L’elegia civica di Rafael Alberti

Rafael Alberti

Canción del ángel sin suerte

Tú eres lo que va:
agua que me lleva,
que me dejará.

Buscadme en la ola.

Lo que va y no vulve:
viento que en la sombra
se apaga y se enciende.

Buscadme en la nieve.

Lo que nadie sabe:
tierra movediza
que no habla con nadie.

Buscadme en el aire.

da “Sobre los ángeles”, Ediciones de la Compañía Ibero-Americana de Publicaciones S. A., Madrid, 1929

 

Canzone dell’angelo senza fortuna

Tu sei ciò che se ne va:
acqua che mi porta,
che mi lascerà.

Cercatemi nell’onda.

Ciò che va e non torna:
vento che nell’ombra
si spegne e s’accende.

Cercatemi nella neve.

Ciò che nessuno sa:
banco mobile
che non parla con nessuno.

Cercatemi nell’aria.

da “Degli angeli”, Einaudi, Torino, 1966
Traduzione di Vittorio Bodini

 

Rafael Alberti. Spagna, Puerto de Santa Maria 1902 – 1999. Durante il periodo franchista a causa della sua poetica, incentrata sull’impegno politico e civile, fu costretto a trascorrere buona parte della sua vita in esilio: Francia, Messico, Argentina e, dal 1964 visse in Italia, a Roma.  Rientrò in patria nel 1977.
Fra le sue principali opere: Marinero en tierra1925La amante1926El alba del alhelí1927. Sobre los ángeles (1929);  Los zapatos puestos tengo que morir (1930); Capital de la gloria (19361938);  Retornos de lo vivo lejano1952;  Noche de guerra en el Museo del Prado (1956); Poemas ascénicos 1962; Canciones del alto valle del Aniene 1972; Los hijos del drago y otros poemas 1986; La arboleda perdida (1959; trad. it. 1976).

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