Raymond Carver, “La poesia che non ho scritto”

Raymond Carver

The Poem I Didn’t Write

Here is the poem I was going to write
earlier, but didn’t
because I heard you stirring.
I was thinking again
about that first morning in Zurich.
How we woke up before sunrise.
Disoriented for a minute. But going
out onto the balcony that looked down
over the river, and the old part of the city.
And simply standing there, speechless.
Nude. Watching the sky lighten.
So thrilled and happy. As if
we’d been put there
just at that moment.

Raymond Carver

La poesia che non ho scritto

Ecco la poesia che volevo scrivere
prima, ma non l’ho scritta
perché ti ho sentita muoverti.
Stavo ripensando
a quella prima mattina a Zurigo.
Quando ci siamo svegliati prima dell’alba.
Per un attimo disorientati. Ma poi siamo
usciti sul balcone che dominava
il fiume e la città vecchia.
E siamo rimasti lì senza parlare.
Nudi. A osservare il cielo schiarirsi.
Così felici ed emozionati. Come se
fossimo stati messi lì
proprio in quel momento.

Raymond Carver, figlio di un operaio di segheria e di una cameriera, è nato a Clatskanie, nell’Oregon, il 25 maggio 1938 ed è morto nel 1988. È uno dei maggiori scrittori americani del Novecento.

Nel catalogo Einaudi sono disponibili: “Il mestiere di scrivere”, “Principianti” (la versione originale di “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore”), “Vuoi star zitta, per favore?”, “Se hai bisogno, chiama”, “Da dove sto chiamando”, “Cattedrale”, “America oggi”, “Carver Country” (corredato dalle foto di Bob Adelman).

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