Laura Fusco, “La pesatrice di perle”

 

La_pesatrice_di_perle_cover (1)Prefazione di Itala Vivan
Con una nota critica di Maurizio Cucchi

pp.98, € 12

“È ispirata al mondo dell’arte la raccolta La pesatrice di perle di Laura Fusco, una nuova rapsodia come piace alla poetessa, definita “una delle voci più originali e visionarie della poesia orale in Italia”, tradotta negli USA, rappresentata in Europa. Atmosfere neogotiche, spiriti e personaggi femminili dei quadri di Vermeer, Bosch, Millais, Corot e di tanti artisti. L’amore è l’unica realtà e resiste alla morte, il resto….. è sogno.”

dal Corriere dell’Arte

 “Microracconti in versi o favole ambientate nel nostro tempo… Laura Fusco riesce ancora a stupire per la vivacità inquieta e impaziente della sua poesia…. una dimensione ansiosa e insonne, dove le figure femminili vengono ad agitarsi tra forte spinta vitale, strappi drammatici…realtà contemporanea e tracce sempre vive di una passata grandezza… Il lettore viene facilmente coinvolto da questa scrittura incalzante e felicemente frenetica, trasparente, comunicativa, ricca di concretezza e fantasia….”

Maurizio Cucchi

 

“Originale e ormai inconfondibile l’ispirazione della Fusco, che accosta felicemente, con fantasia e libertà spiazzanti, quotidiano e mito. Donne, in 3D, lunari, romantiche, misteriche, immerse in una quotidianità che accoglie visioni inquietanti, mondo dell’alchimia, atmosfere neogotiche, angeli e spiriti, che fanno pensare a Rilke e Novalis, inglobati in modo sorprendente e “vergine” nella “normalità” di sentimenti e vite in cui chiunque può riconoscersi.”

Chiara Amar

 

“Sin dal titolo vermeeriano La pesatrice di perle ci trasferisce entro un’ampia galleria di quadri le cui situazioni pittoriche aprono spazi a fantasmi inquieti, Ofelie Lizzie Amy, che muoiono e rimuoiono in sequenze da film. I versi nitidi di Laura Fusco incapsulano chi si avventura in queste pagine, l’imprigionano e non si lasciano dimenticare.”

Itala Vivan

 

“Il mistero dell’interiorità affrontato con coraggio, senza appiglio e riparo, come tuffandosi nell’abisso per riportarne tra le mani la luce afferrata sul fondo… Potenza delle immagini… una raccolta corale, una pluralità di voci e destini, di donne ancora più vive, pulsanti, luminose.”

Chiara De Luca

 

 

“Una ‘collana’ originale di poesie forti e suggestive……. Perle, perle rare, queste parole sciolte, disseminate, libere di scorrere, luccicanti sul tessuto nero di amore e morte, gioia ed angoscia, avide e sature di vita.”

Marilena Mosco, ex direttrice Museo degli Argenti Palazzo Pitti, Firenze

 

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La modella Lizzie

 

La modella Lizzie,

morta per overdose d’oppio,

posò immersa in una vasca 

riscaldata da lampade a petrolio

il suo corpo trasparente come l’acqua in cui galleggia

coperto di fiori.

 

 

 *

 

All’ombra blu del parasole

 

All’ombra blu del parasole,

il pittore e la modella,

le tre donne alla fontana,

le danzatrici a lume di candela,

l’indovina,

la bagnante bionda e Lise

si danno appuntamento

per farsi leggere la mano.

In un bagno turco di Londra,

come in un noir alla Malik o alla Cassavetes,

l’adolescente che ha attraversato la città di notte,

il turista americano derubato durante un finto servizio

fotografico e la giovane cameriera di fast food

si incrociano,

lei ha la luna storta e piange

al suono di un carillon,

poi prende un taxi

per tornare a casa

da una notte troppo lunga,

la dj mette sul piatto il vecchio vinile di un giugno,

lui esce sotto la luna piena,

alla ricerca della ex,

musicista,

e la ragazza croata con l’iguana

racconta che si sposerà,

a Vineta, sotto la neve,

le ha detto l’indovina,

guardando i fondi di caffé.

 

 

 *

 

Rew

 

E un giorno a sorpresa

tutto ricomincia,

con una sopraelevata,

vegetazione fino all’orizzonte, oggetti

appartenenti a persone morte in cui sono impressi desideri,

un anello con una pietra blu,

la torre rilucente di un castello,

una fanciulla dai capelli azzurri e un sottofondo perenne d’acqua,

Mozart.

Sono passati quattro secoli.

“Un vagone sfreccia,

trasporta i morti nel mondo dell’oblio.

Animali affollano le porte del cimitero”.

La ragazza dai capelli azzurri

dice :

The most I could do was to sit

Watch the river go by

Trying to remember the name of your red flowers,

come se cercasse in quella lingua sconosciuta un segno, 

poi i suoi occhi si aprono e rimangono abbacinati,

cerca di richiuderli,

annullare il mondo che vede.

Posa le mani sul davanzale,

al di là del vetro

spazio incolore,

gli avvenimenti si ripetono,

l’istante in cui il cielo è passato dalle tenebre al mattino:

gente porta a spasso cani di grossa taglia,

voci di persone si chiamano,

fanno colazione,

la luna galleggia, 

poi si posa sulle ali di un elicottero pronta a fare il giro.

E tornare alla partenza.

___

LauraFuscoPoetessa e regista, Laura Fusco è stata definita “una delle voci più originali della poesia orale in Italia”, tradotta negli USA, rappresentata in Europa.

Ha iniziato a scrivere a 13 anni, studiato in Francia, fondato e diretto una compagnia teatrale che ha avuto tra i primi sostenitori Edoardo Fadini, fondatore a Torino dello storico Cabaret Voltaire.

Pubblica su/è stata membro di redazioni di importanti riviste nazionali e internazionali, presente in antologie, collabora con Università (Columbia University, NY, Università La Sapienza, Roma, Università di Torino, Praga), Festival Teatrali e Rassegne d’Arte in Italia e all’estero, Salone Internazionale del Libro.

I suoi reading si ispirano a pratiche che affondano le radici nelle tradizioni aediche e dei bardi. La potente alchimia che instaura con le platee e il consenso che ottiene tra i pubblici più diversi sono legati al suo stile, intenso e visionario, e alle sue interpretazioni, ma anche al suo interesse per gli altri linguaggi artistici e al modo con cui li coinvolge nelle sue esibizioni. Musica, danza, teatro, street art e cinema incontrano i suoi versi, che invadono spazi nuovi e si rivolgono in modo nuovo al pubblico. Crea percorsi visivo-sonori e installazioni museali e urbane, in cui integra la componente poetica, come in Parole di pietra1, una ballata che scrive per Biennale Democrazia su un muro di Torino, donato alla Città.

Paolo Conte ha scritto parole bellissime di lei, suoi testi sono stati musicati e rappresentati a Berlino, Parigi, Losanna, è stata ospite del Torino Jazz Festival e di Festival prestigiosi, collabora con il Conservatorio di Torino, si esibisce accanto ad alcuni dei maggiori interpreti del panorama musicale internazionale, come il violinista klezmer Maurizio Dehò, che da anni porta la musica klezmer nel mondo e ha suonato alla presenza tra gli altri di Gorbaciov e con il M° Abbado o il jazzista Emanuele Cisi con cui sta progettando un reading concerto.

Convinta del potere della Parola dirige atelier di scrittura e teatro, collaborando con UE, CNR, Università italiane e straniere e Conservatori, ma anche ospedali, day hospital di psichiatria e luoghi di emarginazione ed esclusione. Ha  sostenuto importanti battaglie per la difesa dei diritti a fianco di Amnesty International e Libera. Collabora con riviste internazionali di letteratura della migrazione.

Ha pubblicato –Aqua nuda – Kolibris 2011, ristampato dopo pochi mesi e Da da da Kolibris 2012, con la prefazione di Paolo Conte. Testi dei due libri sono stati tradotti in diversi paesi europei e a NY.

 

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