VOLA ALTA PAROLA 2017


 

Torna per il quarto anno, presso la biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, Vola alta parola, rassegna poetica curata anche quest’anno dal poeta e recensore culturale Guido Monti.

Inaugurerà la rassegna organizzata dalla Fondazione palazzo Magnani venerdi 23 giugno ore 21.30 uno tra i più stimati poeti inglesi Jamie Mckendrik in dialogo con Massimo Bacigalupo, seguirà venerdi  col suo nuovo libro, Madre d’inverno, Vivian Lamarque, mercoledì 5 luglio lo scrittore ed editore tedesco Michael Kruger parlerà del suo percorso poetico con Luigi Forte e chiuderà con un reading dal suo ultimo libro, Fatti vivo, il 14 luglio la poetessa Chandra Livia Candiani. Quattro incontri di poesia, dunque, per far riflettere il pubblico sull’importanza di questa arte come strumento anche di coesione e ricchezza linguistica di una comunità in un momento di alta disgregazione sociale dovuta anche ad una sempre più spiccata approssimazione ed ignoranza linguistica. Ecco Vola alta parola si propone in questo nuovo ciclo di incontri come sempre di rimettere al centro l’uomo, la sua spiritualità, il momento della condivisione, nel tempo del cieco individualismo e della facile ideologia.

Ad aprire la rassegna sarà, venerdì 23 giugnoJamie Mckendrick, autore inglese di numerose raccolte di poesia, la cui ricerca letteraria è fortemente segnata dalla cultura e dal paesaggio italiano e vesuviano in particolare, (ha pubblicato sei libri di poesie, tra cui The Marble Fly, che ha vinto il premio Forward e più recentemente Out There, che ha vinto il premio Hawthornden. In Italia è uscito nel 2003 per Donzelli, Chiodi di cielo, per la traduzione e cura di Luca Guernieri, con sette poesie tradotte da Antonella Anedda), una selezione di sue poesie Sky Nails è stata pubblicata da (Faber & Faber) nel 2000 poi ancora nel 2016. Suoi inediti sono stati pubblicati dalla rivista Poesia nel 2014. Attualmente sta traducendo interamente “Il romanzo di Ferrara” di Giorgio Bassani; i primi quattro libri sono stati pubblicati da Penguin Modern Classics. Ha tradotto Affabulazione, tragedia di Pier Paolo Pasolini rappresentata a Londra. La sua traduzione della raccolta di poesie di Valerio Magrelli, The Embrace, gli ha permesso di vincere il Premio Oxford-Weidenfeld Translation e il premio John Florio Italian Translation nel 2010. Sarà accompagnato nella serata dal critico Massimo Bacigalupo (docente di letteratura angloamericana all’Università di Genova. Ha dedicato alla poesia romantica e moderna inglese e statunitense saggi e traduzioni, per cui ha ottenuto fra l’altro il “Premio Viareggio Opera Prima Saggistica” e il “Premio Nazionale di Traduzione”). Sue letture e impressioni sono raccolte nei volumi Grotta Byron. Luoghi e libri (Campanotto 2001) e AngloLiguria. Da Byron a Hemingway (Il Canneto 2017). Nel 2010 il Torino Film Festival ha dedicato una retrospettiva alla sua attività nel campo del cinema sperimentale.

Il secondo appuntamento, previsto per venerdi 30 giugno, vedrà protagonista Vivian Lamarque, artista poliedrica di grande spessore poetico e collaboratrice delle pagine culturali del Corriere delle sera (vincitrice di: il Viareggio Opera Prima (1981), il Montale (1993), il Pen Club, il San Pellegrino e l’Alghero Donna (1996), il Camaiore (2003), l’Elsa Morante (2005), il Cardarelli Tarquinia e l’Ostia Antica (2006), l’Alda Merini (2013), il Giuseppe Tirinnanzi alla Carriera (2014); il Carducci, il Bodini e il Metauro (2016), il Bagutta (2017). E’ anche autrice di una quarantina di fiabe tradotte in varie lingue (Premio Rodari 1997, Andersen 2000, Storia di Natale 2015) e delle raccolte “Poesie di Ghiaccio” e “Poesie della Notte”. Presenterà il suo ultimo libro Madre d’inverno (Mondadori, 2017) in dialogo con Roberto Galaverni critico letterario che scrive per le pagine culturali del «Corriere della Sera», con particolare riguardo alla poesia e collaboratore dei programmi di RadioTre Rai. Tra le sue opere saggistiche: Dopo la poesia. Saggi sui contemporanei (Fazi Editore, 2002), Il poeta è un cavaliere Jedi. Una difesa della poesia (Fazi Editore, 2006).

Mercoledì 5 luglio è la volta di Michael Kruger, autore poliedrico che si è misurato a fondo ottenendo grandi risultati con il genere narrativo e poetico, pilastro per decenni di una delle più prestigiose case editrici tedesche la Carl Hanser Verlag (ha pubblicato romanzi e poesie tradotte in Italia per diversi editori: Di notte tra gli alberi, (Donzelli, 2002, traduzione di Luigi Forte); Poco prima del temporale, (Frassinelli 2005), Il coro del mondo, Poesie (2001-2010), (Mondadori 2010); al momento è Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Baviera e in settembre riceverà il prestigioso premio Eichendorff-Prize per la poesia). Sarà intervistato partendo dal suo ultimo libro tradotto in Italia Spostare l’ora (Mondadori, 2015), da Luigi Forte, studioso di letteratura moderna e contemporanea (autore per Rai 3 di un radiodramma su Thomas Bernhard e di una commedia (La folía), è stato per anni membro di giuria dei Premi letterari Mondello (Palermo), von Rezzori (Firenze) e Grinzane (Torino). Collabora al quotidiano La Stampa e al settimanale svizzero Azione). Tra le sue opere per la Biblioteca della Pléiade dell’editore Einaudi ha curato l’edizione in due volumi delle poesie di Bertolt Brecht (Torino 1999 e 2005). Ha tradotto inoltre alcuni poeti, fra cui Michael Krüger, Di notte tra gli alberi, (Donzelli, 2002).

Infine per venerdì 14 luglio è in programma l’incontro di Chandra Livia Candiani, coraggiosa poetessa della contemporaneità che con la sua parola indaga le tragiche ma anche sublimi profondità dell’uomo (vincitrice nel 2001 del premio Montale per l’inedito, nel 2014 il premio Camaiore, nel 2016 il premio per la cultura civile Pier Mario Vello) e che si confronterà, partendo dal suo ultimo libro Fatti vivo (Einaudi, 2017) con Alberto Bertoni (docente di Letteratura italiana contemporanea e Prosa e generi narrativi del Novecento nell’Università di Bologna, poeta, critico, e autore di diversi articoli interventi militanti, saggi e volumi di argomento novecentesco). In particolare, si devono ricordare i libri curati per le edizioni del Mulino, dai Taccuini 1915-21 di Filippo Tommaso Marinetti (1987) al lavoro metrico Dai simbolisti al Novecento. Le origini del verso libero italiano (1995), fino al “manuale” La poesia. Come si legge e come si scrive (2006) e a La poesia contemporanea (2012), cui si possono aggiungere Montale, in conclusione(2014).

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