Salvatore Quasimodo, “Lirici greci”

Salvatore Quasimodo

Nel Cinquantesimo anniversario della morte di Salvatore Quasimodo una nuova edizione di quello che è stato definito il capolavoro del poeta siciliano, la sua traduzione dei lirici greci.

Un vertice di limpida bellezza atemporale: in estrema sintesi è questo il prodigio poetico di un’opera che va oltre il mutare degli orientamenti estetici e che è stata capace di stupire ed emozionare generazioni di lettori come raramente accade, o come accade solo ai veri classici. La celebre versione dei Lirici greci di Salvatore Quasimodo è un duplice capolavoro, per la mirabile essenzialità poetica dei testi originali e per le virtù di chi ha saputo trasformare quei versi antichi in insuperabili esempi di purezza lirica, insieme trasparente e profondissima, nella nostra lingua. Come scrive Giuseppe Conte nella prefazione, «Quasimodo vede il suo incontro con i lirici greci come il coronamento di un suo percorso destinale: quel suo sentirsi esule ma sempre figlio di un’isola che, per paesaggi, mitologie, memorie storiche, è, tra le terre dove oggi si parla e si scrive in italiano, la più vicina alla Grecia e al suo patrimonio di poesia e di mito». Continua a leggere

Amore e Psiche. La favola dell'anima

 
amore_psicheFino al 4 maggio 2014 sarà possibile visitare alla Reggia di Monza la mostra Amore e Psiche. La favola dell’anima.
La mostra approfondisce la favola di Apuleio grazie a capolavori archeologici della Magna Grecia e dell’arte romana. A essi vengono accostate opere d’arte classiche di maestri quali Tiepolo, Tintoretto, Palma il Vecchio, Auguste Rodin, Salvador Dalì, Lucio Fontana, Tamara de Lempicka solo per citare i più importanti.
La tappa monzese permetterà il confronto con la Rotonda dell’Appiani, edificio realizzato da Giuseppe Piermarini nel complesso della Villa Reale che conserva all’interno gli affreschi di Andrea Appiani del 1791 che rappresentano proprio i vari episodi della favola narrata nell’asino d’oro di Apuleio. Continua a leggere