Anghelopoulos, “New Prospectives”

Passages n 1, 120x150di SILVANA LAZZARINO

ll desiderio di riscoprire nuove possibilità per lasciare che le emozioni individuali possano sfiorarsi, la fragilità nel creare legami stabili, accompagnano l’arte di Ahghelopoulos artista poetico e coinvolgente per la su capacità di dare forma ad una pittura materica dai segni fitti e armoniosi che danzano con la luce del pensiero.

Una pittura (ad olio e tecnica mista) le cui immagini sospese in costante movimento racchiudono le energie dell’universo ad abbracciare terra e cielo, materia e spirito, di cui l’uomo è protagonista. Protagonista afflitto e fragile nella sua incertezza innanzi a questa vita che poco promette, ma alla fine desideroso di aprire il proprio sguardo oltre il visibile per lasciarsi aperta una possibilità: un percorso nuovo, fatto di speranza. La passione per la pittura che ha accompagnato Anghelopoulos fin da giovanissimo, lo ha spinto a dare un possibile volto a quel percorso interiore in cui si cercano risposte tra desideri e aspettative, tra ciò che si è e ciò che si dovrebbe essere.

Dopo il successo della BIENNALE di Londra presso Chelsea Old Town Hall dal 19 al 25 gennaio 2015 dove ha fatto onore al nostro Paese con la sua arte di alto valore contenutistico e formale, ANGHELOPOULOS. arriva a Bruxelles con un nucleo di opere tra le più significative realizzate su tela attraverso cui esplora i luoghi metafisici della mente e le zone d’ombra del pensiero dove si annidano dubbi, interrogativi sempre volti alla ricerca di una verità a questa esistenza spesso fragile dove i legami umani e sociali sembrano sfumare, fino a scemare per cedere il passo a chiusure e egoismi. L’esposizione A.T. ANGHELOPOULOS. New Perspectives in corso a Bruxelles presso gli spazi dello studio XNOVODESIGN.-Architecture & Design (Chée de Waterloo, 628 Waterloosestwg 1150) dal 29 maggio al 28 giugno 2015, mette in luce in termini più profondi ed emozionali quei legami tra l’uomo e la realtà, il suo rapportarsi sempre affannoso e contrastato a quanto lo circonda e al sentimento della ricerca del divino difficile da capire e che spesso ama nascondersi. Al centro del suo manifesto poetico -artistico è sempre viva l’idea che come lui stesso afferma:” l’arte non deve copiare la realtà, ma tornare ad amare l’uomo, provocarne l’intelligenza, portare l’osservatore in una dimensione che trascenda il reale nella quale proprio l’uomo torni ad essere il centro di tutto, di ogni pensiero, di ogni progetto, di ogni fine”.

Guardando i dipinti grandi e raffinati di questo artista romano che a dispetto del nome, vive e lavora nella Capitale, si è come catturati entro un’esperienza senza tempo. In essi viene affrontato il viaggio dell’uomo nella sua costante ricerca di risposte al suo esistere. L’individuo è chiamato a mettersi all’ascolto di quanto accade a lui intorno per aprirsi agli altri e per rompere quel muro inizialmente invalicabile che lo vede fisso nelle proprie convinzioni, incapace di creare ponti di comunicazione. In difficoltà nell’instaurare rapporti autentici con quanti lo circondano, e allo stesso tempo restio ad aprirsi all’ascolto di quanto è oltre l’apparenza e oltre il visibile, l’uomo rischia di perdere tutto se non fa un passo indietro per aprirsi al cambiamento. Creare questa apertura risulta però difficile, specie in questi anni in cui l’individuo è sempre più chiuso nel proprio egoismo e distrattamente procede guardando per caso qua e là, non avvertendo segni di accoglienza da parte dei suoi simili. La difficoltà nel giungere ad aperture mentali quali punti di incontro verso gli altri individui viene espressa da Anghelopoulos attraverso le “Superfici Fratturate” che alludono all’impossibilità di giungere ad una profonda conoscenza dell’uomo e della realtà che lo circonda.

Via via i segni fitti e intricati sulla tela cedono il passo a colori accesi e alla presenza dell’oro, così caro all’arte del passato e all’arte bizantina, che, disposto a larghi strati o in filigrana, crea una sospensione temporale a suggerire l’esistenza di una possibile dimensione ultraterrena, o forme superiori di conoscenza cui aspirare. Il colore da quello più forte e intenso a quello più caldo e avvolgente è espressione immaginata e desiderata, ipotizzata e anelata di un altro mondo possibile; colore che fuoriuscendo quasi dalla materia dei dipinti, sembra voler catturare e avvolgere lo spettatore/ visitatore in un abbraccio consolatorio e colmo di speranza. Abbraccio che si percepisce dai “Cieli Densi”: cieli abbozzati, gravidi di colore, di mete, di promesse di cambiamento che provano ad aprirsi alla speranza, proiettando lo sguardo verso un mondo nuovo.

Da qui si fa strada una possibile comunicazione, attesa e sperata che rimette in gioco l’uomo con la sua capacità di essere cuore e mente nell’autentico percorso esistenziale dove si perde e si vince, si ha paura e si trova coraggio, quel coraggio unito alla speranza verso l’apertura al cambiamento, finalmente possibile.

Attraverso iPassages” e la serie “Untitled” lo sguardo dell’osservatore è progressivamente portato ad aprirsi su nuovi orizzonti, a spostare più in là i confini dello spettro visibile, verso una dimensione del vivere diversa, a misura d’uomo.

Poetici e materici i dipinti eleganti e raffinati di Anghelopoulos esprimono energia e mistero per immettere lo sguardo e la mente alla ricerca di quella possibile verità che si nasconde oltre il confine che unisce terra e cielo. L’arte di Angelopoulos diventa luogo dell’ascolto interiore a partire da quanto si manifesta nel mondo visibile e immaginato, concreto e ipotizzato per parlare dell’uomo punto di partenza e di arrivo di questo viaggio di cui è protagonista.

A.T. Anghelopoulos vive e lavora a Roma disegna e dipinge da sempre: dall’età di dieci anni frequenta i primi corsi di pittura cui seguiranno le prime esperienze espositive. In quegli anni intraprende studi musicali e si appassiona alla fotografia. Ancora molto giovane entra in contatto con alcuni affermati artisti nazionali. Dopo la parentesi universitaria e la laurea in medicina torna decisamente al suo primo amore, la pittura.

A.T. ANGHELOPOULOS

New perspectives

XNOVODESIGN

Architecture & Design

Chée de Waterloo, 628 Waterloosestwg 1150 Bruxelles

Fino al 28 giugno 2015

Ingresso libero

 

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