“Buonanotte mamma”

Appuntamento

BUONANOTTE MAMMA di Marsha Norman
dall’1 al 17 marzo 2013 a Roma, al Teatro Stanze Segrete (Via della Penitenza, 3), con Alessandra Ferro e Maurizia Grossi, regia di Giuseppe Oppedisano.

Al debutto nel 1983, ‘night, Mother, titolo originale della commedia, sconvolse il pubblico americano per la sua lucida e franca dissertazione sul tema del suicidio. Vincitore del Premio Pulitzer nel 1984, ‘night, Mother fu portato con successo in scena da Kathy Bates. Va ricordare anche la versione cinemantografica che ne fu tratta nel 1986 che vide come interpreti Sissy Spacek nel ruolo della figlia e Anne Bancroft in quello della madre.
Note regia
La storia di Thelma e Jessie, è una storia al femminile, tutta da vedere e sentire; a volte con il cuore altre con la testa. E’ una di quelle storie dove la parola ha un limite, non colma e non colmerà mai l’esplodere di sentimenti. Come definire il dolore, l’amore, le paure, la disperazione, la malattia? Non si può, in questi casi, si può solo sentire e vedere. Una grande prova attoriale dove, il recitare, è un limite, è necessario interpretare, immedesimarsi, rivivere; quello che un grande maestro racchiudeva in pereživanie.

Una madre, Thelma rimasta vedova, e una figlia Jessie tornata single per l’abbandono del marito, si ritrovano a rivivere assieme. Anni di convivenza, gli permettono di capirsi con uno sguardo, non serve altro. La routine quotidiana e dei fine settimana fanno scorrere le loro calme vite senza dettare nessun sospetto di sorta. Due donne serene, complici, felici, apparentemente. Ma malgrado la lunga convivenza, polvere sotto il tappeto se n’è accumulata tanta, troppa. Le frenetiche e maniacali pulizie di casa di Jessie in un sabato sera diverso dagli altri, denotano una sua singolare determinazione … a volte si ha bisogno di una pulizia completa, totale … Jessie è pronta a sollevare il tappeto. Thelma. Invece, non ha voluto mai farsi troppe domande, ne nel rapporto con il marito, ne con quello di Jessie. Per lei il cielo è sempre sereno.

“Ma, se avesse indagato meglio, avrebbe saputo che la pioggia arriva sempre prima che si sia formata la nube; tutto parte da una semplice azione, volontaria o involontaria, che può essere quella di accendere un fiammifero che genera fumo, che sale in alto dove crea la condensa, tutto avviene in silenzio è non fa rumore”. Spiega il regista. “Ed è così che Jessie, annuncia la sua decisione alla madre, con la stessa naturalezza del fumo che sale in cielo senza fare rumore, sottovoce, lucida, senza nessuna drammatizzazione, tanto che la reazione di Thelma non può che essere ironica. Ma il fumo evaporato divenuto condensa e poi una gocciolina ormai densa si è unita a tutte le altre gocce e ora sono pronte all’atto finale. Il fumo ha lavorato da tempo ma la madre non ne era al corrente, ho non ha voluto esserne. L’evento, forse, liberatorio per la figlia è uno tsunami fisico e mentale per la madre. Emergono tante verità, tante cose mai dette, ma uno tsunami non può essere descritto va visto e sentito. Buonanotte, mamma.”

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