Fernando Pessoa, "Messaggio"

 

messaggio_pessoaDall’Introduzione di Giulia Lanciani
Mensagem, Messaggio, è l’unica raccolta poetica pubblicata da Fernando Pessoa durante la sua vita. L’atto della pubblicazione segna, agli occhi del poeta portoghese, la rinuncia alle infinite potenzialità di metamorfosi di un testo. È per questo che, nonostante la concezione precoce (almeno dal 1913), Messaggio è stato edito solo nel 1934, un anno prima della morte dell’autore.
In questo libro araldico, che vuol essere monumento, in questa “cattedrale testuale” dalla struttura profondamente unitaria e insieme composita, mista di epica, lirica e dramma, Pessoa racchiude quarantaquattro componimenti.
Suddivisi in tre parti, i testi seguono la storia portoghese nel suo farsi e soprattutto profetizzano la rinascita del Portogallo quale fulcro di un Impero dello spirito, destinato a prendere il posto di quello costruito grazie al dominio sui mari. Un testo dai profondi echi esoterici e iniziatici – qui presentato a cura di Giulia Lanciani in una nuova affascinante traduzione con l’originale portoghese a fronte – nel quale mito, sogno e letteratura si confondono e si fondono in un’unica figurazione di inesausta, misteriosa ricchezza.

Primiero
ULYSSES 

O mito é o nada que é tudo
O mesmo sol que abre os céus
É um mito brilhante e mudo –
O corpo morto de Deus,
Vivo e desnudo
Este que aqui aportou,
Foi por não ser existindo.
Sem existir nos braços.
Por não ter vindo foi vindo
E nos creou
Assim a lenda se escorr
A entrar na realidade,
E a fecundá-la decorre
De nada, morre.
(Fernando Pessoa)
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Primo
ULISSE
Il mito è il nulla che è tutto.
Lo stesso sole che apre i cieli
è un mito brillante e muto:
il corpo morto di Dio,
vivente e nudo.
Questi, che qui approdò,
non esistendo esistette.
Senza esistere ci bastò.
Non essendo venuto venne
e ci creò.
Così la leggenda scorre
entrando nella realtà,
e a fecondarla decorre.
in basso, la vita, metà
di nulla, muore.
(Trad. Giulia Lanciani)

Fernando Pessoa (Lisbona 1888 – 1935), tra i poeti più rappresentativi del XX secolo, visse la giovinezza in Sudafrica acquisendo familiarità da madrelingua con la lingua inglese. Si dedicò al giornalismo, alla pubblicità, al commercio e alla letteratura, scomponendosi in diverse personalità (eteronimi).

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