La poesia minimalista di Charles Simic

Many Zeros

The teacher rises voiceless before a class
Of pale, tight-lipped children.
The blackboard behind him as black as the sky
Light-years from the earth.
It’s the silence the teacher loves,
The taste of the infinite in it.
The stars like teeth marks on children’s pencils.
Listen to it, he says happily.

Molti Zero

Senza voce l’insegnante si alza davanti a una classe
di bambini pallidi, con labbra serrate.
La lavagna alle sue spalle, tanto nera quanto il cielo
distante anni luce dalla terra.
È il silenzio ciò che anela l’insegnante,
il sapore dell’infinito in esso contenuto.
Le stelle come segni di dentini sulle matite.
Ascoltatelo, dice con gioia.

Miracle Glass co.

Heavy mirror carried
Across the street,
I bow to you
And to everything that appears in you,
Momentarily
And never again the same way:
This street with its pink sky,
Row of gray tenements,
A lone dog,
Children on rollerskates,
Woman buying flowers,
Someone looking lost.
In you, mirror framed in gold
And carried across the street
By someone I can’t even see,
To whom, too, I bow.

Specchi e miracoli

Specchio pesante trasportato
Sull’altro lato della strada,
Mi inchino a te
E a tutto quello che in te appare
Per un momento
E mai più allo stesso modo:
Questa strada col suo cielo rosa,
I casamenti grigi messi in fila,
Un cane solitario,
I ragazzini sui pattini a rotelle,
Una donna che compra i fiori,
Uno che sembra perduto.
A te, specchio incorniciato d’oro
E trasportato dall’altro lato della strada
Da qualcuno che nemmeno riesco a vedere
E al quale, inoltre, io mi inchino.

Traduzioni di Giovanni Ibello

Charles Simic è nato a Belgrado nel 1938. Dal 1953 risiede negli Stati Uniti dove insegna Letteratura inglese all’università del New Hampshire. La sua prima raccolta di poesie risale al 1967: What the Grass Says. Da allora ha pubblicato diverse opere in versi, tra le quali si ricordino Jackstraws (“Notable Book of the Year” del New York times) e The World Doesn’t End, che gli ha consentito di vincere il prestigioso Premio Pulitzer per la poesia. Traduce in inglese poeti serbi, croati, macedoni e sloveni.

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