Alessandra Frison, “Le ore della dispersione”

Anteprima editoriale

E’ appena uscito nelle librerie italiane l’opera prima di poesia di Alessandra Frison “Le ore della dispersione” LietoColle (I Giardini della Minerva) 2013, a cura di Maurizio Cucchi.

“Le ore della dispersione”  è dunque l’opera d’esordio di Alessandra Frison, nata a Zevio, in provincia di Verona, nel 1985, studentessa di Filosofia all’Università Statale di Milano. Le sue prime poesie erano comparse nel 2008 nell’Almanacco dello Specchio Mondadori. 

Nella raccolta suddivisa in due parti “Assaggi generali” e “Le ore della dispersione” questa giovanissima autrice come scrive Maurizio Cucchi nella Prefazione, “osserva e registra, e lo fa dall’interno di una realtà che oscilla, spazialmente, tra i nostri incolpevoli occhi  e l’indifferenza di quella che lei chiama la pelle del cielo.”

E ora un assaggio della lingua di Alessandra Frison, già compatta, asciutta e determinata. Una lingua che si realizza nella compiutezza del dettato poetico, una lingua che osserva la malinconia dei muri, la dispersione del dolore tra le foglie, il cielo invecchiato dal tempo.
(di Luigia Sorrentino)

Gli occhi mi invecchiano il cielo
così pare il tempo
una solita pioggia
anzi la tempesta spessa dell’indugio 
disteso ogni vertice di strada
pezzo per pezzo chi si scorda
quel cambio che ha visto dispersi i conforti?
Qui la curva inghiotte le automobili
Le perde coi loro suoni
quietissima pace
da questa sponda all’altra inciampano
sulle ferite della terra.

***

Occhi al limite del giorno
riconsegnati nel centro di Milano.

Una parola sola è un segno
un fragore d’anime
in un minimo affiorare di verdecielo

ci sarà sempre da spartire, e questo
è certo, la nostra occasione
vedersi anche muti accorrere

il sabato sulle tracce di réclame televisivi,
traffico delle ore
di punta che chiama ad ascoltare
moltitudini di proposte alla giornata,

la condanna è questo posto in transito
è l’unanime senso del dovere.

Alessandra Frison vive a Milano dove studia Filosofia all’Università  Statale.
Alcune sue poesie sono uscite nell’Almanacco dello Specchio 2008 Mondadori e in alcuni blog e riviste.
Un suo racconto fa parte dell’Antologia Bloggirls, voci femminili dalla rete Mondadori, 2009.

6 pensieri su “Alessandra Frison, “Le ore della dispersione”

  1. Poesia fa rima anche con armonia, allegria… Tanti auguri Alessandra Frison. Buona giornata trasparente, semplice e Bella come te!

  2. Poesie in cui c’è senz’altro dell’armonia; non allegre certo ma perchè dovrebbero esserlo? Scavo e ritorno in superficie con qualche tesoro raccolto nella profondità di sé stessi (lo stile sorvegliato lo dimostra), questo è da sottolineare.

  3. Poesie in cui c’è senz’altro dell’armonia; non allegre ma perchè dovrebbero esserlo? Scavo e ritorno in superficie con qualche tesoro raccolto nella profondità di sé stessi. Non vedo uno sbandierare semplicità, ma vedo il raccolto di un lavoro profondo e serio.

  4. L’essere BELLA non è una colpa. Forse c’è corrispondenza fra il dentro e il fuori, cosa rara di questi tempi…

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