Franco Loi & Stefania Consenti

 

 

FRANCO LOI ph©campanini-baracchi

FRANCO LOI
ph©campanini-baracchi

Il Giorno della Memoria con la Scuola professionale Galdus

Due incontri per la Giornata della Memoria promossi dalla Scuola Professionale Galdus ai suoi studenti e al pubblico: venerdì 5 febbraio con il poeta Franco Loi e le poesie che lo rievocano bambino a Milano durante la seconda guerra mondiale e lunedì 8 febbraio con Stefania Consenti, autrice del libro “Luoghi della memoria a Milano”, con Roberto Cenati, presidente Associazione Nazionale Partigiani d’ Italia provinciale Milano.

Venerdì 5 febbraio 2016 – FRANCO LOI
Dalle ore 14:30 alle ore 16:00

Lunedì 8 febbraio 2016 – STEFANIA CONSENTI
Dalle ore 11:00 alle ore 12:30

Presso l’Auditorium della Scuola Professionale Galdus
Via Pompeo Leoni, 2 – Milano

 

Gli incontri sono aperti al pubblico fino ad esaurimento posti, previa prenotazione a
premio@galdus.it.

Milano che resiste alla Seconda Guerra Mondiale e ai suoi orrori attraverso gli occhi e la poesia del giovanissimo poeta Franco Loi. “Milano dimenticata” attraverso dieci luoghi che nascondono gli orrori del nazifascismo e della guerra, svelando la storia di numerosi edifici dal valore non esclusivamente architettonico o urbanistico, attraverso il giornalismo di Stefania Consenti.

Racconti e poesie di cronisti contemporanei e attraverso la loro memoria, un viaggio nella storia fino alle origini dei nostri valori identitari e costituzionali: è l’iniziativa promossa dalla Scuola Professionale Galdus all’interno della rassegna culturale del Premio Galdus, per cui numerosi autori ed esperti di poesia, letteratura e arte contemporanea dialogano personalmente con gli studenti italiani in concorso per il Premio finale.

“La Scuola professionale Galdus favorisce le occasioni di incontro personale dei suoi studenti con autori di cronaca contemporanea, come in questi due incontri. E’ un modo vivo per avvicinare gli studenti a leggere e scrivere la realtà, soprattutto quando la sua complessità la rende più difficile da decifrare, come nel Giorno della memoria. Questo è il percorso che portiamo avanti oggi grazie alla presenza del poeta Franco Loi, che abbiamo incontrato nove anni fa con il Premio Galdus e con la giornalista Stefania Consenti” afferma il Presidente di Galdus, Diego Montrone.

stefania_consenti

 

Stefania Consenti, laureata in Filosofia all’Università di Bari, è giornalista professionista dal 1995. Ha iniziato nel 1989 come collaboratrice nel quotidiano L’Unità per poi approdare nel 1991 nella testata Il Giorno dove in Cronaca si occupa di politica e temi sindacali. Dopo un intenso viaggio con gli studenti ad Auschwitz, ha scritto prima Binario 21, poi Un treno per Auschwitz (2010) e quindi Il futuro della memoria. Conversazioni con Nedo Fiano, Liliana Segre e Piero Terracina, testimoni della Shoah (2011).
___

Franco Loi, poeta italiano, nasce a Genova nel 1930 e si trasferisce nel 1937 a Milano, dove vive il dramma degli anni della guerra e la rinascita del dopoguerra. Qui, dopo avere svolto varie professioni, inizia a scrivere e orienta la sua attività al campo editoriale. Per le sue poesie sceglie il dialetto milanese della tradizione letteraria, il gergo non solo milanese, dagli arcaismi fino ai neologismi e alle sue personali invenzioni, ottenendo originalità espressiva velata di polemica sociale e politica. Insignito di numerosissimi premi e riconoscimenti – in Italia e all’estero nel corso della sua lunga carriera, è il presidente della giuria del Premio Galdus dal 2013.

È autore di numerose raccolte poetiche a partire da Stròlegh, opera visionaria del mondo operaio e popolare della Milano anni Quaranta e Cinquanta, cui seguono Teater (1978), L’angel, romanzo in versi anche in genovese, emiliano e romanesco, L’aria (1981), Bach (1986), Liber (1988). Ha realizzato poi: Memoria (1991), Umber (1992), Arbur (1994), Amur del temp (1999), Isman (2002), Aquabella (2004). Nel 2005 ha pubblicato Aria de la memoria, un’antologia delle poesie scritte tra il 1973 e il 2002. Con Voci d’osteria (2007) ha messo in forma poetica il materiale raccolto nel tempo ascoltando le voci comuni delle persone che usano il dialetto milanese. Autore anche di una raccolta di saggi (Diario breve, 1995) e di racconti (L’ampiezza del cielo, 2001), nel 2010 ne è stata edita l’autobiografia Da bambino il cielo mentre nel 2012 sono state pubblicate la raccolta poetica I niül e il testo La luce della poesia, riflessione sull’essenza dello genere poetico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *