Letture
a cura di Lugia Sorrentino
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Gertrude Stein “Sollevante pancia” testo a fronte a cura di Marina Morbiducci (Liberilibri) 2012.
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“Attualmente la pancia sembra aver perso il diritto d’esistenza, se la si intende come entità anatomica, salvo poi ad essa per paradosso attribuire assoluta autorità quando le si conferisce il magico potere di prendere il posto del pensiero, lèggi cervello, nella sua capacità di afferrare la verità.
Pancia pensante, dunque? Magari è proprio questa la prima lezione che Stein c’impartisce […] Lifiting Belly non mancherà di apparire anche come un rito, una consacrazione, una preghiera, persino un canto mistico, a tratti; oltre a ciò il testo rappresenterà anche una rivelazione, la rivelazione di un paesaggio sollev(i)ante (“lift”), la presenza verso una forma iniziatica verso l’inclusione dell’amore sacro e profano, le cui forme più intime si congiungono beatamente, nella copula, realizzando quella pienezza sessuale di cui Stein ha scoperto il segreto, che ora non vuole più bandire, bensì im-bandire al desco della poesia”.
(Dall’introduzione di Marina Morbiducci)
Gertrude Stein (Pennsylvania, Allegheny, il 3 febbraio 1874 – Parigi, Neuilly-sur-Seine, 27 luglio 1946) è stata una scrittrice e poetessa statunitense. Dopo essersi avviata agli studi di psicologia e medicina, nel 1903 si trsferisce con il fratello Leo a Parigi e si dedica completamente all’arte. Diventa amica di Matisse, Picasso, Braque, Juan Gris, con i quali condivide alcuni sperimentalismi linguistici. Il suo apprtamento in Rue de Fleurs, 27, assurge a un luogo di incontro di un’intensa avanguardia artistica la cui eredità culturale rimane a lungo operante. La sua relazione praticamente “matrimoniale” con Alice Toklas è una delle più celebri della storia.
La curatrice, Marina Morbiducci, insegna Lingua e Traduzione inglese all’Università “La Sapienza” di Roma. Si dedica da vari anni alla traduzione e all’analisi critica di poesia sperimentale americana. Ha curato prime edizioni italiane riguardanti la produzione poetica dei Black Mountain Poetss, Robert Creely e Kathleen Frascer.
Mi dispiace ma “lifting belly” non si puo’ tradurre cosi`. Ci sono traduzioni impossibili, come amori impossibili…non si possono forzare le cose… in questo caso non si puo’ tradurre letteralmente con un participio presente italiano un participio presente inglese… Mi dispiace, ma cosi’ non va… bisogna trovare un’altra soluzione o non tradurre affatto.
Per “Belly dancing” abbiamo “la danza del ventre” ed evitiamo il participio presente, come lo evitiamo anche in francese “La danse du ventre”… anche pancia non va… Chi vuol far l’amore con una pancia? Pancia fa pensare al mal di pancia… “lifting belly” no, a nessuno.