Andrea Milano, da “Paesaggio con figura verticale”

Andrea Milano

L’arrivo della salma

Nel Trattato Universale di Diritto al Dolore
non c’è posto, faccio un passo indietro,
lascio spazio a chi ne ha più diritto.
In questa gara d’appalto
ci sono costruttori migliori
che hanno alzato al cielo
ricordi più solidi,
sguardi più forti,
travi portanti.

Io sfoglio bulimico il codice
del Diritto Privato. Qua dentro
cerco cose che non ti ho dato,
tutti i me che non sono stato.
Perché bisogna cedere alla vita, bisogna
arrischiare le scelte, bisogna – mi dico.

Mi travolge il fiume del tuo corteo.
Ogni Diritto mi è stato negato.

 

Visioni

Sogno spesso di diventare l’intonaco
di un palazzo mezzo addormentato
che spio dal vetro del treno.
A volte sono il riflesso che investe
i complessi industriali in rovina
e i finestroni dei concessionari.

Io temo queste piccole visioni
e mi stringo forte alla veglia;
poi il treno giunge al capolinea.
Allora esco dalle stazioni
pieno di vita
e mi squaderna il passeggio feroce
delle ragazze incinte sulla Tiburtina.

 

Esoscheletro

In rare stagioni di quiete
la città si rigenera all’interno
e abbandona il suo esoscheletro.
Gli antichi edifici
tramutano in enormi cattedrali
d’aria e tutto somiglia a un ricordo.
Persino gli abitanti
vanno in cerca di un angolo oscuro
in cui fare la muta. Intanto
trascinano sul lungotevere
la loro carcassa, come larve

sbranate dalla resurrezione.

 

Ultima poesia per E.

Tornano gli stormi sui tetti di Roma.
Torni anche tu dalla tua migrazione.

Non sei destinata alla vita:
poggiata sui rami del nespolo
vedo invece la capinera
o l’occhiocotto, non mi è ancora
data facoltà di distinguere.
Tu sei destinata al sonno: vieni
quando vita e morte s’incontrano.
Vorrei almeno una tua parola,
risentire la tua voce bambina.
Vieni e non parli, sei nella mischia
di volti che abitano il sogno.
Ci sei come un monito.

Verrà il mattino, a dissolverti.
Verrà a condurmi dove tu
non puoi arrivare.

Andrea Milano, da Paesaggio con figura verticale, Transeuropa, 2022

Andrea Milano è nato nel 1994. È laureato in Drammaturgia e Sceneggiatura presso l’Accademia Silvio d’Amico di Roma. È dramaturgo della Compagnia Giovanna Velardi ed è stato assistente alla regia per la Compagnia Biancofango nello spettacolo “About Lolita”. Suoi testi sono comparsi su “Atelier Poesia” e su “Sipario”. Ha co-fondato il CTU Cesare Questa di Urbino e il progetto Spartenza Teatro. Questa è la sua silloge d’esordio.

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