IL LUOGO DEGLI EVENTI
di Luigia Sorrentino
Anna e Rosaria Corcione, di origine napoletana, sono attive in campo artistico dal 2003. I loro lavori vivono in una metodologia duale: da un lato, guardando le loro opere, si avverte la necessità di un’arte che vuole documentare la realtà, dall’altro, si osserva il desiderio di creare uno smembramento, una frammentazione, del reale. Questa opposizione, realtà-frammentazione del reale, diventa il tratto caratteristico dei loro manufatti realizzati con tecnica mista: disegni, sculture, installazioni, pitture, che sollevano figure allusive, arcaiche, con paesaggi spazzati da movimenti di ali, in una visione tridimensionale che esplora la materia.
Le loro opere coincidono con l’apparenza, ma – ecco l’enigma – tale apparenza non coincide esattamente con il linguaggio che l’apparenza genera in noi che le osserviamo e diciamo : “è questa, è quella, ma è anche qualcosa di completamente diverso, né questa, né quella.” E allora concludiamo così: “sono partite da questo e sono arrivate a quello.”
Nei loro lavori la risoluzione dell’opera è continuamente spostata in un altro significato che smentisce continuamente ciò che sembra, ciò che appare. Osservando i loro materiali con gli occhi e le labbra, si avverte la necessità incessante di una separazione da essi, per poterli osservare in un’altra dimensione, sotto un’altra luce. Opere che non attraversano uno stereotipo estetico, ma provocano in noi il linguaggio, il campo che allude a quello che chiamiamo scrittura.
Il quid nei loro lavori è suscitare l’oggetto (il risultato), ma anche la somma inesauribile delle pulsioni emotive che lo animano.
 La cultura delle Corcione è di formazione classica, esse infatti non solo riferiscono tratti mitologici della poesia greca e latina, ma evocano in tutte le dimensioni possibili, la parola “mediterraneo“, con l’immenso patrimonio di lingue e contenuti che questa parola porta con sé. Ma la parola, “mediterraneo” è solo un effetto.
Il risultato, spesso, è un materiale sporco, abraso, privo di colore, tracciato, smembrato, che non riproduce mai, in nessun caso, la forma accademica.
Le sorelle con i loro oggetti si spostano dalla sfera del leggibile a quella di una poetica intuitiva, in cui le forme sono segni distintivi dell’identificazione psichica, nell’ambivalenza fra forza e delicatezza, le loro forme si protendono nello spazio, come luogo degli eventi, con un’arte che evoca l’essere spirituale.
Anna e Rosaria Corcione
Arte contemporanea – scultura – pittura – installazioni – arti visive
Atelier d’Arte Napoli – Via Tribunali 341
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