato rovescio del pensiero”. Quel “lato rovescio del pensiero” Continua a leggere