Parking America
a Teresa M., per un suo quadro
Viene avanti, si allarga la distesa
con la tenacia dei muri bianchi
che non sanno la fine.
Un neon si spalanca all’alba dentro
– fuori dalla roulotte.
Nella lamiera dorme un uomo grosso
più di quel che pensi
e questo dice tutto.
Il nome – un’esistenza semplice.
Nel nero di questo Middwest assetato
un letto a tenere la paura
dentro le ciglia.
Vedi, sono scomparse le facce,
tutte le facce attorno
e le mani non sono più quelle.
Prendere e dare, questo sanno.
Una stanza è quadrata, così nuda da fare
freddo alle ossa, così uguale
da implorare una casa
nel temporale che sa di ferro.
Di nero.
Viene, vene verso di noi e
scivola piano come i sogni tagliati.
Il bianco sul fondo ha allagato le ombre,
il bordo nel tetto dove
c’è l’ultima porta
non aperta, come tutte le altre.
Il cielo oltre le spalle trema,
spacca le finestre.
Una vastità.
Dove vanno queste luci così gialle,
dove si rintanano, la sera?
Tu ti lasci di spalle – l’azzardo,
la fuga, un abbraccio
non avuto e l’altro rimasto nelle coperte.
Resta un film senza fine,
ancora e ancora dentro la tua testa.
Il verde, tutto il verde dei prati
è perduto, la vita
– un’eco dell’ultimo viaggio.
Chi scrisse la storia, dimmi,
chi il paesaggio
nella verità di cavalli bradi
e fucili?
Qui è tutto enorme,
il silenzio, un foro nel bicchiere
e la carta dopo il pic-nic.
L’orizzonte non lascia scampo,
sceglie la strada a picco, nel bianco.
Gabriela Fantato, poetessa, critica, saggista. Ha vinto diversi premi poetici, tra cui: Gozzano (2003 e 2009, inedito); Montale Europa (2004, inedito), Città di Tortona (edito, 2008); Lorenzo Montano (inedito, 2009). Raccolte poetiche: “A distanze minime”, in Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi 2012,Milano) silloge che è pubblicata anche in “Almanacco de Lo Specchio” (Mondadori, 2009, Milano; The form of life, trad. E. Di Pasquale (Chelsea Edition, New York, 2011), Codice terrestre (La Vita Felice, Milano, 2008); il tempo dovuto, poesie 1996-2005 (editoria&spettacolo, 2005); Northern Geography, trad. E. Di Pasquale (Gradiva Publications, New York, 2002); Moltitudine, in Settimo Quaderno di Poesia Italiana, a cura di F.Buffoni (Marcos y Marcos, 2001); Enigma (DIALOGOlibri, 2000) e Fugando (Book editore, 1996) E’ presente in varie antologie, tra cui: Bona Vox, la poesia torna in scena , a cura di R. Mussapi (Jaca Book, Milano, 20101) e Meglio qui che in ufficio, aforismi – epigrafi, a cura di A.Schatz e M. Vaglieri (Rizzoli, 2009). Ha curato con L.Cannillo La Biblioteca delle voci. Interviste a 25 poeti italiani (Joker, 2006). Dirige la rivista di poesia, arte e filosofia: “La Mosca di Milano”. Per il teatro ha scritto i libretti in versi: Messer Lievesogno e la Porta Chiusa; La bella Melusina; L’elefante di Annibale; Enigma e Ghost Cafè andati in scena nei maggiori teatri italiani.