Enrico Fraccacreta, “Tempo ordinario”

cove.okDalla Postfazione di Davide Rondoni

“… Questo libro è un taccuino di viaggio e di caccia. Mentre il tempo, i treni, le ideologie, le stagioni passano, il poeta cercatore si muove tra visioni e gemme di alberi, tra abissi e indizi. E soprattutto l’indizio del padre, della figura che spinge alla vita anche ora che non sempre è visibile (…) Tra gli indizi di quel controtempo nel tempo ordinario ci sono i volti degli amici, i loro dialoghi, e l’apparire del disegnatore Andrea Pazienza anch’egli in rapporto con il padre – come figura arcaica, che chiede perché è stato lasciato solo, o dell'”abruzzese che ha un passo più antico dell’Occidente”, i treni in cui i ragazzi cambiano le età, le mandrie mutate in pompe di benzina contro albe di cenere, le ginestre “ancora fredde” in aprile. Questo cercatore di indizi è un ottimo poeta, sa incrementare con la finezza e la forza della sua visione la vita reale che viviamo. La sua opera, il suo fervido e sapiente poiein, ci dona un mondo – e una precisa geografia che diventano emblema e occasione di riconoscimento per tutti.”

Da: “Tempo ordinario” di Enrico Fraccacreta, Passigli 2015

Vedi come muta la scena
le acque stanno cambiando il colore
scende come una piccola oscurità, l’autunno.
Così la bellezza ci è passata accanto
ora dobbiamo solo uscire con i segreti
e andare nel posto che sappiamo,
resteremo un po’ calmi ad aspettare.
Tu non ti agitare se prima della sera
l’aria diventerà immobile,
è sempre così dalle nostre parti
non ci sarà nessun vento ad accompagnarci
nessun fruscio, la verità arriva nel silenzio

non trasalire se passeranno piccole luci
nell’imbrunire, saranno lucciole,
è sempre così dalle nostre parti
in questa stagione volano un po’ e poi si spengono
come le povere idee che ci sono restate.
Nessun rumore, ce ne accorgeremo solo dalle impronte
fresche sulle prime foglie cadute che loro, piano
si stanno radunando attorno a noi
e solo dentro noi sentiremo le loro voci.
Se poi noterai qualche goccia di rugiada sulle foglie
allora forse verrà anche Andrea
e tu cerca di tenere a bada la commozione
quando chiederà perché l’abbiamo lasciato solo.
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Enrico Fraccacreta è nato nel 1955 a San Severo da padre pugliese e madre emiliana. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo “I nostri pomeriggi” (Premio Montale, 1995), “Tempo medio”, “Camera di guardia”, “Mademoiselle”, nonché la biografia narrativa “Il giovane Pazienza”, già alla quinta ristampa.​

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