Rossella Frollà, “Violaine”

Frollà Violaine 180

Nota di Luigia Sorrentino

Di questo libro, mi colpisce immediatamente il titolo, “Violaine“. Con questo nome l’autrice compie un viaggio autobiografico,  entrando nel nome della protagonista del noto dramma teatrale di Paul Claudel, fratello della scultrice Camille Claudel: “L’annuncio a Mariaal quale, lo scrittore e diplomatico francese, dedicò tutta la vita componendone varie stesure.  L’opera di Roberta Frollà, come quella di Paul Claudel, tratta di una giovane donna, dei suoi affetti, investita dall’amore, dalla fede, dalle vicende umane che si sovrappongono, entrano in relazione con la totalità di ciò che esiste e che è mobile nell’universo: “Qualcosa mi accarezzava,/il chiacchierare dell’acqua/ dove s’oscura l’aria/ nel sottopasso/ arriva con un filo lento al mare/ che sembra fatto di niente/ come il patire e il vento,/ scorrevano l’acqua e l’aria sui miei passi,/ nel greto la gioia di un lento gioco.” Così, con versi lievissimi e lucidi, di vibrante intensità, la Frollà compie un viaggio nella memoria e nel tempo:  “infilati in tasca gli anni”  si va verso la nostra incompiutezza terrena e, contemporaneamente,  si cerca una forma che definisca la gioia, …”che non mi chiede nulla,/ se non di abbracciarla,/…” , prima di perderla sotto i colpi del vento“.

ESTRATTI

Tante primavere

Tenero Dio sulle foglie
tra le rughe del grano,
actus purus di bianco sambuco,
cacacie infinite,
carni scure al biondo di sera,
sangue d’oriente
piaghe e trombe,
cattedrali e moschee,
tante primavere,
acini d’uva sotto i piedi,
pigiati fino all’amore,
là dove noi siamo
atto e pienezza
in cerca del chiaro.

***

La brutalità è sempre pronta
a punire il fiore sacro della nascita
e poco importa se la camelia
preferisce morire per salvare la pianta.

***

Le bucce sparse,
le arance aperte sui piatti,
la melagrana, sangue di martiri.
Nel boccale di Matisse
l’acqua riflette i pesci rossi
senza profondità
uno strillo di fiori
si fa pericoloso per il nero
e uno stuolo di luci si fa cielo.

Da: Violaine, di Rossella Frollà
Presentazione di Davide Rondoni
con incisioni di Livio Ceschin
Interlinea, euro 16
Edizioni di poesia a tiratura limitata

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Rossella Frollà nasce nelle Marche e vive in riva al mare. Si è laureata all’Università Carlo Bo di Urbino. Animata da grande curiosità intellettuale, vive molteplici esperienze lavorative giovanili nel settore della ricerca sociale e della comunicazione prima di approdare alla critica letteraria e alla poesia. Nel 2012 pubblica con Interlinea Il segno della parola. Poeti italiani contemporanei e si afferma come nome nuovo nel panorama della critica letteraria. Oggi fa della poesia la sua nuova frontiera di impegno umano e culturale. Scrive per “Pelagos” e altre riviste on line.

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