Lo storico e critico spagnolo Martin de Riquer, studioso di filologia romanza di fama internazionale e specialista della letteratura medievale, e’ morto ieri sera all’età di 99 anni a Barcellona. Era il membro più anziano della Reale Accademia Spagnola, di cui faceva parte dal 1964. E’ autore di un’estesissima bibliografia che include studi fondamentali su molti temi della letteratura e della società medievale e sulla letteratura cavalleresca europea.
Studioso della letteratura provenzale, francese, castigliana e catalana, Martin de Riquer ha dedicato molti lavori al “Quijote”, all’epica francese, alla novella medievale, ai trovatori e alla poesia dell’amor cortese. Tra i suoi libri tradotti in italiano figurano “Leggere i trovatori” (Eum) e “Don Chisciotte e Cervantes” (Einaudi).
Nato a Barcellona il 3 maggio 1914, Martin de Riquer ha insegnato a lungo filologia romanza all’Università di Barcellona ed era dottore honoris causa delle Università “La Sapienza” di Roma e di Liegi. E’ stato presidente della Real Accademia di Belle Lettere di Barcelona (1963-1996) e faceva parte di una ventina di istituzioni culturali. Ha ricevuto i piu’ importanti premi, tra cui il Michel de Montaigne, il Menendez Pelayo, il Nacional de Ensayo, il Principe de Asturias, il Premio Nacional de las Letras Espanolas, il Bartolome’ March e il Ramon Llull. Tra i suoi libri in spagnolo “Los trovadores”, “Tirant lo Blanc”, “Estudios sobre el Amadis de Gaula”, “La leyenda del Graal”, “La lirica de los trovadores” e “L’arnes del cavaller: armes i armadures catalanes medievals”.
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