Marie Curie Ca' Foscari

Marie_Curie
Archeologia medievale, antropologia, sociologia urbana e dell’ambiente, storia medievale: sono i temi sui quali si cimenterà la ricerca dei quattro ‘cervelli’ Marie Curie di Ca’Foscari finanziata per 1 milione di euro dal prestigioso bando della Commissione Europea che finanzia la mobilità internazionale e lo sviluppo della carriera dei ricercatori.
Diego Calaon, Valentina Bonifacio, Darko Darovec, Filip Alexandrescu sono i quattro assegnatari del bando, dei quali i primi due potranno lavorare per 2 anni in prestigiose università degli Stati Uniti e tornare a Ca’ Foscari per trasferire le loro conoscenze ed esperienze, Darovec e Alexandrescu arriveranno invece dall’estero nell’ateneo veneziano.
Questo programma consente infatti ai ricercatori, grazie a generose sovvenzioni, di fare esperienze di eccellenza all’estero e nel settore privato, e di integrare la propria formazione con altre competenze o conoscenze disciplinari utili per lo sviluppo della carriera.
Due ricercatori cafoscarini potranno andare così per due anni all’estero (entrambi negli USA per i campi di ricerca archeologia medievale e antropologia sociale) e ritornare poi con un bagaglio di esperienze utili alla loro carriera accademica.
Ca’ Foscari, però, riesce anche ad attrarre studiosi internazionali che portano con sè le proprie ricerche e capacità: altri 2 progetti, infatti, finanzieranno il lavoro di altrettanti ricercatori (dalla Germania e dalla Slovenia) sui temi della storia sociale del medioevo e del recupero dei siti inquinati.

Diego Calaon, archeologo, ha insegnato Archeologia Medievale all’Università di Venezia. Ha partecipato a molti scavi in Italia e all’estero (Montenegro, Siria) e, successivamente, ha iniziato a coordinare sul campo attività di ricerca e didattica. Ha portato avanti le attività di scavo durante il dottorato di ricerca e dopo. Il tema della sua ricerca è stato “Venezia prima di Venezia”. Nel 2010 ha avviato collaborazioni con due Università Inglesi (Cambridge e UCLAN) e con l’UNESCO e l’Aapravasi Ghat Trust Fund della Repubblica di Mauritius, occupandosi di Archeologia Coloniale, Slavery e Indentured Labourers. Parallelamente ha continuato gli scavi in laguna, nell’isola di Torcello in un progetto di scavo in collaborazione con Regione Veneto all’interno di Shared Culture.
Vincitore di una borsa Marie Curie Individual Fellowship finanaziata dall’ UE, sarà ospitato dall’Università di Stanford, California.
Il suo progetto vuole stimolare una revisione critica di uno degli eventi Europei chiave dal punto di vista storico e sociale, la nascita della Serenissima.

Valentina Bonifacio, antropologa e documentarista, ha conseguito un PhD in ‘Social Anthropology with Visual Media’ presso la University of Manchester, UK, nel 2009. Ha lavorato per alcuni anni in America Latina nel campo della cooperazione internazionale e conta numerose pubblicazioni sul tema dei diritti indigeni. Da due anni collabora con la piattaforma LATITUDE portando avanti progetti interdisciplinari tra antropologi, urbanisti e designer. Ha vinto una borsa Marie Curie Individual Fellowship, finanziata dall’UE, grazie all suo progetto ArchFact e sarà ospitata dalla New School for Design di New York.
Valentina andrà in Paraguay per raccogliere testimonianze sulla storia della famiglia Stastre-Casado (1889-2000) e della loro grande conceria, che per la prima volta ha impiegato gli indigeni come operai, e il ruolo che le diverse memorie dei protagonisti di quell’epoca – operai indigeni, immigrati, missionari salesiani, la stessa famiglia Sastre-Casado – hanno avuto nel formare l’identità politica contemporanea del paese.

Darko Darovec, storico e umanista, ha conseguito nel 1998 un dottorato in storia all’Università di Lubiana. Ha lavorato principalmente sulla storia dell’Istria e della Repubblica di Venezia. Grazie al suo progetto FAIDA: Feud and blood feud between customs and legal process in medieval and early modern Europe…. ha vinto una borsa Marie Curie Individual Fellowship, finanziata dall’UE e sarà ospitato dall’Università Ca’ Foscari. Il focus del progetto sarà sull’area dell’alto Adriatico nel periodo del tardo medioevo e l’inizio dell’era moderna, per l’importanza unica che quest’area ha avuto nell’essere crocevia di diverse dominazioni e per capire quale impatto queste hanno avuto dal punto di vista culturale, politico e sociale. Verranno in particolare considerate le interazioni tra comunità rurali e urbane, i loro costumi e le norme che li regolavano.

Filip Alexandrescu ha conseguito nel 2012 un dottorato in sociologia e teorie sociologiche presso l’Università di Toronto. Ha lavorato per alcuni anni in Canada come ricercatore all’Università di Toronto, dipartimento di sociologia. Dall’agosto 2011 è ricercatore al centro per la ricerca ambientale Helmholtz in Germania.
Grazie al suo progetto NEXUS: Network-based Expert-Stakeholder Framework for Sustainable Remediation ha vinto una borsa Marie Curie Individual Fellowship, finanziata dall’UE, e sarà ospitato dall’Università Ca’ Foscari.
Il progetto vuole migliorare lo sviluppo e la valutazione dei processi di gestione della sostenibilità nei suoli contaminati, attraverso uno studio interdisciplinare che integra nuovi indicatori socio-economici con indicatori già disponibili di sostenibilità ambientale ed economica.
email: comunica@unive.it

Maria Skłodowska, meglio nota come Marie Curie (Varsavia, 7 novembre 1867 – Passy, 4 luglio 1934), è stata una chimica e fisica polacca naturalizzata russa e in seguito francese.
Nel 1903 le fu conferito il premio Nobel per la Fisica (assieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel) “per i loro studi sulle radiazioni” e, nel 1911, del premio Nobel per la Chimica per la sua “scoperta del radio e del polonio”. Marie Curie è stata l’unica donna tra i quattro vincitori di più di un Nobel e, insieme a Linus Pauling, ad averlo vinto in due aree distinte.
 

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