Alessandro Grippa, “Opera in terra”

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Alessandro Grippa

di Tommaso Di Dio

Entrare in un esordio significa avvertirne dapprima l’atmosfera; respirare, libro fra le mani, quel gelo che percorse la colonna vertebrale di chi lo scrisse e ripercorrere il tremito di chi vide quei segni, cui affidava tutto, miracolosamente pubblicati, editi, restituiti in forma tangibile. L’esordio è un atto ambiguo, contro il pudore: lo si desidera e subito ci si vergogna. Quei versi sono stati compagni di ere geologiche di noi e ora sulla pagina ci sembrano così poco, così tremendamente incapaci di essere all’altezza del compito cui erano destinati. Eppure l’opera c’è, ormai nuda, in qualche modo agibile, percorribile. Niente come un primo libro di poesia sembra dirci qualcosa su cosa sia la poesia. Continua a leggere

Poeti e Poesia contemporanea

almanacco_coverE’ in uscita il quarto numero dell’ Almanacco dei Poeti e della Poesia Contemporanea n. 4 (Raffaelli Editore, 2016).

Il numero è suddiviso in n. 5 QUADERNI: il n. 1, sulla nuova poesia in Spagna è a cura di Giovanni Darconza, con Traduzioni di Emilio Coco ; poi c’è il QUADERNO n. 2, quello dei lavori; segue il QUADERNO n.3 delle segnalazioni (a cura di Walter Raffaelli, Gianfranco Lauretano e Francesco Napoli); mentre il QUADERNO n.4, a cura di Maria Cristina Biggio, fotografa la poesia in Sardegna. L’Almanacco si chiude con il QUADERNO n. 5  sulla poesia intercontinentale, Africa: Senegal a cura di  Niccolò Moscatelli.
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Barbara Herzog, “Se non nel silenzio”

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di Francesca Serragnoli

C’è una chiarezza nel mondo, senza confini, chiamata sofferenza. Vicina o lontana che sia, ne siamo impastati nel corpo e nello spirito dalle origini del mondo. Franco Loi in una sua poesia, cito a memoria, scriveva: “ogni volta che mangio, qualcuno muore”. Immagino si riferisse alle notizie del telegiornale. Ecco, questo libro non sono le news di prima pagina raccontate con gli occhi della poesia. Non è un libro furbo che ha trovato un argomento “commerciale”  (l’esagerazione non politicamente corretta è per capirsi). Certo, il primo commento, buttato lì, è quello che il dolore che il libro tocca (con mano) è quello che percorre un fiume sotterraneo, parallelo: i migranti, i futuri rifugiati, i derelitti. Noi lo vediamo alla televisione e, come gli operatori, ci mettiamo i guanti di gomma. Ma non è questo, ripetiamo, il commentino che può torturare la mente e la pancia. Lo scontro principale è su “cos’è umano” e la chiave di lettura, credo, sia “non si assomigliano/ se non nel silenzio”.

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2015 Civitella Ranieri Fellows

 

The Civitella Ranieri Foundation is pleased to announce its Fellows in residence for the 2015 season. These 51 composers, visual artists, and writers are from more than 20 countries in North and South America, Europe, Asia, and Africa. This prestigious Fellowship is now in its 21st year.

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Settembre Dantesco 2013

Appuntamento

Nella Basilica di San Francesco/Tomba di Dante a Ravenna, si svolgerà la XIX rassegna di conversazioni e letture internazionali su LA DIVINA COMMEDIA NEL MONDO dedicata alle versioni: Ucraina, (sabato 14 settembre 2013 ore 21.00), Gallega, (venerdì 20 settembre) ed Estone, (venerdì 27 settembre). 

Le 49 versioni (dall’Europa, Asia, Nord e Sud America, Africa) fanno seguito alle 100 serate del Progetto Dante-Ravenna con la prima lettura in Italia del poema dantesco, raccontato e letto da Vittorio Sermonti a diretto contatto col pubblico (triennio 1995-’97). Continua a leggere

Il poeta siriano Adonis vince il premio Capri 2013

Appuntamento

Il poeta siriano Adonis è il vincitore del Premio Internazionale Capri 2013. La cerimonia di consegna si svolgerà sabato 7 settembre 2013, alle 19.00 nel Teatro del Grand Hotel Quisisana di Capri.

Definito da Tahar Ben Jelloun e da numerosi altri intellettuali di tutto il mondo il maggior poeta arabo dei nostri tempi, Adonis – pseudonimo di Alì Esber- è da anni candidato al Nobel ed è stato l’unico scrittore islamico a vincere il Premio Goethe. Adonis è anche attivissimo nel dibattito politico-culturale e in quello
estetico-filosofico e si batte da anni per una rinascita culturale araba, in una chiave non nazionalistica o religiosa, ma di apertura alla modernità. Fuggito prima nel Libano e poi a Parigi – dove vive dagli anni 80 – ha affermato che “ogni artista è un esule dentro il suo stesso linguaggio”. Più volte ha fustigato il suo paese e più in genere il mondo arabo, affermando, tra l’altro, che la cultura araba è paralizzata e soffre per la mancanza di libertà delle donne. Ma questo si ritorce anche contro l’uomo arabo perché è la donna che aiuta l’uomo a diventare libero. Continua a leggere

La Giornata della Terra, 22 aprile 2012

E’ Napoli la città simbolo dell’edizione italiana dell’ Earth Day, non solo perché ospita il concerto che rappresenta l’evento di punta della campagna, ma perché emblematica di cosa può accadere quando le scelte politiche e individuali non vanno nella direzione della sostenibilità, ma anche dei risultati che si possono ottenere impegnandosi per cambiare direzione.

Oltre 980 milioni di ‘azioni verdi’, partendo dai piccoli gesti come cambiare le vecchie lampadine o usare shopper di tela. E’ con questo bottino che l’ Earth Day Network si presenta all’appuntamento con la Giornata della terra, che domenica 22 aprile 2012 coinvolgerà 175 Paesi e un miliardo di persone in una mobilitazione in difesa dell’ambiente. Giunto alla quarantaduesima  edizione, l’ Earth Day chiede un futuro sostenibile per il pianeta ed energie rinnovabili per tutti, in un mondo in cui oltre un miliardo e mezzo di persone vive senza elettricità, un miliardo non ha ancora accesso all’acqua potabile e le catastrofi naturali sembrano in continuo aumento. E se, stando a un’indagine del Continua a leggere

Wole Soyinka Protagonista di “Dedica” 2012

A Pordenone, 10 – 24 marzo 2012. Diciottesima edizione (Wole Soynka nella foto di Basso Cannarsa).

Poeta, drammaturgo fra i maggiori di lingua inglese, narratore, saggista, docente universitario e primo africano ad aver ricevuto il Nobel per la letteratura nel 1986: è il nigeriano Wole Soyinka – pensatore indipendente, armato di una prosa lucida, che da decenni si batte per portare la democrazia e il rispetto dei diritti umani nel suo Paese come altrove – il protagonista della diciottesima edizione di DEDICA.
La rassegna, promossa dall’Associazione Culturale Soyinka, si terrà a Pordenone dal 10 al 24 marzo 2012.

Anche quest’anno la manifestazione riconferma la volontà di proporre l’opera di un grande autore – di cui l’8 marzo Jaca Book ripubblica il grande capolavoro Akè. Gli anni dell’infanzia – attraverso la creazione di un programma e di un percorso culturale articolati e poliedrici.

Con la diciottesima edizione di DEDICA viene presentato al pubblico un programma costruito attorno a un autore di valore indiscusso, al quale si affiancheranno personalità e forme diverse d’ingegno, unendo tra loro vocazioni e discipline artistiche differenti: dal teatro alla prosa, dalla musica alla fotografia. Versatilità di registri stilistici che accomuna l’autore “dedicato” e la manifestazione che lo ospita. Continua a leggere

L’Accademia Svedese rifiutò il Nobel a Tolkien

“Prosa di seconda categoria”: con questa motivazione fu negato il Premio Nobel per la Letteratura allo scrittore britannico John Ronald Reuel Tolkien – nella foto qui accanto – (1892-1973), i cui libri “Il Signore degli Anelli” (The Lord of the Rings) e “Lo Hobbit” sono considerati da tempo capolavori del genere fantasy, venduti in decine di milioni di copie e portati al cinema con una trilogia kolossal dal regista neozelandese Peter Jackson.

Documenti inediti, recentemente declassificati dall’Accademia Svedese, rivelano i parere dei membri del comitato Nobel per l’anno 1961 quando decisero di ignorare grandi scrittori come Lawrence Durrell, Robert Frost, Edward Morgan Forster, Graham Greene, Alberto Moravia e Tolkien stesso, ritenendoli non meritevoli del prestigioso riconoscimento, per premiare infine lo scrittore jugoslavo Ivo Andric, (nella foto sotto).

La discussione interna all’Accademia di Svezia è stata ora rivelata da un ampio articolo del quotidiano svedese “Sydsvenska Dagbladet“, firmato dal giornalista Andreas Ekstrom, il quale ha potuto visionare alla Biblioteca Nobel di Stoccolma i documenti non più classificati dell’anno 1961 (il segreto sui verbali cade dopo mezzo secolo). Andric fu scelto per il Nobel, si legge in uno dei verbali, per “la forza epica con la quale traccia e rappresenta i problemi e i destini umani della storia del suo paese”. Continua a leggere