Memorial per Francesco Albanese

Si terrà oggi, sabato 14 dicembre 2019, A Torre del Greco, il primo dei quattro appuntamenti dedicati al grande tenore italiano Francesco Albanese, uno dei maggiori tenori dell’ Opera lirica italiana.

Protagonista assoluta del primo appuntamento musicale, Katia Ricciarelli, che celebra proprio a Torre del Greco il cinquantesimo anniversario della sua carriera. Il soprano si esibirà ne Le Pastorali di Natale, affiancata da Espedito De Martino Quartet, alle ore 19.00 nella Parrocchia di Santa Maria La Bruna.

Il “Memorial” dedicato a Francesco Albanese, promosso dal Comune di Torre del Greco e dall’assessore alla cultura Enrico Pensati, raccoglie l’eredità lasciata dal “Concorso Internazionale di canto lirico Francesco Albanese” organizzato a Torre del Greco per ben diciotto edizioni, dall’Associazione “Amici della lirica” sotto la Presidenza di Dina Palomba Sorrentino, cittadina torrese da sempre animata dal desiderio di promuovere attraverso il Concorso, giovani talenti del canto lirico.

La direzione artistica del “Memorial” è affidata al mezzosoprano Patrizia Porzio che, da oltre vent’anni, affianca alla sua carriera artistica quella di management culturale.

“La presenza di Katia Ricciarelli, che ha deciso di celebrare i 50 anni di carriera nella nostra città”, spiega l’assessore Enrico Pensati, “è per noi torresi motivo di vanto e orgoglio. Anche la scelta di Santa Maria la Bruna come teatro naturale di un evento che avrà un’eco di rilevanza nazionale, si coniuga bene con la scelta operata da questa Amministrazione di favorire la richiesta di centralità e attenzione invocata dalle nostre periferie per troppo tempo colpevolmente e ingiustificatamente trascurate”.

“La realtà culturale e musicale del nostro territorio”, spiega la direttrice artistica Patrizia Porzio, “è prospera di giovani e talentuosi cantanti lirici figli di quella tradizione musicale solcata dal celebre tenore Francesco Albanese. Il compito della nostra generazione, costruita sulla base di un’esperienza artistica già ampiamente consolidata, è spianare la strada a talenti inespressi e talvolta impossibilitati ad entrare nel circuito dei teatri lirici. Il Memorial – ha aggiunto – rappresenta la giusta sintesi tra la memoria storica e artistica di coloro che hanno reso grande il nome dell’Italia nei teatri di tutto il mondo e il futuro dell’Opera lirica affidata alle nuove generazioni”.

“Il ’Memorial dedicato a Francesco Albanese’ – conclude Dina Palomba Sorrentino – anticipa il ‘Premio Francesco Albanese’ che l’Associazione “Amici della Lirica” intende riprendere nel 2020, col contributo del Comune di Torre del Greco, per offrire, ancora una volta, opportunità di crescita ai giovani talenti”.

Ma vediamo quali sono gli altri appuntamenti del “Memorial”.

Giovedì 19 dicembre al Circolo Nautico alle 19, il giornalista Peppe Iannicelli incontrerà Leone Magiera, pianista, direttore d’orchestra e maestro di Luciano Pavarotti, nonché autore del libro che racconta la carriera e la lunga amicizia condivisa con il tenore. Interverranno Filippo Zigante, già direttore artistico del Teatro San Carlo e Walter Omaggio, tenore e vincitore del Premio Pavarotti.

Venerdì 20 dicembre, alle 19, all’Auditorium Ponte Morandi della Santissima Trinità, Concerto dedicato a Mario Sorrentino, medico chirurgo e tenore leggero, con i vincitori delle passate edizioni del “Concorso Internazionale di Canto Lirico Francesco Albanese”. Fra i partecipanti, il tenore Francesco Marsiglia, il baritono Felice Tenneriello, il soprano Anna Corvino e Romina Casucci, il pianista Leone Magiera. Presenta Antonio Romano.

Sabato 21 dicembre alle 11, il “Memorial Francesco Albanese, si chiuderà nell’Auditorium Ponte Morandi della Santissima Trinità, con l’incontro di Nicoletta Mantovani, moglie del grande tenore Luciano Pavarotti e il maestro Carlo Morelli, direttore d’orchestra in collaborazione con il Polo Scolastico Coreutico Musicale della Campania. Modera Aniello Sammarco.

 

Francesco Albanese
(Torre del Greco, 13 agosto 1912 – Roma, 11 giugno 2005)

Dotato di una voce calda, pastosa ed espansiva e di una dizione perfetta, si trasferì giovanissimo negli Stati Uniti d’America e studiò a Boston, riuscendo a vincere un importante Concorso Nazionale. Tornato in Italia, incise, nel 1937, Luna nova ed A vucchella, per interpretare, l’anno successivo, la colonna sonora del film Napoli che non muore di Amleto Palermi. Successivamente fu anche protagonista di Canto, ma sottovoce… di Guido Brignone (1945).

Esordì sulla scena lirica al Teatro dell’Opera di Roma il 10 giugno 1940 nel ruolo di Evandro nell’Alceste di Gluck, a cui seguì, alla Fenice di Venezia, nel 1942, l’interpretazione di Don Ramiro ne La Cenerentola di Rossini.

Da allora, si distinse nei principali ruoli tenorili dell’opera, come il Conte d’Almaviva ne Il barbiere di Siviglia di Rossini, Don Ottavio in Don Giovanni di Mozart, Fenton in Falstaff, Alfredo Germont ne La traviata (entrambi di Verdi), Rodolfo ne La bohème di Puccini, Doctor Faust nel Faust di Gounod, Julien nella Louise di Charpentier e Max ne Il franco cacciatore di Weber, e si esibì nei principali teatri lirici italiani ed esteri, particolarmente in Germania, Spagna, Portogallo ed America meridionale.

Nel 1952 cantò al Maggio Musicale Fiorentino, con il celebre soprano greco-statunitense Maria Callas, nell’Armida di Rossini, ne La traviata di Verdi ed in Medea di Cherubini. Si ritirò dalle scene al San Carlo di Napoli nel 1961 con Lo schiavo di sua moglie a soli 49 anni. Albanese si sposò due volte ed ebbe come seconda moglie il soprano Onelia Fineschi che gli diede una figlia.

Tra le sue migliori interpretazioni della canzone napoletana, si ricordano: Voce ‘e notte, Santa Lucia luntana, Marechiare, Piscatore ‘e Pusilleco, Silenzio cantatore, ‘O surdato ‘nnammurato, Santa Lucia, Carcerato, Addio, mia bella Napoli!, Surdate e Na sera ‘e maggio.

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