Angela Leighton, “A Lighthouse”

Angela Leighton

La poetessa e studiosa inglese Angela Leighton ha scritto una poesia per commemorare Anne Stevenson, che ci ha lasciato il 14 settembre di quest’anno. È stata pubblicata su TLS, The Times Literary Supplement, del 16 ottobre.

Amica di Anne da molti anni, Angela ha voluto ricordare con i suoi versi alcuni aspetti del suo carattere ben noti a lei e ai suoi lettori, quali l’impegno serio e costante nella poesia, durato una vita, e il sense of humour che la portava a fare un uso giocoso del linguaggio e le permetteva di affrontare con spirito lieve anche i momenti per lei più dolorosi.

Anne Stevenson

Anne Stevenson aveva da poco pubblicato quello che lei stessa prevedeva sarebbe stato il suo ultimo libro, dal titolo profetico, Completing the Circle (che ha voluto dedicare alla sua traduttrice italiana).

Il titolo è tratto dalle Elegie Duinesi di Rilke e, come lei stessa dice, esprime il lungamente meditato convincimento che “la morte è il giusto e naturale completamento del cerchio che accettiamo e riconosciamo essere la vita”.

Questa consapevolezza serena riecheggia fin dalle prime parole della poesia di Angela Leighton, in cui l’amica ricorda una frase scherzosa di Anne a commento dei suoi disturbi cardiaci : “Ariel flutters” . È un gioco di parole, purtroppo intraducibile, basato sull’assonanza tra il nome di Ariel, lo spirito dell’aria, uno dei personaggi della commedia La tempesta di William Shakespeare, e “atrial flutter”, il termine medico che indica la fibrillazione atriale, un’aritmia cardiaca che i pazienti avvertono come uno sfarfallio del cuore. Ha voluto lasciarci con un sorriso.

A Lighthouse
i.m. Anne Stevenson, 1933–2020

“Ariel flutters”, you wrote, misquoting
the doctor’s report, and I laughed to think
of the tricksy spirit flexing in your heart,
its wit and spite, though pining to leave
the timed sentence of a life’s work.

Now I watch this metronome of light
swiping across the absent-minded stars —
their nearly nowhere, like homing cats’ eyes —
and dream some Ariel still flutters free
of the heart’s two-feet, the mind’s last rhyme.

di Angela Leighton

Un faro
i.m. Anne Stevenson, 1933–2020

“Ariel sfarfalla”, scrivesti, scherzando
con il responso del dottore, e io risi pensando
allo spiritello burlone che faceva le capriole nel tuo cuore,
arguto e dispettoso, tutto preso dal desiderio di affidare
il lavoro di una vita al ritmo di una frase.

Guardo questo metronomo di luce
che scruta le stelle distratte –
incorporee, come occhi di gatto nella notte –
e sogno Ariel che ancora sfarfalla, libera
dal ritmo giambico del cuore, dalla rima finale della mente.

(Angela Leighton, traduzione di Carla Buranello)

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Angela Leighton è Professor of English e Senior Research Fellow al Trinity College di Cambridge. A una vasta attività critica e di ricerca letteraria ha affiancato una produzione poetica arricchita dal suo background culturale italo-inglese (è figlia di un compositore inglese e di madre italiana). Ha pubblicato numerose poesie e racconti su giornali e riviste letterarie di primo piano tra cui il New Yorker, il Times Literary Supplement, il Guardian, Poetry Review, Poetry Nation Review, The Reader, e quattro raccolte poetiche: “A Cold Spell” (2000), “Sea Level” (2007), “The Messages” (2012), e il più recente “Spills” (Carcanet, febbraio 2016) che consiste di poesie, riflessioni, ricordi dei suoi genitori, brevi racconti e di traduzioni, più o meno libere, di poesie di Leonardo Sciascia.
Il suo prossimo libro, “One, Two” (Carcanet), uscirà a gennaio 2021 e conterrà la poesia qui proposta, A Lighthouse, scritta in memoria di Anne Stevenson.

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Carla Buranello è traduttrice freelance dall’inglese, soprattutto di poesia. È nata e vive a Venezia, dove si è laureata presso l’Università Ca’ Foscari in Lingue e Letterature Straniere, facoltà di Anglo-Americano. Ha lavorato presso un’azienda commerciale internazionale con ruolo dirigenziale. Ha iniziato a tradurre per passione personale, ma dall’amicizia con la poetessa anglo-americana Anne Stevenson è nata una collaborazione che ha portato alla pubblicazione, nel 2018, di una raccolta intitolata “Le vie delle parole”, Interno Poesia Editore.

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