Giovanna Sicari, cinque poesie inedite

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Giovanna Sicari


Giovanna Sicari (Taranto, 15 aprile 1954 – Roma, 31 dicembre 2003) è stata una poetessa, scrittrice e critico letterario italiano.
Dal 1962, con la famiglia, si trasferisce da Taranto a Roma, nel quartiere Monteverde. Le sue prime poesie escono nel 1982 sulla rivista «Le Porte», quindi su «Alfabeta», «Linea d’Ombra» e «Nuovi Argomenti». Giovanna Sicari pubblica sette libri di versi e tre di prosa, tra questi un volume miscellaneo, La moneta di Caronte, che raccoglie contributi di scrittori contemporanei. Dal 1985 al 1989 è redattrice della rivista «Arsenale». A partire dagli anni Ottanta lavora come insegnante nel penitenziario di Rebibbia, a Roma, incarico che mantiene fino al 1997, anno in cui si ammala gravemente. Dopo essersi sottoposta a interventi e cure prima a Roma, poi a Milano, dove nel frattempo si era trasferita con il marito Milo De Angelis e il figlio Daniele, torna a Roma nell’estate del 2003, dove muore nella notte tra il 30 e il 31 dicembre. La raccolta di poesie di Milo De Angelis Tema dell’addio è a lei dedicata.
Dal lago quaggiù…
                                 Per G.P.
Fuori scivola sulla lucida lastra, dentro dondola il legno
quaggiù, vedete rotola su di un carro bianco, è ordine di
sbarre, di marmi, di mani: bianche e lucide ali sui vetri!
Ora è segno, ora è sepolto, l’ordine trema al suo pasto
non è azzardo, né slancio e acrobazia, dà la precedenza
soltanto ai trapassati – si muovono e la voce si sdoppia –
parlano dopo nati per ritornare vivi – E’ un sogno
qui nella stanza restate, restate come nel sogno:
dite chi è di ostacolo all’anima mia? Cosa si sovrappone
al canto troppo soave della guru?
aprile 1996
 
Vorrei baciarti il sangue
Vorrei baciarti il sangue
amore mio, e ancora fare andare
le dita nel vento,
accarezzarti i capelli, la fronte
sentirti dentro l’aria
dentro il ventre, sentire
come è leggero il vento
e come apre le vie
e come tutto sembra possibile
sapere quanto possa
l’amore con la saliva e il silenzio
curare dalla fonte.
20 luglio 2000
 
Amore del rifugio e dell’acqua
Amore del rifugio e dell’acqua,
amore di poche parole lontano dall’insidia,
amore degli uomini santi, accarezza il viso del turbamento
dammi i nomi del perdono, il canto sepolto della legge,
sento che saremo vicini anche in autunno,
ci abbracceremo nelle case vuote ricordando un antico passato
per dimenticarlo, soltanto l’oro più puro della nostra anima
sarà con noi, forse saremo donna e uomo solamente,
forse farà già freddo e ci abbracceremo fra gli alberi stanchi
ridendo di ogni cosa, il passato ci lascerà e saremo
nuovi, leggeri, redenti.
Sarà ottobre o novembre, nel bosco
Saremo teneri e allegri nelle nostre braccia di terra,
fra acqua e fuoco, smarriti dalle azioni.
Quando ci lasceremo sarà sui polpastrelli la
nostra anima vera, nell’aria ci sarà cura
per la ferita.
2 agosto 2000
 
Clinica del Sacro Cuore , Roma 21 novembre 2003
Volevo quei gerani bianchi e rosa
in quei vasi scuri su quel
ferro battuto, lo stesso che ora
guardo qui dall’ospedale
si avvicina il tramonto
e il girasole dà la sua attenzione
(le cose importanti stanno
sempre nascoste e non bisogna spaventarle)
I fiori, la voce che stanca
i colori segreti dei bambini
un chiarore nuovo splendente
rischiara i miei piedi
il corpo deve ritornarmi
ho bisogno di te, sono priva
di peso – questa stanchezza sfiora
i piedi, fa fare i primi passi
la pietra, i nodi, le catene
rispondono e tutto balza
vuoto nell’aria sapiente
Oh sorpresa dei riccioli rossi!
Bambini dei tronchi è già primavera!
 
29 novembre 2003
Oh rosseggiare dell’autunno
caldo manto di rose,
foglie variopinte come rose
tappeti magici che vengono
dal cielo, preghiera perpetua
della musica e del cuore
cancella ogni empietà,
tutte le cose che chiamiamo
colpa e peccato
nessuno è buono
se riesci vendi tutto quello che hai.
Giovanna Sicari

Poesie pubblicate per gentile concessione di Milo De Angelis
 
POSTILLA
di Luigia Sorrentino
Le Poesie inedite di Giovanna Sicari, “Vorrei baciarti il sangue”, “Amore del rifugio e dell’acqua”, “Clinica del Sacro Cuore” (21 novembre 2003), “29 novembre 2003” qui pubblicate in esclusiva assoluta per gentile concessione di Milo De Angelis, sono le ultime poesie scritte da Giovanna Sicari e non sono mai state pubblicate in libro.
La poesia dell’aprile del 1996, dal titolo “Dal lago quaggiù”, è anch’essa inedita. E’ stato un ritrovamento di Milo De Angelis concesso in esclusiva al blog “Poesia di Luigia Sorrentino” e alla rubrica “Poeti da riscoprire” (2014).
Queste poesie non possono essere riprese da altri siti internet, blog, lit-blog o sui social, o comunque in rete, senza autorizzazione.
 
Opere di Giovanna Sicari
Poesia
Viaggio clandestino, Siena, Quaderni di Barbablù, Collettivo di poesia n. 1, 1984.
Decisioni, Siena, Quaderni di Barbablù n. 30, 1986.
Ponte d’ingresso, Roma, Rossi & Spera, 1988. Premio Brutium Città di Tropea.
Sigillo, Milano, Crocetti, 1989.
Non solo creato (insieme a Milo De Angelis), Milano, Crocetti, 1990.
Uno stadio del respiro, Milano, Scheiwiller, 1995. Premio Dario Bellezza e premio Ceppo.
Nudo e misero trionfi l’umano, Roma, Empirìa, 1998.
Roma della vigilia, Roma, Il Labirinto, 1999.
Epoca immobile, Milano, Jaca Book, 2004.
Naked Humanity. Poems 1981-2003, Stony Brook, NY, Gradiva Publications, 2004.
Poesie 1984-2003, a cura di R. Deidier, Roma, Empirìa, 2006.
Prose
La moneta di Caronte. Lettere e poesie per il terzo millennio, a cura di G. Sicari, Milano, Spirali, 1993.
La legge e l’estasi, Porretta Terme, I Quaderni del Battello Ebbro, 1999.
Milano nei passi di Franco Loi, Milano, Unicopli, 2002.

4 pensieri su “Giovanna Sicari, cinque poesie inedite

  1. Pingback: “Poeti da riscoprire”, Giovanna Sicari | Poesia, di Luigia Sorrentino

  2. Una poetessa tosta nella vita e nei sentimenti, che ha cercato di combattere per la vita. Una vera scoperta. Per me, coetanea e conterranea.

  3. Sono il musicista e filosofo Gianfranco Biancofiore e volevo solo dire che ho conosciuto Giovanna Sicari quando era ancora viva e che me ne sono occupato nel 1995 per una rivista di poesia di Benevento. La Sicari è stata una poetessa intensa e assai significativa: Decisioni, Nudo e misero trionfi l’umano e Uno stadio del respiro sono le sue raccolte che maggiormente mi hanno fatto pensare a proposito dell’epoca umana che stiamo vivendo ormai da diversi decenni successivamente,oltrechè parallelamente,al predominio dell’ideologia delle avanguardie. Ma oggi il suo messaggio ci serva per capire meglio noi stessi. Grazie per l’opportunità. Ricordo sempre Giovanna Sicari.

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