Alberto Bertoni, Poesie 2014-2017

RITRATTO DI NARCISO DA VECCHI

Come mio nonno mai incontrato
forse morrò soffocato
da un nocciolo di pesca

E tu soffocata sulle labbra
mia lingua che parli la ferita
tragica e perversa,
romantica e vitale,
ipersensibile e geniale

E che come un taglio di Fontana
distruggi l’alter ego
accademico e borghese,
mi desideri servo
o vittima di un vuoto
fra i cuscini del divano
in pieno break il fiato
prima di cenare
leggendo il messaggio su WhatsApp
che non vuole farmi entrare
dove l’aria è verderame,
la foglia sta sul ramo
senza sapere che muore
ad ogni increspatura
di vento e di natura,
l’usignolo è tutto
un prodigioso elevarsi
ai vertici del canto
e quel po’ di umano sforzo che ci vuole
a guardarmi allo specchio
è il desiderio di un vecchio

Da Ricordi e cromosomi, I Quaderni della collana Stampa, 2018

Alberto Bertoni è nato a Modena nel 1955 e insegna Letteratura italiana contemporanea e Prosa e generi narrativi del Novecento nell’Università di Bologna. In poesia, spiccano le tre edizioni di Ricordi di Alzheimer (Book, Ferrara 2008, 2012, 2016). Sul versante critico, è autore di diversi articoli, interventi militanti, saggi e volumi di argomento novecentesco. In particolare si devono ricordare i libri pubblicati per le edizioni de il Mulino, dalla curatela dei Taccuini 1915-1921 inediti di F.T. Marinetti a La poesia contemporanea (2012).

 

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